Si trova nel quartiere di Strahov adiacente al Grande Stadio, da cui lo separa una strada comune a entrambe le strutture.
Al 2023 è l'impianto interno del club calcistico Slavoj Vyšehrad.
Costruzione
La costruzione dello stadio e iniziata nel 1931 e l'impianto inaugurato nel 1935. L'impianto è stato edificato lateralmente alla tribuna Ovest del Velký Strahovský Stadion e i due impianti separati da una strada ora denominata Zátopková e dedicata alla memoria di Emil Zátopek, sono a loro volta collegati tra loro da una galleria sopraelevata.
Lo stadio ha una capienza di 20000 spettatori, il terreno di gioco circondato da una pista di atletica e dispone di un impianto di illuminazione di 1400 lux.[1]
Nel 1990 nello stadio si sono svolte le Spartachiadi, un evento propagandistico gigantesco organizzato dal regime comunista, che fino ad allora era stato celebrato nel Grande Stadio di Strahov, in cui durante gli spettacoli si alternavano vari gruppi, suddivisi in un gran numero di categorie, che si richiamavano alla tradizione degli Slety dei Sokol. Le Spartachiadi del 1990, che si svolsero pochi mesi dopo la rivoluzione di velluto di Václav Havel del 1989, che aveva posto fine al regime comunista, vennero celebrate in tono minore rispetto alla consuetudine, con l'assenza di molte categorie e soprattutto dei ginnastislovacchi.
^Slet, il cui plurale è Slety, letteralmente in lingua ceca significa Stormo d'uccelli; gli Slety sono periodici raduni di massa, che si svolgono sin dall'untima parte del XIX secolo in cui i partecipanti si esibiscono in complessi esercizi ginnici seguendo una coreografia.