Nel 2007 la sua versione di Sterminio dell'austriaco Werner Schwab, messa in scena dal Teatro delle Albe, ottiene il Premio Ubu come migliore novità straniera[15]. Coinvolta in prima persona in attività di diffusione della drammaturgia contemporanea, collabora con istituzioni italiane e straniere, in particolar modo in Germania, dove, grazie a un vivace rapporto con il Verlag der Autoren[16] nel 2002 è scout ufficiale dello Stückemarkt del Theater der Stadt Heidelberg, dove presenta il lavoro di autori come Pia Fontana, Renato Gabrielli, Fausto Paravidino e Giampaolo Spinato. In questi anni alterna alle esperienze professionali lunghi soggiorni all'estero (Polinesia, Sudamerica, Africa subsahariana, Australia) legati all'approfondimento di temi culturali e antropologici. Questo inaugura nel suo lavoro un personalissimo filone di ricerca che culmina nella realizzazione di spettacoli come Matakiterangi. Occhi che guardano il cielo[17], La Global Comedia[18], Walkabout[19], Werther Project[20]
Dal 2006 direttore artistico della Compagnia Malte[21], si dedica alla creazione di spettacoli di teatro sociale e progetti internazionali.
Collabora come docente con diverse istituzioni pubbliche e private, tra cui la Scuola Holden di Torino (1995-2000), il CUT di Venezia[22] (2000), il Teatro Manzoni di Pistoia (2002-2004), l'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" (2004-2005), il Teatro Stabile delle Marche (2007-2013).
Nel 2011 riceve il Premio Internazionale Valeria Moriconi[23].
Del 2013 è la performance White Speed Date. Riprendendo temi cari come la politica e l'utopia idea e dirige il progetto europeo Workshop Identity: a Story about Europe, sfociato nel romanzo teatrale La politica insegnata a mio nipote, in tour internazionale in Polonia, Italia, Germania e Regno Unito nella stagione 2014/15. Dell'intera drammaturgia, composta da dodici capitoli, firma Capitolo I, II, III, IX, XI, XII, interpretando quest'ultimo diretta da Heidrun Kaletsch. Nello stesso anno traduce per l'Union des Théâtres de l'Europe 5 mattine, presentato al Piccolo Teatro di Milano in occasione del Festival dei Teatri d'Europa.
^Come nello spettacolo tratto da Thornton Wilder, Il lungo pranzo di Natale, regia di Cristina Pezzoli, con Sergio Fantoni, Roberto Abbati, Sergio Albelli, Maria Ariis, Sara Bertelà, Maurizio Gueli, Carla Manzon, Francesco Migliaccio, Bruna Rossi, Carola Stagnaro, Marcello Vazzoler, Emanuele Vezzoli, produzione Contemporanea '83, Roma e Teatro Due Parma, per cui si rimanda alla pubblicazione Il lungo pranzo di Natale nella messiscena di Cristina Pezzoli per la contemporanea '83, a cura di Nuccio Messina e Katia Ippaso, edizioni Grin, Roma
Alessandra Consonni, Le luci oscure nel teatro di Sonia Antinori, Tesi di laurea in Storia del Teatro e dello Spettacolo, Corso di Laurea in DAMS, Alma Mater Studiorum di Bologna, a.a. 2006/2007
Luca Celidoni Un nomadismo senza eccezione. Il teatro di Sonia Antinori, Metauro, Pesaro 2008 (biografia)[1]