La stagione degli uragani atlantici del 2020 è stata una stagione iperattiva e distruttiva, iniziata il 16 maggio 2020, con la formazione della tempesta tropicale Arthur,[1] e terminata il 18 novembre 2020, con il dissipamento dell'uragano Iota. Per la seconda volta, dopo la stagione del 2005, la lista di nomi predefinita è stata esaurita e il NHC è dovuto ricorrere alla lista ausiliaria con i nomi delle lettere greche.[2]
Durante la stagione si sono formati 30 cicloni tropicali o subtropicali, battendo il precedente record di 28 stabilito nel 2005,[3] e dei quali 11 sono approdati negli Stati Uniti continentali, superando il record di 9 risalente al 1916.[n 1] Dei 14 uragani della stagione, sette sono diventati uragani maggiori,[n 2] eguagliando il record stabilito nel 2005.[6] Inoltre, 10 cicloni tropicali sono andati incontro a una rapida intensificazione,[n 3] stesso numero record del 1995.[8]
Per il sesto anno consecutivo la prima tempesta si è sviluppata prima del 1º giugno,[9] inizio ufficiale della stagione così come definito dalla NOAA.[10] A causa della pandemia di COVID-19, diversi funzionari negli Stati Uniti avevano espresso preoccupazione su come l'impatto della stagione avrebbe potuto esacerbare il problema dei contagi.[11]
Ogni anno, prima e durante la stagione, diversi servizi meteorologici nazionali ed agenzie scientifiche cercano di stimare il numero di tempeste tropicali, uragani e uragani maggiori[n 2] che andranno a formarsi. Tra questi ci sono il consorzio Tropical Storm Risk dell'University College di Londra (TSR), la Colorado State University (CSU) e la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA). In media, tra il 1981 e il 2010, una stagione degli uragani ha prodotto dodici tempeste tropicali, sei uragani e tre uragani maggiori, con un accumulated cyclone energy (ACE)[n 4] tra 66 e 103.[23]
La prima previsione è stata pubblicata dal TSR il 19 dicembre 2019 e preannunciava una stagione leggermente superiore alla media, con 12 tempeste tropicali, 7 uragani e 4 uragani maggiori, a causa di una temperatura superficiale marina leggermente sopra la media nell'Atlantico centrale e di una fase neutra di El Niño nel Pacifico equatoriale.[12] Il 2 aprile 2020, la Colorado State University ha pubblicato la sua previsione, stimando una stagione leggermente superiore alla media con 16 tempeste tropicali, 8 uragani, 4 uragani maggiori e un ACE di 150.[13] Cinque giorni più tardi, il TSR ha rivisto la sua previsione a rialzo, con 16 tempeste tropicali, 8 uragani, 3 uragani maggiori e un ACE di 130.[14] Il 21 maggio, la NOAA ha rilasciato la sua prima previsione, che pronosticava il 60% di probabilità di una stagione sopra la media con 13-19 tempeste tropicali, 6-10 uragani, 3-6 uragani maggiori e un ACE tra il 110% e il 190% di quello medio stagionale.[15]
Tra maggio e luglio, sia la Colorado State University che il TSR hanno continuato ad aggiornare le loro previsioni a rialzo.[26] Il 5 agosto, la Colorado State University ha rilasciato la sua ultima previsione, in cui si stimava un'attività vicina a quella record del 2005, con 24 tempeste tropicali, 12 uragani e 5 uragani maggiori, a causa di un debole wind shear e di temperature decisamente oltre la media nell'Atlantico e dello sviluppo di La Niña.[20] Lo stesso giorno anche il TSR ha rilasciato la sua ultima previsione, che preannunciava un'attività record con 24 tempeste tropicali, 10 uragani e 4 uragani maggiori.[21] Il 6 agosto, la NOAA ha rilasciato il suo secondo bollettino previsionale, che pronosticava una stagione "estremamente attiva" con 19-25 tempeste tropicali, 7-11 uragani e 3-6 uragani maggiori; una delle previsioni più alte mai rilasciate dalla NOAA per il bacino Atlantico.[22]
Nomenclatura
La seguente lista di nomi è stata utilizzata per le tempeste tropicali che si sono formate nell'Atlantico nel 2020.[27] Si tratta della stessa lista del 2014 e verrà riutilizzata, esclusi i nomi ritirati, nel 2026. I nomi Isaias, Paulette, Rene, Sally, Teddy, Vicky e Wilfred sono stati usati per la prima volta.[24] Isaias e Paulette avevano rimpiazzato Ike e Paloma dopo il 2008,[28] ma non erano stati impiegati nel 2014, gli altri invece non erano mai stati utilizzati dalla loro introduzione con la stagione del 1984.[24] Per la seconda volta dopo la stagione del 2005, essendo stata esaurita la lista di nomi predefinita, si è dovuti ricorrere, così come previsto dai protocolli dell'organizzazione meteorologica mondiale (OMM), alla lista ausiliaria formata dai nomi delle lettere dell'alfabeto greco.[2]
Il 17 marzo 2021, l'organizzazione meteorologica mondiale ha ritirato il nome Laura, che sarà rimpiazzato da Leah a partire dalla stagione del 2026, insieme alle lettere greche Eta e Iota.[29] L'OMM ha anche stabilito che l'uso delle lettere greche sarebbe stato interrotto e che, a partire dalla stagione del 2021, se la lista di nomi predefinita dovesse essere esaurita sarà utilizzato invece un elenco ausiliario composto da 21 nomi aggiuntivi.[29]
Tempeste
Tempesta tropicale Arthur
La mattina del 14 maggio 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare un'area temporalesca localizzata sopra lo stretto della Florida, in vista di una possibile ciclogenesi tropicale.[30] La perturbazione ha continuato a muoversi verso nord-est, nell'area a nord delle Bahamas, organizzandosi gradualmente, e alle 18:00 UTC del 16 maggio ha dato origine alla depressione tropicale uno.[31] Poche ore più tardi, alle 00:00 UTC del 17 maggio, come evidenziato dai dati raccolti da un volo di ricognizione, la depressione si è rafforzata a tempesta tropicale, ricevendo il nome Arthur.[31]
Durante il 17 e il 18 maggio, Arthur ha continuato a muoversi lungo la corrente del Golfo, dove tuttavia l'intensificazione è stata impedita da un aumento del wind shear.[31] Dopo aver sfiorato la costa della Carolina del Nord alle 15:00 UTC del 18 maggio, passando 32 km al largo di Capo Hatteras,[32] Arthur ha raggiunto il picco di intensità alle 06:00 UTC del 19 maggio, con venti massimi di 95 km/h e una pressione centrale minima di 990 mbar.[33] Poco dopo, la tempesta ha iniziato a interagire con un fronte non-tropicale e alle 12:00 UTC del 20 maggio è diventata un ciclone extratropicale.[31] Il sistema ha poi portato venti di burrasca su Bermuda, prima di dissiparsi all'inizio del 21 maggio.[31]
La perturbazione da cui si è poi formata Arthur ha generato pesanti piogge sulle Florida Keys e la Florida meridionale, con accumuli fino a 146,3 mm registrati a Marathon in 24 ore,[34] e ha portato forti raffiche sull'isola di Grand Bahama, danneggiando alcune delle strutture temporanee costruite dopo il passaggio del devastante uragano Dorian l'anno precedente.[35] In Carolina del Nord sono stati rilevati accumuli fino a 127,3 mm e una modesta onda di tempesta ha interessato gli Outer Banks e la costa sud-orientale della Virginia.[35]
Tempesta tropicale Bertha
Il 25 maggio 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare una perturbazione localizzata sopra la Florida. Benché inizialmente le possibilità di una ciclogenesi tropicale fossero molto ridotte,[36] la perturbazione ha iniziato ad organizzarsi, mentre si muoveva verso nord. Il 27 maggio, alle 12:30 UTC, i dati ottenuti dal radar Doppler di Charleston e da alcune boe hanno portato il NHC a classificare la perturbazione come tempesta tropicale, che ha ricevuto il nome Bertha.[37] Nonostante la vicinanza alla costa, Bertha ha continuato a rafforzarsi, e alle 13:30 UTC, nel momento del picco di intensità, è approdata in Carolina del Sud, nei pressi di Mount Pleasant,[38] con venti massimi di 80 km/h e una pressione centrale di 1 004 mbar.[39]
Una volta nell'entroterra, Bertha si è indebolita rapidamente e alle 18:00 UTC è stata declassata a depressione tropicale.[40] Il 28 maggio, alle 09:00 UTC, mentre si trovava sopra la Virginia Occidentale, la depressione si è disgregata in un ciclone post-tropicale,[41] che dopo aver attraversato la regione dei Grandi Laghi è stato assorbito da un ciclone extratropicale posizionato sopra il Québec meridionale.
Nella Florida meridionale, la perturbazione da cui si è poi generata Bertha ha portato pesanti piogge con accumuli fino a 200–250 mm in alcune località nel corso di 3 giorni.[42] La città di Miami ha registrato un accumulo di 190 mm in 24 ore, superando il precedente record di 89 mm del 1905.[43] In Carolina del Sud, alcuni allagamenti hanno interessato la città di Charleston, mentre blackout di piccola entità sono stati riportati in varie parti dello stato.[44] A Myrtle Beach, si è registrata una vittima a causa delle correnti di risacca generate dalla tempesta.[45] In totale i danni della tempesta sono stati stimati in almeno 200 milioni di dollari.[46]
Tempesta tropicale Cristobal
Il 1º giugno 2020, il National Hurricane Center ha evidenziato come i resti della tempesta tropicale pacificaAmanda, in movimento verso la penisola dello Yucatán, avrebbero potuto generare una depressione nel bacino atlantico nel corso dei giorni successivi.[47]
Lo stesso giorno, alle 21:00 UTC, i resti di Amanda hanno dato origine alla depressione tropicale tre, localizzata sopra la baia di Campeche.[48] La depressione ha quindi lentamente iniziato a rafforzarsi,[49] e alle 18:00 UTC del 2 giugno, come evidenziato dai dati raccolti dai voli di ricognizione,[50] la depressione si è rafforzata a tempesta tropicale, ricevendo il nome Cristobal.[51] Cristobal è diventata quindi la terza tempesta stagionale più precoce di sempre, battendo il precedente record stabilito dalla tempesta tropicale Colin nel 2016.[52] Dopo essere rimasta quasi stazionaria per un giorno intero sulla baia di Campeche, intensificandosi,[53] Cristobal si è mossa verso sud, approdando in Messico, a ovest di Ciudad del Carmen, alle 13:35 UTC del 3 giugno, nel pieno del primo picco di intensità, con venti di 97 km/h e una pressione centrale minima di 994 mbar.[54]
Muovendosi lentamente nell'entroterra, la tempesta ha iniziato ad indebolirsi,[55] e alle 15:00 UTC del 4 giugno è stata declassata a depressione.[56] La mattina del 5 giugno, Cristobal ha quindi iniziato a dirigersi verso nord,[57] ritornando sulla penisola dello Yucatán, dove alle 18:00 UTC si è nuovamente intensificato a tempesta tropicale,[58] poco prima di muoversi sulle acque del golfo del Messico in direzione della costa statunitense.[59] Il 7 giugno, alle 22:10 UTC, Cristobal è approdato in Louisiana, a est di Grand Isle, nel momento del secondo picco di intensità, con venti di 85 km/h e una pressione centrale minima di 992 mbar.[60] Dopo essersi indebolito a depressione tropicale,[61] Cristobal ha continuato a risalire lungo il bacino del fiume Mississippi, attraversando l'Arkansas,[62] il Missouri,[63] l'Illinois e l'Iowa,[64] per poi diventare extratropicale alle 03:00 UTC del 10 giugno sopra il Wisconsin meridionale.[65]
Il servizio meteorologico messicano ha dichiarato che, tra il 1º e il 5 giugno, accumuli compresi tra i 400 e gli 800 mm sono stati rilevati negli stati di Chiapas, Campeche e Yucatán,[66] dove sono state segnalate inondazioni significative.[67] Nello Yucatán oltre l'85% delle coltivazioni sono state danneggiate, pari a circa 95.000 ettari.[68] In totale, tre vittime sono state registrate in Messico. In El Salvador, una frana a Zacatecoluca ha ucciso dieci persone il 4 giugno.[67] Negli Stati Uniti, Cristobal ha portato forti piogge e allagamenti diffusi in Louisiana, in Mississippi, nella Florida settentrionale[69] e in alcuni stati del Midwest.[70] In Louisiana si sono registrate due vittime a causa delle correnti di risacca generate dalla tempesta.[71] In totale, i danni della tempesta sono stati stimati in almeno 675 milioni di dollari.[72]
Tempesta tropicale Dolly
Il 19 giugno 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare una perturbazione localizzata poche centinaia di miglia al largo della costa degli Stati Uniti sud-orientali, in vista di una possibile ciclogenesi subtropicale.[73] Il 21 giugno, mentre era in movimento verso nord-est, la perturbazione è diventata un'area di bassa pressione non tropicale,[74] che si è poi mossa a nord della corrente del Golfo, su acque più fredde, che l'hanno portata ad indebolirsi.[75]
Contrariamente a quanto previsto, nel pomeriggio del 22 giugno, la perturbazione si è mossa verso sud ritornando sulle più calde acque della corrente del Golfo, dove ha iniziato a rafforzarsi.[76] La circolazione è diventata sempre più definita e alle 21:00 UTC la perturbazione è stata classificata dal NHC come depressione subtropicale quattro.[77] Il 23 giugno la depressione ha iniziato ad acquisire le caratteristiche di un ciclone tropicale,[78] e alle 16:15 UTC, dopo aver registrato venti di 75 km/h, il NHC ha riclassificato la depressione, localizzata 595 km a sud-est di Halifax, come tempesta tropicale, che ha ricevuto il nome Dolly.[79] Tuttavia, il picco di intensità di Dolly è stato di breve durata e già alle 09:00 UTC del 24 giugno, muovendosi su acque più fredde, la tempesta si è indebolita a depressione tropicale.[80] Il 24 giugno, alle 15:00 UTC, mentre si trovava 595 km a sud-ovest di Capo Race, Dolly è diventata un ciclone extratropicale, che si è poi dissipato nel corso del 25 giugno.[81]
Tempesta tropicale Edouard
La sera del 3 luglio 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare un'onda tropicale localizzata al largo della Florida, in vista di una possibile ciclogenesi tropicale.[82] Nelle ore successive, la perturbazione è diventata sempre più organizzata,[83] e alle 15:00 UTC del 4 luglio, è stata classificata dal NHC come depressione tropicale cinque.[84] La mattina del 5 luglio, la depressione, che nel frattempo aveva iniziato a dirigersi verso est-nord-est,[85] è passata circa 110 km a nord di Bermuda.[86]
Poco dopo, la depressione ha iniziato ad accelerare verso nord-est, cominciando a rafforzarsi,[87] e alle 03:00 UTC del 6 luglio si è intensificata a tempesta tropicale, ricevendo il nome Edouard.[88] Edouard è diventata quindi la quinta tempesta stagionale più precoce di sempre, battendo il precedente record stabilito dall'uragano Emily nel 2005.[89] Alle 15:00 UTC, mentre Edouard raggiungeva il picco di intensità con venti fino a 75 km/h e una pressione centrale minima di 1 007 mbar,[90] un fronte meteorologico si è avvicinato alla tempesta da nord-ovest, innescando una transizione extratropicale,[91] che si è completata sei ore più tardi, mentre Edouard si trovava 445 miglia a sud-est di Capo Race, Terranova.[92]
Tempesta tropicale Fay
Il 4 luglio 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare un'area temporalesca situata nell'estremo nord del golfo del Messico e associata a una saccatura superficiale quasi stazionaria.[93] La perturbazione ha continuato a spostarsi verso nord-est in direzione della costa della Florida Panhandle, e alle 12:00 UTC del 6 luglio si è mossa nell'entroterra.[94] Due giorni più tardi, dopo aver attraversato la Georgia, la perturbazione è riemersa lungo la costa nord-orientale della Carolina del Sud,[95] dove grazie alle calde acque della corrente del Golfo ha iniziato diventare sempre più organizzata.[96] Il 9 luglio, alle 21:00 UTC, i dati satellitari e quelli raccolti dai voli di ricognizione hanno portato il NHC a classificare la perturbazione, localizzata 65 km a nord-est di Capo Hatteras,[97] come tempesta tropicale, che ha ricevuto il nome Fay.[98] Fay è diventata quindi la sesta tempesta stagionale più precoce di sempre, battendo il precedente record stabilito dalla tempesta tropicale Franklin nel 2005.[99]
La mattina del 10 luglio Fay si è leggermente intensificata,[100] e alle 18:00 UTC ha raggiunto il picco di intensità, con venti di 95 km/h e una pressione centrale minima di 998 mbar.[101] Tre ore più tardi Fay è approdata in New Jersey, 15 km a nord-est di Atlantic City.[102] Muovendosi nell'entroterra verso nord, attraverso il New Jersey, Fay ha iniziato ad indebolirsi,[103] e dopo aver attraversato il confine con lo stato di New York è stata declassata a depressione tropicale alle 06:00 UTC dell'11 luglio.[104] Alle 09:00 UTC, mentre si trovava 45 km a sud di Albany, la depressione è degenerata in un ciclone post-tropicale,[105] che il 12 luglio è stato assorbito da un ciclone extratropicale posizionato sopra la provincia canadese del Québec.[106]
Mentre raggiungeva il picco di intensità, Fay ha prodotto venti di burrasca lungo la costa del Delaware, con raffiche fino a 86 km/h rilevate a Lewes;[101] la contea di Sussex è stata la zona del Delaware più colpita, con vari allagamenti e accumuli di pioggia fino a 177 mm.[107] In New Jersey, gli accumuli pluviometrici hanno raggiunto i 149 mm nei pressi di Wildwood Crest, mentre a Strathmere sono stati rilevati venti di 71 km/h con raffiche fino a 85 km/h.[107] Allagamenti diffusi hanno interessato diverse località del Jersey Shore[108] e delle aree metropolitane di Filadelfia[107] e New York.[109] In totale, lungo l'East Coast, 6 persone sono morte a causa delle correnti di risacca generate dalla tempesta, mentre i danni sono stati stimati in almeno 400 milioni di dollari.[110]
Tempesta tropicale Gonzalo
Il 20 luglio 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare un'onda tropicale situata nell'Atlantico centrale, in vista di una possibile ciclogenesi tropicale.[111] Muovendosi verso ovest la perturbazione è diventata sempre più organizzata e alle 21:00 UTC del 21 luglio è stata classificata dal NHC come depressione tropicale sette, dopo che i dati provenienti da uno scatterometro satellitare avevano mostrato lo sviluppato una definita circolazione superficiale.[112] Il 22 luglio, alle 12:50 UTC, la depressione si è intensificata a tempesta tropicale, ricevendo il nome Gonzalo.[113] Gonzalo è diventata la settima tempesta stagionale più precoce di sempre, battendo il precedente record stabilito dalla tempesta tropicale Gert, formatasi il 23 luglio del 2005.[114]
Gonzalo ha continuato a rafforzarsi per tutto il giorno, mentre i segni dello sviluppo di un occhio sono diventati evidenti.[115] Il 23 luglio alle 09:00 UTC, Gonzalo ha quindi raggiunto il picco di intensità con venti fino a 100 km/h e una pressione di 997 mbar.[116] Il rafforzamento della tempesta è stato tuttavia interrotto poco dopo dall'immissione di aria secca.[117] Dopo essersi indebolita, la tempesta è approdata sull'isola di Trinidad a mezzogiorno del 25 luglio e poco dopo, alle 18:00 UTC, si è ulteriormente indebolita a depressione tropicale.[118] Tre ore più tardi la depressione si è dissipata sopra il Venezuela settentrionale.[119] Contrariamente a quanto inizialmente previsto,[120] Gonzalo non si è intensificato ad uragano, generando un impatto minimo.
Uragano Hanna
Il 19 luglio 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare un'onda tropicale situata ad est dell'isola di Hispaniola, in vista di una possibile ciclogenesi tropicale.[121] Nei giorni successivi l'onda ha continuato a muoversi verso nord-ovest, in direzione di Cuba, per poi attraversare lo stretto della Florida intorno alle 12:00 UTC del 21 luglio.[122] Nel golfo del Messico, le condizioni più favorevoli hanno permesso all'onda di organizzarsi,[123] con lo sviluppo di una vasta area di bassa pressione al suo interno.[124] Alle 03:00 UTC del 23 luglio, i dati raccolti da un volo di ricognizione hanno evidenziato lo sviluppo di una definita circolazione, portando il NHC a classificare la perturbazione come depressione tropicale otto.[125] Nel corso delle 24 ore successive la depressione ha continuato ad organizzarsi, e alle 03:00 UTC del 24 luglio si è intensificata a tempesta tropicale, ricevendo il nome Hanna.[126] Hanna è diventata quindi l'ottava tempesta stagionale più precoce di sempre, battendo di dieci giorni il precedente record stabilito dalla tempesta tropicale Harvey nel 2005.[127]
La tempesta ha poi continuato a muoversi verso est, in direzione del Texas, divenendo sempre più organizzata e subendo una rapida intensificazione.[128] Alle 12:00 UTC del 15 luglio, Hanna è diventata un uragano di categoria 1, il primo della stagione.[129] Lo stesso giorno, alle 21:00 UTC, Hanna ha raggiunto il picco di intensità con venti di 150 km/h ed una pressione di 973 mbar,[130] poco prima di approdare, un'ora dopo circa, nei pressi dell'isola del Padre, lungo la costa meridionale del Texas.[131] Alle 23:15 UTC, l'uragano ha effettuato un secondo approdo nella contea di Kenedy, 25 km a nord di Port Mansfield.[132] Una volta nell'entroterra, Hanna si è indebolita a tempesta tropicale alle 06:00 UTC del 26 luglio.[133] Dopo aver attraversato il confine con il Messico alle 09:00 UTC,[134] la tempesta è stata declassata a depressione tropicale alle 21:00 UTC.[135] Il 27 luglio la trasmissione dei bollettini è passata al Weather Prediction Center,[135] e poco dopo la depressione si è dissipata.[136]
In Texas gli effetti della tempesta si sono sentiti principalmente nella valle del Rio Grande, area già in difficoltà a causa di un aumento dei casi di COVID-19,[137] dove circa 175 000 utenze sono rimaste senza corrente e dove sono state registrate inondazioni diffuse, con accumuli fino a 280 mm.[138] Nel momento dell'approdo sono state rilevate raffiche di vento fino a 165 km/h, mentre l'onda di tempesta ha raggiunto 1,2 metri.[138] Il 25 luglio, il governatore Greg Abbott ha emesso una dichiarazione di disastro per le 32 contee colpite dalla tempesta.[139] Le perdite assicurate in Texas sono state stimate in circa 350 milioni di dollari.[140] In Messico, dove si sono registrate 4 vittime, le inondazioni hanno colpito gli stati di Nuevo León, Coahuila e Tamaulipas.[141] A Monterrey, capitale di Nuevo León, sono state registrate inondazioni e blackout diffusi, mentre a Reynosa 45 quartieri sono stati danneggiati, con oltre 200 sfollati.[142] I danni in Nuevo León sono stati stimati in oltre 1 miliardo di pesos.[143]
Il 23 luglio 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare un'onda tropicale al largo della costa africana.[144] Cinque giorni più tardi, in vista di un'imminente ciclogenesi tropicale, il NHC ha classificato la perturbazione come potenziale ciclone tropicale nove,[145] che alle 03:00 UTC del 30 luglio, è diventato sufficientemente organizzato da essere disignato come tempesta tropicale, ricevendo il nome Isaias.[146] Isaias è diventata quindi la nona tempesta stagionale più precoce di sempre, battendo il precedente record stabilito dall'uragano Irene nel 2005.[147] Lo stesso giorno, alle 16:00 UTC, la tempesta è approdata nella Repubblica Dominicana[148] e, una volta ritornata in mare, si è intensificata ad uragano di categoria 1 alle 03:40 UTC del 31 luglio.[149] Nel pomeriggio, Isaias ha continuato a rafforzarsi raggiungendo una pressione minima centrale di 987 mbar,[150] per poi approdare alle 06:00 UTC del 1º agosto nelle Bahamas con venti massimi di 130 km/h.[151]
Dopo essere stato declassato a tempesta tropicale, Isaias ha iniziato a deviare verso nord,[152] muovendosi al largo della costa della Florida e, alle 00:00 UTC del 4 agosto, si è nuovamente intensificato ad uragano di categoria 1.[153] Tre ore più tardi, l'uragano ha raggiunto il secondo picco di intensità, con venti massimi di 140 km/h e una pressione centrale minima di 988 mbar, ed è approdato in Carolina del Nord, nei pressi di Ocean Isle Beach.[154] Una volta nell'entroterra Isaias si è indebolito a tempesta tropicale[155] e ha attraversato nel corso della giornata la Virginia,[156] il Maryland,[157] la Pennsylvania, il New Jersey e lo stato di New York.[158] Alle 03:00 UTC del 5 agosto, la tempesta, localizzata sopra il Québec meridionale, è diventata un ciclone extratropicale,[159] che il 6 agosto è stato assorbito da un'altra area di bassa pressione.[160]
Mentre attraversava le Grandi Antille, Isaias ha generato forti venti ed intense precipitazione che hanno causato diffusi allagamenti a Porto Rico e nella Repubblica Dominicana.[161] A Porto Rico, oltre 400 000 persone sono rimaste senza corrente elettrica[162] e una vittima è stata registrata a Rincón.[163] Nella Repubblica Dominicana sono state due le vittime.[161] Negli Stati Uniti, l'uragano ha causato danni significativi lungo tutta l'East Coast, dove oltre 2,7 milioni di persone sono rimaste senza elettricità.[164] La tempesta ha generato anche un vasto tornado outbreak con 36 tornado confermati, tra cui sei EF2[165] e un distruttivo EF3.[166] In totale, negli Stati Uniti, Isaias ha prodotto danni stimati in almeno 4 miliardi di dollari e provocato 15 vittime.[167]
Depressione tropicale dieci
La depressione dieci il 1º agosto e il suo percorso.
Alle 09:00 UTC del 30 luglio 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare un'area di bassa pressione associata ad un'onda tropicale posizionata a sud-est delle isole di Capo Verde.[168] Durante la giornata, l'attività temporalesca è aumentata e la perturbazione ha iniziato ad organizzarsi meglio,[169] salvo poi diventare nuovamente disorganizzata il giorno successivo.[170] Contrariamente alle previsioni, la perturbazione si rapidamente riorganizzata, e alle 21:00 UTC del 31 luglio, è stata classificata dal NHC come depressione tropicale dieci.[171] La depressione ha continuato a rafforzarsi, raggiungendo venti di 55 km/h, non riuscendo tuttavia a diventare una tempesta tropicale. Il NHC ha comunque dichiarato che la depressione potrebbe aver raggiunto brevemente lo stato di tempesta tropicale, come indicato da alcuni dati raccolti.[172] Dopo aver mantenuto la sua intensità per 12 ore, la depressione ha iniziato a indebolirsi mentre si muoveva sulle acque più fredde a nord delle isole di Capo Verde,[173] e alle 03:00 UTC del 2 agosto si è disgregata in una saccatura.[174]
Tempesta tropicale Josephine
La sera dell'8 agosto 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare un'onda tropicale localizzata poche centinaia di miglia a sud delle isole di Capo Verde.[175] La mattina dell'11 agosto la circolazione ha iniziato a diventare più definita,[176] e alle 21:00 UTC la perturbazione è stata classificata dal NHC come depressione tropicale undici.[177] Nel corso del 12 agosto, l'intensificazione della depressione è stata ostacolata dall'ingresso di aria secca e da un modesto wind shear verticale.[178]
Il 13 agosto, muovendosi in un ambiente più favorevole, la depressione si è intensificata a tempesta tropicale alle 15:00 UTC, mentre si trovava 1 565 km a est-sud-est delle Isole Sopravento Settentrionali, ricevendo il nome Josephine.[179] Josephine è diventata quindi la decima tempesta stagionale più precoce di sempre, battendo il precedente record stabilito dalla tempesta tropicale Jose nel 2005.[180] In seguito, dopo un picco di forza con venti a 75 km/h e una pressione centrale minima di 1 005 mbar,[179] l'intensità della tempesta ha continuato a rimanere instabile a causa di un crescente wind shear verticale.[181] Muovendosi a nord delle Isole Sopravento Settentrionali, Josephine ha iniziato a incontrare condizioni sempre più ostili,[182] indebolendosi a depressione tropicale alle 15:00 UTC del 16 agosto, mentre si trovava a nord delle Isole Vergini.[183] Poco più tardi, alle 21:00 UTC, la depressione si è disgregata in una saccatura.[184]
Tempesta tropicale Kyle
La mattina del 13 agosto 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare un'area di bassa pressione localizzata sopra la Carolina del Nord e in movimento verso la corrente del Golfo.[185] Le acque calde di questa zona dell'Atlantico hanno quindi permesso alla perturbazione, in movimento verso est-nord-est, di organizzarsi rapidamente e alle 21:00 UTC del 14 agosto, mentre si trovava 300 km a sud-est della costa del New Jersey, è stata classificata dal NHC come tempesta tropicale, ricevendo il nome Kyle.[186] Kyle è diventata quindi l'undicesima tempesta stagionale più precoce di sempre, battendo di dieci giorni il precedente record stabilito dall'uragano Katrina nel 2005.[187]
Poco dopo mezzogiorno del 15 agosto, Kyle ha raggiunto il picco di intensità con venti massimi sostenuti di 85 km/h e una pressione atmosferica centrale minima di 1 000 mbar.[188] Nel frattempo, la circolazione ha iniziato rapidamente ad allungarsi e la tempesta ha cominciato a perdere le sue caratteristiche tropicali.[189] La circolazione è diventata sempre più asimmetrica[190] e all'inizio del 16 agosto, alle 09:00 UTC, Kyle è diventato un ciclone extratropicale, mentre si trovava 880 km a sud-ovest di Capo Race, Terranova.[191] Il 20 agosto, i resti di Kyle sono stati assorbiti dalla tempesta extratropicale Ellen,[192] che ha poi prodotto venti di burrasca sull'Irlanda e la Gran Bretagna.[193]
Il 16 agosto 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare un'onda tropicale in movimento nell'Atlantico centrale.[194] Muovendosi verso le Isole Sopravento Meridionali, la perturbazione è diventata sempre più organizzata, rafforzandosi a depressione tropicale alle 03:00 UTC del 20 agosto,[195] e poi a tempesta tropicale alle 13:05 UTC del 21 agosto, ricevendo il nome Laura.[196] Laura è diventata quindi la dodicesima tempesta stagionale più precoce di sempre, battendo il precedente record dell'uragano Luis del 1995.[197] Il 22 agosto, Laura ha attraversato le Isole Sopravento Meridionali e si è mossa a sud di Porto Rico,[198] per poi approdare, alle 03:00 UTC del 23 agosto, nella Repubblica Dominicana, con venti di 85 km/h.[199] Durante il 24 agosto, Laura si è mossa lungo la costa sud dell'isola di Cuba, effettuando un primo approdo nella provincia di Santiago di Cuba alle 00:00 UTC con venti fino a 95 km/h,[200] e poi un secondo nella provincia di Pinar del Río in serata.[201]
La mattina del 25 agosto, Laura è entrata nel golfo del Messico, dove si è rafforzata ad uragano di categoria 1 alle 12:15 UTC.[202] Nel corso del 26 agosto, mentre si muoveva verso Texas e Louisiana,[203] una fase di rapida intensificazione ha portato Laura a diventare un uragano di categoria 4 alle 18:00 UTC.[204] Alle 01:00 UTC del 27 agosto, Laura ha raggiunto il picco di intensità, con venti massimi sostenuti di 240 km/h e una pressione centrale minima di 937 mbar,[205] e cinque ore più tardi è approdata in Louisiana nei pressi di Cameron.[206] Una volta nell'entroterra, Laura si è indebolita prima ad uragano di categoria 2 alle 10:00 UTC,[207] poi a tempesta tropicale nel pomeriggio,[208] e infine a depressione alle 03:00 UTC del 28 agosto, mentre si trovava sull'Arkansas.[209] La mattina del 29 agosto la depressione si è disgregata sopra il Kentucky nord-orientale.[210]
Mentre attraversava l'isola di Hispaniola, Laura ha prodotto intense precipitazioni sulla Repubblica Dominicana e Haiti.[211] In Repubblica Dominicana sono stati rilevati accumuli fino 300 mm[212] e 4 persone sono morte;[213] ad Haiti sono state registrate 31 vittime.[214] Negli Stati Uniti, dove il Texas sud-orientale e la Louisiana sud-occidentale sono stati duramente colpiti, i danni sono stati stimati in almeno 8,7 miliardi di dollari e 36 persone hanno perso la vita.[215]
Uragano Marco
Alle 00:00 UTC del 16 agosto 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare un'onda tropicale in movimento sopra l'Atlantico centrale, in vista di una possibile ciclogenesi tropicale.[216] Il 19 agosto, dopo aver attraversato le Isole Sopravento Meridionali, la perturbazione è entrata nel mare dei Caraibi dove, mentre si trovava a sud delle Grandi Antille, ha iniziato a organizzarsi.[217] Il 20 agosto, alle 15:00 UTC, i dati satellitari hanno quindi portato il NHC a classificare la perturbazione come depressione tropicale quattordici.[218] La depressione ha continuato a muoversi verso ovest in direzione del confine tra Honduras e Nicaragua,[219] per poi deviare velocemente verso nord.[220] Alle 03:00 UTC del 22 agosto, la depressione, localizzata 290 km a sud-est della penisola dello Yucatán, si è intensificata a tempesta tropicale, ricevendo il nome Marco.[221] Marco è diventato quindi l'undicesima tempesta stagionale più precoce di sempre, battendo di undici giorni il precedente record detenuto ex aequo dall'uragano Maria del 2005 e dalla tempesta tropicale Lee del 2011.[222]
Dopo aver raggiunto un primo picco di intensità con venti di 105 km/h, una pressione minima di 992 mbar e un occhio in via di definizione,[223] un aumento del wind shear ha reso la tempesta asimmetrica, l'occhio si è offuscato e la sua pressione è aumentata leggermente.[224] L'indebolimento si è rivelato però di breve durata, e una volta entrata nelle calde acque del golfo del Messico, alle 16:30 UTC del 23 agosto, la tempesta si è rafforzata ad uragano di categoria 1,[225] per poi raggiungere il picco di intensità alle 21:00 UTC con venti massimi di 120 km/h e una pressione centrale minima di 991 mbar.[226] Tuttavia, poco dopo, un forte wind shear creato da una vicina saccatura ha portato Marco ad indebolirsi rapidamente[227] e alle 03:00 UTC del 24 agosto è ridiventato una tempesta tropicale.[228] Alle 23:00 UTC, Marco è approdato in Louisiana, vicino alla foce del fiume Mississippi, come una debole tempesta tropicale con venti di 65 km/h e una pressione minima di 1 006 mbar.[4] Alle 03:00 UTC del 15 agosto, la tempesta si è indebolita a depressione,[229] per poi disgregarsi alle 09:00 UTC a sud della Louisiana.[230]
Mentre ha attraversato il canale dello Yucatán, gli effetti di Marco si sono fatti sentire principalmente nello stato messicano del Chiapas, dove si è registrata una vittima e si sono verificati diversi allagamenti,[231] e nella provincia cubana di Pinar del Río, dove sono stati rilevati accumuli pluviometrici fino a 97 mm.[232] L'impatto della tempesta negli Stati Uniti è stato minimo, con raffiche di vento non superiori a 61 km/h registrate a Petit Bois Island, in Mississippi.[233]
Uragano Nana
Il 27 agosto 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare un'onda tropicale in movimento sopra l'Atlantico.[234] Il 30 agosto, la perturbazione è entrata nel mare dei Caraibi, dove le condizioni ambientali erano più favorevoli,[235] e alle 15:00 UTC del 1º settembre, in vista di un'imminente ciclogenesi tropicale, il NHC l'ha classificata come potenziale ciclone tropicale sedici.[236] Un'ora più tardi, mentre si trovava 195 km sud-ovest della Giamaica, la perturbazione è diventata sufficientemente organizzata da essere finalmente classificata come tempesta tropicale, ricevendo il nome Nana.[237] Nana è diventata quindi la quattordicesima tempesta stagionale più precoce di sempre, battendo il precedente record dell'uragano Nate del 2005.[238]
Nel corso del 2 settembre, muovendosi verso ovest, Nana ha mantenuto venti di 95 km/h e una pressione minima oscillante tra i 996 e i 1 000 mbar.[239] Alle 03:00 UTC del 3 settembre, un aumento della attività convettiva[240] ha portato Nana a rafforzarsi ad uragano di categoria 1, con venti di 120 km/h e una pressione centrale minima di 994 mbar.[241] Tre ore più tardi, Nana è approdata in Belize, tra Dangriga e Placencia, con un'intensità pressoché simile.[242] Una volta nell'entroterra, Nana si è indebolita rapidamente a causa del contatto con il terreno montuoso tra Belize e Guatemala,[243] venendo declassata prima a tempesta tropicale alle 09:00 UTC[244] e poi a depressione alle 21:00 UTC.[245] Alle 03:00 UTC del 4 settembre la depressione si è disgregata nei pressi del confine tra Guatemala e Messico.[246] I resti di Nana si sono poi mossi sopra il golfo di Tehuantepec,[247] dove il 5 settembre hanno dato origine alla tempesta tropicale Julio nel Pacifico orientale.[248]
In Belize, dove oltre 4 000 persone sono state evacuate nel sud del paese in previsione dell'arrivo di Nana,[249] particolarmente ingenti sono stati i danni alle coltivazioni, con oltre 960 acri di piantagioni di banane andati completamente distrutti e danni stimati in almeno 20,5 milioni di dollari.[250] In Honduras, le piogge hanno causato diversi allagamenti a Roatán.[251] Forti precipitazioni hanno interessato anche le aree al confine tra Guatemala e Messico.[249]
Tempesta tropicale Omar
La mattina del 30 agosto 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare una perturbazione posizionata sulla Florida settentrionale,[252] che durante la notte si è mossa al largo della costa degli Stati Uniti sud-orientali.[253] La perturbazione si è quindi ritrovata sulle calde acque della corrente del Golfo, dove ha iniziato a rafforzarsi e alle 21:00 UTC del 31 agosto è stata classificata dal NHC come depressione tropicale quindici.[254] Il 1º settembre alle 21:00 UTC, la depressione, localizzata 365 km a est di Capo Hatteras, si è intensificata a tempesta tropicale, ricevendo il nome Omar.[255]
Omar è diventata quindi la quindicesima tempesta stagionale più precoce di sempre, battendo di sei giorni il precedente record stabilito dall'uragano Ophelia nel 2005.[256] Dopo aver mantenuto venti di 65 km/h per circa 24 ore e raggiunto una pressione centrale minima di 1 003 mbar,[257] un forte wind shear proveniente da nord-ovest[258] ha indebolito la tempesta nuovamente a depressione alle 21:00 UTC del 2 settembre.[259] Nonostante le condizioni ambientali avverse, Omar è riuscito a mantenere le caratteristiche di un ciclone tropicale e un minimo di attività convettiva durante tutto il 3 e il 4 settembre.[260] La mattina del 5 settembre, Omar ha iniziato a deviare verso nord-est[261] e alle 21:00 UTC la depressione si è infine disgregata.[262]
Uragano Paulette
Alle 12:00 UTC del 30 agosto 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare un'onda tropicale localizzata sopra l'Africa occidentale,[263] che il 2 settembre si è mossa sulle acque dell'Atlantico dirigendosi verso ovest.[264] Il 7 settembre alle 03:00 UTC, la perturbazione è diventata sufficientemente organizzata da essere classificata dal NHC come depressione tropicale diciassette, mentre si trovava 1 865 km a ovest delle isole di Capo Verde.[265] Lo stesso giorno, alle 15:00 UTC, i dati provenienti da uno scatterometro satellitare hanno confermato che la depressione si era rafforzata a tempesta tropicale, cha ha ricevuto il nome Paulette.[266] Paulette è diventata quindi la sedicesima tempesta stagionale più precoce di sempre, battendo di dieci giorni il precedente record dell'uragano Philippe del 2005.[266] Muovendosi in direzione ovest-nord-ovest sulle calde acque dell'Atlantico, Paulette ha continuato a intensificarsi, raggiungendo alle 15:00 UTC dell'8 settembre venti di 100 km/h.[267] Dodici ore più tardi un aumento del wind shear verticale ha portato la tempesta ad indebolirsi leggermente.[268]
Durante il 12 settembre, una diminuzione del wind shear ha permesso a Paulette di rafforzarsi nuovamente[269] e alle 03:00 UTC del 13 settembre è diventata un uragano di categoria 1, mentre si trovava 615 km a sud-est di Bermuda.[270] Mentre si dirigeva verso Bermuda, l'uragano ha continuato ad intensificarsi, la circolazione è diventata più simmetrica e l'occhio ha iniziato a definirsi.[271] Alle 06:00 UTC del 14 settembre, l'eyewall settentrionale di Paulette è approdato sull'isola di Bermuda[272] e tre ore più tardi l'intera isola si è ritrovata nell'occhio dell'uragano, che nel frattempo aveva raggiunto venti di 150 km/h e una pressione centrale minima di 973 mbar.[273] Alle 12:00 UTC, mentre si allontanava da Bermuda accelerando verso nord-est, Paulette si è rafforzata ad uragano di categoria 2[274] e sei ore più tardi ha raggiunto il picco di intensità con venti massimi di 170 km/h e una pressione centrale minima di 965 mbar.[275] La sera del 15 settembre, l'uragano ha iniziato a indebolirsi e a perdere le sue caratteristiche tropicali[276] e alle 15:00 UTC del 16 settembre è diventato un potente ciclone extratropicale con venti fino a 140 km/h.[277] Cinque giorni più tardi, il ciclone extratropicale, che nel frattempo aveva deviato verso sud-ovest, ha iniziato a riacquisire le caratteristiche di un ciclone tropicale[278] e alle 03:00 UTC del 22 settembre il NHC ha determinato che la tempesta tropicale Paulette si era riformata, circa 480 km a sud-sud-est delle Azzorre.[279] Muovendosi verso ovest, la tempesta ha brevemente raggiunto venti di 95 km/h e una pressione centrale minima di 1 002 mbar,[280] prima di diventare nuovamente un ciclone post-tropicale alle 03:00 del 24 settembre.[281]
In seguito al passaggio di Paulette, un black out parziale ha interessato l'isola di Bermuda,[282] inclusa la sede del Bermuda Weather Service, dove solo la rete telefonica è rimasta attiva.[283] Poco dopo, una raffica di vento di 189 km/h è stata rilevata dal Marine Operations Center ad un'altitudine di 88 metri sul livello del mare.[284] Una vittima indiretta è stata registrata a Lavallette, nel New Jersey, a causa delle correnti di risacca generate dall'uragano lungo la costa statunitense.[285]
Tempesta tropicale Rene
Il 3 settembre 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare un'altra onda tropicale localizzata sopra l'Africa.[286] Il 6 settembre, l'onda si è mossa al largo della costa africana[287] iniziando ad organizzarsi rapidamente e alle 09:00 UTC del 7 settembre è stata classificata dal NHC come depressione tropicale diciotto, mentre si trovava 405 km a est-sud-est di Capo Verde.[288] Dodici ore più tardi, la depressione si è rafforzata a tempesta tropicale, ricevendo il nome Rene.[289]
Rene è diventata quindi la diciassettesima tempesta stagionale più precoce di sempre, battendo di undici giorni il precedente record stabilito dall'uragano Rita nel 2005.[290] Alle 00:00 UTC dell'8 settembre, Rene è approdata sull'isola di Boa Vista con venti massimi di 65 km/h.[291] Dopo aver attraversato le isole di Capo Verde, alle 03:00 UTC del 9 settembre la tempesta si è indebolita a depressione.[292] Dodici ore più tardi, nonostante un moderato wind shear da est, Rene si è nuovamente intensificata a tempesta tropicale[293] e alle 15:00 UTC del 10 settembre ha raggiunto il picco di intensità con venti massimi di 85 km/h e una pressione centrale minima di 1 000 mbar.[294] Ventiquattro ore più tardi, gli effetti del wind shear e l'ingresso di aria secca hanno portato Rene, in movimento verso ovest-nord-ovest,[295] ad indebolirsi ancora una volta a depressione.[296] Dopo essere rimasta una depressione per altri due giorni, alle 21:00 UTC del 14 settembre Rene si è disgregata.[297]
Uragano Sally
Alle 00:00 UTC del 10 settembre 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare una perturbazione localizzata sopra le Bahamas, in vista di una possibile ciclogenesi tropicale.[298] Nei due giorni successivi, la perturbazione è diventata sempre più organizzata[299] e alle 21:00 UTC dell'11 settembre è stata classificata dal NHC come depressione tropicale diciannove, mentre si trovava a più di 100 km a sud-est della costa della Florida.[300] Alle 06:00 UTC del 12 settembre, la depressione è approdata in Florida nei pressi di Miami, con venti massimi di 55 km/h e una pressione centrale minima di 1 007 mbar.[301] La depressione si è quindi mossa sulle calde acque del golfo del Messico, dove alle 18:00 UTC si è rafforzata a tempesta tropicale, ricevendo il nome Sally.[302] Sally è diventata quindi la diciottesima tempesta stagionale più precoce di sempre, battendo di venti giorni il precedente record stabilito dall'uragano Stan nel 2005.[303]
Muovendosi verso ovest-nord-ovest, Sally ha continuato ad intensificarsi e alle 16:00 UTC del 14 settembre è diventata un uragano di categoria 1, passando da venti fino a 100 km/h[304] a venti fino a 140 km/h nel giro di un'ora.[305] Poco dopo, alle 21:00 UTC, Sally ha raggiunto venti massimi di 155 km/h, sufficienti a classificarla come uragano di categoria 2.[306] Tuttavia, l'intensificazione è stata di breve durata e sei ore più tardi un aumento del wind shear e l'upwelling causato dal lento movimento della tempesta hanno indebolito Sally ad uragano di categoria 1.[307] Muovendosi lentamente verso nord, ad appena 4 km/h,[308] Sally ha continuato ad indebolirsi, nonostante la pressione fosse in diminuzione.[309] Mentre si avvicina alla costa, l'uragano ha cominciato bruscamente ad intensificarsi e l'occhio è diventato sempre più definito.[310] Alle 05:00 UTC del 16 settembre, Sally è ridiventato un uragano di categoria 2[311] e alle 09:45 UTC è approdato in Alabama, nei pressi di Gulf Shores, nel momento di massima intensità con venti di 165 km/h e una pressione centrale minima di 965 mbar.[312] Una volta nell'entroterra, Sally si è rapidamente indebolita a tempesta tropicale alle 18:00 UTC[313] e poi a depressione alle 03:00 UTC del 17 settembre,[314] prima di disgregarsi alle 15:00 UTC.[315]
Nella Florida meridionale e nelle Florida Keys, Sally ha portato pesanti precipitazioni con accumuli fino a 203 mm a Marathon, 280 mm a Key West e 305 mm a Lower Matecumbe Key,[316] mentre raffiche di 66 km/h sono state registrate nell'area metropolitana di Miami.[301] L'area al confine tra Florida e Alabama, dove Sally è approdata esattamente a sedici anni di distanza e nella stessa località dove era approdato l'uragano Ivan, è stata la più colpita, con accumuli pluviometrici fino a 760 mm rilevati a Bellview e fino a 630 mm a Pensacola, dove l'onda di tempesta ha raggiunto 1,7 metri, la terza più alta mai registrata in città.[317] A Gulf Shores sono state registrate raffiche di vento fino a 198 km/h e a Mobile fino a 134 km/h.[318] Oltre 500 000 utenze sono rimaste senza elettricità tra Louisiana, Alabama, Florida e Georgia.[319] In totale, Sally ha causato danni stimati in almeno 5 miliardi di dollari e provocato 7 vittime.[320]
Uragano Teddy
Il 7 settembre 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare un'onda tropicale localizzata sopra l'Africa.[321] Alle 12:00 UTC del 10 settembre, l'onda si è mossa sopra le acque dell'Atlantico,[322] dove ha iniziato gradualmente ad organizzarsi formando un'area di bassa pressione,[323] che alle 21:00 UTC del 12 settembre è stata classificata dal NHC come depressione tropicale venti.[324] Dopo essere stata ostacolata da un moderato wind shear,[325] alle 09:00 UTC del 14 settembre la depressione si è rafforzata a tempesta tropicale, ricevendo il nome Teddy.[326] Teddy è diventata quindi la diciannovesima tempesta stagionale più precoce di sempre, battendo di venti giorni il precedente record stabilito da una tempesta subtropicale senza nome del 2005.[327] Muovendosi verso ovest, la tempesta ha continuato a rafforzarsi e un occhio ha iniziato a formarsi.[328]
Il 16 settembre, una fase di rapida intensificazione ha portato Teddy a diventare un uragano di categoria 1 alle 06:10 UTC[329] e poi di categoria 2 alle 09:00 UTC, con venti massimi di 155 km/h.[330]
Dopo un breve indebolimento causato da un aumento del wind shear proveniente da ovest,[331] una seconda fase di rapida intensificazione ha avuto inizio e alle 15:00 UTC del 17 settembre Teddy si è rafforzato ad uragano di categoria 3.[332] Sei ore più tardi, Teddy è diventato un uragano di categoria 4 con venti massimi di 220 km/h e una pressione centrale minima di 945 mbar.[333] La sera del 18 settembre, il ciclo di sostituzione dell'eyewall ha brevemente indebolito Teddy ad uragano di categoria 3.[334] Dopo essersi rafforzato ad uragano di categoria 4 la mattina del 19 settembre,[335] Teddy è stato poco dopo declassato nuovamente a categoria 3, sempre a causa del ciclo di sostituzione dell'eyewall.[336]
Continue fluttuazioni interne hanno poi portato l'occhio ad offuscarsi[337] e alle 12:00 UTC del 20 settembre Teddy è stato declassato ulteriormente ad uragano di categoria 2.[338] La mattina del 21 settembre, Teddy ha cominciato a deviare verso nord,[339] indebolendosi ad uragano di categoria 1 alle 15:00 UTC, mentre si trovava 240 km a est-sud-est di Bermuda,[340] e verso la fine della giornata ha iniziato a fondersi con una vicina saccatura.[341] Alle 03:00 UTC del 22 settembre, un volo di ricognizione ha evidenziato come le calde acque della corrente del Golfo e l'immissione di energia baroclina da parte della saccatura avevano rafforzato leggermente Teddy, che è stato quindi riclassificato ad uragano di categoria 2.[342] Nel frattempo, la fusione con la saccatura e l'avvio della transizione extratropicale hanno portato l'uragano quasi a raddoppiare di dimensioni, con venti di tempesta estesi fino a 890 km dal centro.[343] Alle 21:00 UTC, Teddy si è nuovamente indebolito ad uragano di categoria 1 mentre si trovava 390 km a sud della Nuova Scozia,[344] poco prima di trasformarsi, tre ore più tardi, in un potente ciclone post-tropicale con venti fino a 140 km/h.[345] Alle 15:00 UTC del 23 settembre, il ciclone è approdato in Nuova Scozia, nei pressi di Ecum Secum, con venti massimi di 95 km/h e una pressione minima di 967 mbar,[346] per poi dirigersi rapidamente verso l'isola di Terranova.[347] Il 24 settembre, alle 03:00 UTC, il NHC ha emesso il suo ultimo bollettino.[348]
A causa delle sue notevoli dimensioni, l'uragano Teddy ha portato mare grosso in gran parte delle Grandi e Piccole Antille, lungo l'intera East Coast degli Stati Uniti e la costa del Canada atlantico.[349] A Porto Rico, le correnti di risacca legate all'uragano hanno provocato due vittime nella città costiera di Loíza.[350] In Nuova Scozia oltre 18 000 utenze sono rimaste senza corrente elettrica dopo il passaggio di Teddy.[351]
Tempesta tropicale Vicky
La mattina dell'11 settembre 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare un'onda tropicale in movimento al largo della costa africana.[352] Muovendosi verso ovest, la perturbazione ha iniziato gradualmente ad organizzarsi e alle 10:00 UTC del 14 settembre è stata classificata dal NHC come depressione tropicale ventuno.[353] Cinque ore più tardi, i dati provenienti da uno scatterometro satellitare hanno confermato che la depressione, localizzata 565 km a ovest-nord-ovest delle isole di Capo Verde, si era rafforzata a tempesta tropicale, che ha ricevuto il nome Vicky.[354]
Vicky è diventata quindi la ventesima tempesta stagionale più precoce di sempre, battendo di ventuno giorni il precedente record della tempesta tropicale Tammy del 2005.[355] Nonostante un forte wind shear,[356] la tempesta è riuscita a rafforzarsi ulteriormente e alle 03:00 UTC del 15 settembre ha raggiunto il picco di intensità, con venti massimi di 85 km/h e una pressione centrale minima di 1 000 mbar.[357] Sottoposta a un wind shear di oltre 95 km/h,[358] Vicky ha quindi iniziato lentamente ad indebolirsi e alle 15:00 UTC del 17 settembre è stata declassata a depressione.[359] Sei ore più tardi la depressione si è disgregata.[360] Mentre attraversava le isole di Capo Verde, l'onda tropicale che ha poi dato origine a Vicky ha prodotto forti precipitazioni, con accumuli pluviometrici fino a 80 mm rilevati nella capitale Praia, dove si è registrata anche una vittima.[361]
Tempesta tropicale Wilfred
La sera del 12 settembre 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare un'onda tropicale localizzata sopra l'Africa occidentale.[362] Dopo essersi mossa sulle acque dell'Atlantico il 14 settembre,[363] la perturbazione è diventata sempre più organizzata mentre si dirigeva verso ovest, mancando tuttavia di un centro ben definito.[364] Il 18 settembre alle 15:00 UTC, la perturbazione, localizzata 1 015 km a ovest-sud-ovest delle isole di Capo Verde, ha sviluppato una circolazione ben definita[365] e sufficiente per essere classificata dal NHC come tempesta tropicale, ricevendo il nome Wilfred.[366]
Wilfred è diventata quindi la ventunesima tempesta stagionale più precoce di sempre, battendo di venti giorni il precedente record stabilito dall'uragano Vince nel 2005.[365] Poco dopo, alle 09:00 UTC del 19 settembre, la tempesta ha raggiunto il picco di intensità con una pressione centrale minima di 1 007 mbar e venti massimi fino a 65 km/h.[367] Continuando a muoversi verso ovest, la tempesta ha mantenuto un'intensità molto debole a causa di un moderato wind shear e delle condizioni sfavorevoli create dall'outflow del vicino uragano Teddy.[368] Il 20 settembre, alle 15:00 UTC, Wilfred si è indebolita a depressione tropicale,[369] che alle 03:00 UTC del 21 settembre si è disgregata, mentre si trovava 1 490 km a est delle Piccole Antille.[370]
Tempesta subtropicale Alpha
Il 15 settembre 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare un'area di bassa pressione di origine non tropicale a nord delle Azzorre e in movimento verso sud-est.[371] Nonostante all'inizio le possibilità di sviluppo fossero molto ridotte, nel corso del 17 settembre l'attività temporalesca al centro dell'area è diventata sempre più concentrata ed organizzata,[372] mentre il ciclone extratropicale che la circondava si è gradualmente indebolito.[373] Alle 16:30 UTC del 18 settembre, i dati raccolti da immagini radar, scattometri e satelliti hanno permesso al NHC di rilevare che una tempesta subtropicale si era formata al largo della costa del Portogallo, che ha ricevuto il nome Alpha.[374] La formazione di un ciclone tropicale o subtropicale all'interno di un ciclone extratropicale è un evento raro, ma non senza precedenti, come testimoniato dalla famosa Perfect Storm del 1991.[375]
Alpha è diventata quindi la ventiduesima tempesta stagionale più precoce di sempre, battendo di ventinove giorni il precedente record stabilito dall'uragano Wilma nel 2005.[2] Alle 18:30 UTC, Alpha è approdata a nord di Lisbona[376] nel momento di massima intensità con una pressione centrale minima di 996 mbar e venti massimi fino a 80 km/h.[377] Alpha è stata il primo ciclone tropicale ad approdare nel Portogallo da quando si hanno documentazioni attendibili, e uno dei soli tre ad aver colpito l'Europa continentale insieme all'uragano Vince del 2005 e ad un uragano del 1842.[378] Muovendosi nell'entroterra, la tempesta si è rapidamente indebolita e alle 03:00 UTC del 19 settembre si è disgregata mentre si trovava sul distretto di Viseu.[379]
In Portogallo, in previsione dell'arrivo di Alpha, un'allerta arancione è stata emessa per i distretti di Coimbra e Leiria.[380] Allagamenti e alberi abbattuti sono stati segnalati in diverse aree e in totale 88 strutture sono state danneggiate.[381] Due tornado generati dalla tempesta hanno colpito Beja e Palmela.[382] In Spagna, il fronte associato ad Alpha ha causato il deragliamento di un treno a Madrid e provocato la morte di una donna a Calzadilla.[383]
Tempesta tropicale Beta
Il 10 settembre 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare una saccatura formatasi nel golfo del Messico nord-orientale.[384] Inizialmente, le possibilità di una ciclogenesi tropicale erano considerate molto basse a causa del forte vento ad alta quota generato dal vicino uragano Sally.[385] Il 16 settembre, dopo l'approdo di Sally negli Stati Uniti sud-orientali, la perturbazione ha iniziato ad organizzarsi e alle 12:00 UTC del 17 settembre ha dato origine alla depressione tropicale ventidue, localizzata 565 km a sud-sud-est di Brownsville, Texas.[386] Il pomeriggio del 18 settembre la depressione si è rafforzata a tempesta tropicale, ricevendo il nome Beta.[386] Beta è diventata quindi la ventitreesima tempesta stagionale più precoce di sempre, battendo di 34 giorni il precedente record stabilito dalla tempesta tropicale Alpha nel 2005.[387]
Il 19 settembre l'immissione di aria secca ha interrotto brevemente l'intensificazione,[388] e alle 18:00 UTC del 20 settembre Beta ha raggiunto il picco di intensità con venti massimi di 105 km/h e una pressione centrale minima di 993 mbar.[389] Mentre iniziava a deviare verso ovest, la tempesta è diventata quasi stazionaria,[390] generando un notevole upwelling che, unito agli effetti dell'aria secca, ha iniziato ad indebolirla.[391] Alle 02:45 UTC del 22 settembre, Beta è approdata nella penisola di Matagorda, con venti massimi di 80 km/h.[388] Alle 18:00 UTC la tempesta è stata declassata a depressione e alle 00:00 UTC del 23 settembre è diventata un ciclone post-tropicale,[389] che ha poi attraversato Louisiana e Mississippi e si è dissipato sopra l'Alabama il 25 settembre.[388]
Beta ha generato allagamenti diffusi nella zona meridionale dell'area metropolitana di Houston, con accumuli fino a 401 mm rilevati a Brookside Village.[392] Un pescatore è morto annegato nella contea di Harris, mentre i danni totali sono stati stimati in circa 225 milioni di dollari.[393] Intense piogge generate dai resti della tempesta hanno interessato anche la Louisiana centrale, il Mississippi centro-occidentale, l'Alabama settentrionale e l'Arkansas e il Tennessee meridionali.[392]
Uragano Gamma
La sera del 29 settembre 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare un'onda tropicale posizionata a sud delle Grandi Antille in vista di una possibile ciclogenesi tropicale.[394] Dopo essere rimasta disorganizzata per diverso tempo, la perturbazione ha iniziato ad organizzarsi nel corso del 30 settembre, mentre si muoveva sul mare Caraibico occidentale, e alle 06:00 UTC del 2 ottobre ha dato origine alla depressione tropicale venticinque, localizzata 225 km a sud-sud-est dell'isola di Cozumel, Quintana Roo.[395] Poche ore dopo, alle 18:00 UTC, la depressione si è rafforzata a tempesta tropicale, ricevendo il nome Gamma.[395] Gamma è diventata quindi la ventiquattresima tempesta stagionale più precoce di sempre, battendo di 24 giorni il precedente record stabilito dall'uragano Beta nel 2005.[396]
Gamma ha continuato ad intensificarsi rapidamente mentre si dirigeva verso la penisola dello Yucatán, diventando un uragano di categoria 1 con venti massimi di 120 km/h e una pressione centrale minima di 978 mbar[397] nel momento dell'approdo nei pressi di Tulum alle 16:45 UTC del 3 ottobre.[395] Dopo l'approdo Gamma si è indebolito a tempesta tropicale, per poi muoversi sulle acque del golfo del Messico all'inizio del 4 ottobre, dove un aumento dell'attività convettiva ha permesso alla tempesta di raggiungere brevemente un nuovo picco di intensità alle 18:00 UTC, con venti fino a 105 km/h.[395] Tuttavia, poco dopo, un aumento del wind shear e l'ingresso di aria secca hanno notevolmente disperso la convezione centrale,[395] e alle 18:00 UTC del 5 ottobre, dopo aver iniziato a dirigersi verso sud-ovest, Gamma si è indebolita a depressione.[398] Alle 03:00 UTC del 6 ottobre, la depressione è approdata nuovamente in Messico, nei pressi di Nichili, con venti fino a 55 km/h e una pressione minima di 1 005 mbar, per poi dissiparsi alle 18:00 UTC sopra la penisola dello Yucatán.[398]
Nella penisola dello Yucatán, Gamma ha portato forti venti, con raffiche fino a 109 km/h registrate a nord del luogo dell'approdo,[399] e ha riversato intense precipitazioni, con accumuli di 383,8 mm rilevati a Tizimín e fino a 292,3 mm sull'isola di Cozumel.[400] In totale, l'uragano ha causato sei vittime.[401]
Il 30 settembre 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare un'onda tropicale localizzata ad est delle Piccole Antille.[402] Muovendosi verso ovest, la perturbazione ha iniziato ad organizzarsi e alle 03:00 UTC del 5 ottobre, mentre si trovava a sud della Giamaica, è stata classificata come depressione tropicale ventisei.[403] Nove ore più tardi la depressione si è rafforzata a tempesta tropicale, ricevendo il nome Delta.[404] Delta è diventata quindi la venticinquesima tempesta stagionale più precoce di sempre, battendo il precedente record stabilito dalla tempesta tropicale Gamma nel 2005.[405] Poco dopo, la tempesta ha iniziato ad intensificarsi rapidamente, diventando un uragano di categoria 1 alle 00:00 UTC del 6 ottobre.[406]
Alle 15:20 UTC, Delta si è rafforzato ad uragano di categoria 4 con venti di 210 km/h e una pressione minima di 954 mbar.[407] Dopo aver raggiunto venti fino a 230 km/h,[408] all'inizio del 7 ottobre l'uragano ha tuttavia iniziato ad indebolirsi velocemente, approdando alle 10:30 UTC nella penisola dello Yucatán come uragano di categoria 2 con venti massimi di 175 km/h.[409] Dopo essere stato declassato ulteriormente ad uragano di categoria 1,[410] Delta si è mosso sul golfo del Messico, dove ha iniziato una nuova fase di intensificazione, raggiungendo alle 06:00 UTC del 9 ottobre un secondo picco di intensità come uragano di categoria 3 con venti massimi di 195 km/h e una pressione centrale minima di 953 mbar.[411] Alle 23:00 UTC, Delta è approdato in Louisiana, nei pressi di Creole, come uragano di categoria 2 con venti di 155 km/h e una pressione minima di 970 mbar.[412] Nell'entroterra l'uragano si indebolito velocemente, venendo declassato prima a tempesta tropicale alle 06:00 UTC del 10 ottobre[413] e poi a depressione alle 15:00 UTC.[414] Sei ore più tardi Delta è diventato un ciclone post-tropicale sopra il Mississippi occidentale.[415]
Uragano Epsilon
La sera del 15 ottobre 2020, il National Hurricane Center ha iniziato a monitorare un'area di bassa pressione di origine non tropicale localizzata circa 600 miglia a est-sud-est di Bermuda.[416] Tra il 17 e il 18 ottobre la perturbazione è diventata sempre più organizzata[417] e alle 12:00 UTC del 19 ottobre è stata classificata dal NHC come depressione tropicale ventisette.[418] Tre ore più tardi, la depressione si è rafforzata a tempesta tropicale, ricevendo il nome Epsilon.[419] Epsilon è diventata la ventiseiesima tempesta stagionale più precoce di sempre, battendo il precedente record della tempesta tropicale Delta del 2005.[420]
Mentre iniziava a deviare verso nord-ovest, la tempesta ha continuato a rafforzarsi, diventando un uragano di categoria 1 alle 03:00 UTC del 21 ottobre.[421] Più tardi, alle 17:30 UTC, un volo di ricognizione ha rilevato che Epsilon era diventato un forte uragano di categoria 2 con venti di 175 km/h.[422] Alle 00:00 UTC del 22 ottobre, Epsilon ha quindi raggiunto il picco di intensità come uragano di categoria 3 con venti massimi di 185 km/h e una pressione centrale minima di 951 mbar.[423] La mattina del 22 ottobre l'uragano ha iniziato ad indebolirsi e l'occhio si è offuscato, venendo declassato ad uragano di categoria 2 alle 09:00 UTC[424] e poi di categoria 1 alle 15:00 UTC.[425] Alle 00:00 UTC del 23 ottobre Epsilon è passato circa 310 km a est di Bermuda, dove sono state registrate raffiche fino a 83 km/h.[426] La mattina del 25 ottobre il campo di vento dell'uragano, che nel frattempo aveva cominciato a deviare ed accelerare verso nord-est,[427] ha iniziato ad espandersi in seguito all'avvio della transizione extratropicale.[428] Alle 21:00 UTC Epsilon è stato declassato a tempesta tropicale, mentre si trovava 675 km a est di Capo Race,[429] e alle 03:00 UTC del 26 ottobre è diventato un potente ciclone extratropicale con venti fino a 110 km/h.[430] I resti di Epsilon sono stati poi assorbiti da un'area di bassa pressione posizionata a sud-ovest dell'Islanda.[431]
Uragano Zeta
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^Le rianalisi effettue dopo la fine della stagione hanno rivelato che l'uragano Marco non è approdato vicino alla foce del fiume Mississippi, come indicato nel bollettino delle 23:00 UTC del 24 agosto 2020,[4] ma il suo centro è invece passato leggermente a sud senza approdare.[5] Il numero di tempeste approdate negli Stati Uniti continentali si è quindi ridotto da 12 a 11.[6]
^abUn "uragano maggiore" è un uragano classificato come categoria 3 o superiore sulla scala Saffir-Simpson.[25]
^Una "rapida intensificazione" è definita dal NHC come un aumento dei venti di almeno 30 nodi (ovvero 35 mph o 55 km/h) in 24 ore.[7]
^L'accumulated cyclone energy o ACE è un'unità di misura utilizzata dalla National Oceanic and Atmospheric Administration per esprimere l'attività delle singole tempeste tropicali o dell'intera stagione. L'ACE della stagione è calcolato attraverso la somma dell'ACE delle singole tempeste, che a sua volta viene misurato tenendo conto della loro intensità e della loro durata.
^(EN) John L. Beven II e Robbie Berg, Tropical Cyclone Report: Hurricane Marco (PDF), su nhc.noaa.gov, National Hurricane Center, 31 marzo 2021. URL consultato il 27 maggio 2021.
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