Il paese era in origine, con Mezzana, Casapinta, Crosa e Strona, uno dei cinque cantoni che componevano la comunità del Mortigliengo.
Fino al XIII secolo questo territorio rimase quasi deserto e fu sede di una estesa foresta, che attorno all'anno Mille l'imperatore Ottone III donò al vescovo di Vercelli.
L'insediamento umano nella zona divenne quindi più denso e si stabilizzò; la sede parrocchiale era a Mezzana e nel 1243 il territorio passò sotto il controllo del Comune di Vercelli.
Nel 1351 il Mortigliengo fu ceduto alla famiglia Visconti e da questa, nel 1373, tornò nuovamente alla curia vercellese.
Gli abitanti della zona, analogamente a quelli di Biella, fecero atto di dedizione a Casa Savoia per evitare di ricadere sotto la signoria del vescovo Giovanni Fieschi, inviso alla popolazione.
Nel 1627 i centri abitati del Mortigliengo, che nel frattempo era stato elevato al rango di marchesato, si separarono tra di loro costituendo comuni autonomi; Soprana rappresenta la parte settentrionale dell'antica comunità.[5]
«Semitroncato partito: il primo, di rosso, alla croce d'argento; il secondo, d'oro, allo scaglione diminuito, di azzurro, sormontato dal giglio, dello stesso; il terzo, d'argento, alla ruota di mulino, di otto pale, di nero, posta all'altezza del punto d'onore, accompagnata in punta dalla gemella ondata, posta in fascia, di azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone era un drappo partito di bianco e di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
Parrocchia di San Giuseppe, a Lanvario. La sua costruzione iniziò nel 1652; il campanile risale al 1718 mentre il porticato esterno, di gusto neoclassico, fu aggiunto e metà Ottocento.
Mulino Susta. L'edificio è un antico mulino ad acqua sul torrente Ostola e fa parte dell'Ecomuseo del Biellese. Risale al Seicento ed in passato, oltre che per la produzione di farine, era utilizzato per la pesta della canapa.