È la seconda squadra più antica del calcio toscano, preceduta solo dal Prato, nato 6 anni prima, nel 1908. Dal 1926 al 1988 ha rappresentato anche il confinante comune di Lastra a Signa col nome di Società Sportiva Le Signe.
Storia
La nascita del Signa 1914 avvenne grazie ad una situazione economica favorevole, in cui c'era il tempo di dedicarsi ad attività sportive e ludiche, oltre alla politica e all'economia. Seguendo così l'esempio di alcune città italiane che crearono le squadre della propria città su modello di formazioni inglesi (come ad esempio l'Inter, il Milan e il Genoa), anche a Signa venne fondata nel 1914 una propria squadra di calcio, chiamata Società Sportiva Signa. Nei primi anni la squadra signese non disputò in campionati o tornei ma si limitò soltanto a sfidare altre formazioni locali[2]. Con l'inizio della prima guerra mondiale, le attività agonistiche si fermarono per riprendere solamente a fine guerra. Il Signa venne iscritto alla F.I.G.C. nel 1920 e poté quindi partecipare ad un campionato ufficiale[2]. L'esordio avvenne durante il campionato 1920-21 nella Terza Categoria Toscana (quella che oggi sarebbe la Promozione Toscana) e fu subito promossa nel campionato di Promozione Toscana (l'attuale Eccellenza). Vari furono i successi ottenuti dalla squadra in quegli anni, come la clamorosa vittoria per 18-0 il 21 gennaio 1923 contro il Prato o contro l'Empoli (2-1 per il Signa) oppure la vittoria per 7 a 0 contro il Siena[2]. Subendo l'egemonia politica fascista dal 1926, la squadra signese cambiò nome in Società Sportiva Le Signe, divenendo rappresentante anche del confinante comune di Lastra a Signa. Nel 1929 iniziò la costruzione del nuovo Stadio Intercomunale delle Signe, inaugurato nel 1933. Nello stesso anno la squadra fu chiamata ad inaugurare la nuova formazione calcistica di Firenze, la Fiorentina. La partita vide il club delle Signe vincere per 2-1 come riportato da un articolo de La Nazione dell'epoca:
«Il debutto della squadra fiorentina che dovrà fra breve iniziare il campionato di prima divisione non è stato felice. I concittadini sono stati battuti da Le Signe per 2-1. L'A.C. Fiorentina ha avuto il torto di cominciare un po' tardi gli allenamenti della squadra. Ma la colpa non crediamo debba ascriversi del tutto gli intendimenti dei dirigenti del nuovo sodalizio calcistico...»
Col passare degli anni e con il cambiamento dei tornei calcistici in Italia attraverso la creazione dei campionati di Serie A, B e successivamente Serie C, Le Signe disputò dal 1929 buone stagioni anche se fu protagonista di un fatto grave durante quello stesso anno. Infatti in un match giocato in casa contro il Piombino, dopo un goal annullato, il pubblico signese si riversò sul campo maltrattando l'arbitro. Ciò costò alla società l'impossibilità di proseguire il campionato e fece rischiare la retrocessione diretta anche se quest'ultima fu evitata grazie le influenze politiche della presidenza signese[2]. Nel corso degli anni disputò una serie di stagioni altalenanti che culminarono con la promozione della squadra signese in Serie C. Il Signe continuò la sua permanenza in questa categoria anche durante la seconda guerra mondiale fino al 1948 quando venne retrocessa in Promozione[2]. Da qui in poi ottenne risultati deludenti, disputando in campionati e tornei minori. Solo in tre stagioni (quelle tra il 1967-68 e il 1970-71) la squadra ottenne la Serie D[2]. Nel 1988 ritorna la storica denominazione di S.S. Signa 1914. Al 2023 il Signa milita nel campionato Eccellenza.
Cronistoria
Cronistoria della Società Sportiva Signa 1914
1914 - Nasce la Società Sportiva Signa.
1914-15 - Prime partite di calcio con altre compagini locali.
1915/19 - Inattiva durante la Prima Guerra Mondiale.
1920-21 - 3º nel girone C della Terza Categoria Toscana. Ammessa alla Promozione Toscana.
1921-22 - 3º nel girone C della Promozione Toscana, 6º nel girone finale.
1922-23 - 4º nel girone A della Terza Divisione Toscana.
1923-24 - 2º nel girone A della Terza Divisione Toscana, 4º nel girone finale.
1924-25 - 3º nel girone A della Terza Divisione Toscana.
1925-26 - 1º nel girone A della Terza Divisione Toscana, 4º nel girone finale B del Nord. Ammessa in Seconda Divisione Nord a seguito della Carta di Viareggio.
1926-27 - 8º nel girone A della Seconda Divisione Nord. Cambia denominazione in Società Sportiva Delle Signe.
1927-28 - 5º nel girone C della Seconda Divisione Nord.
1928-29 - 5º nel girone G della Seconda Divisione Nord.
1929-30 - Escluso dalla classifica del girone F della Seconda Divisione Nord all'11ª giornata per gravi incidenti in campo durante Signe-Sempre Avanti Piombino. È successivamente riammesso in Seconda Divisione declassata a massimo livello regionale.
1930-31 - 8º nel girone A della Seconda Divisione Toscana, battendo lo S.M.S. Rifredi nello spareggio retrocessione.
1931-32 - 2º nel girone A della Seconda Divisione Toscana, 4º nel girone finale toscano. Promosso in Prima Divisione.
1954-55 - 17º nel girone E della IV Serie. Retrocesso in Promozione Toscana.
1955-56 - 12º nel girone B della Promozione Toscana.
1956-57 - 6º nel girone B della Promozione Toscana.
1957-58 - 5º nel girone B Toscano del Campionato Nazionale Dilettanti (ex Promozione).
1958-59 - 10º nel girone B Toscano del Campionato Nazionale Dilettanti.
1959-60 - 11º nel girone B della Prima Categoria Toscana.
1960-61 - 9º nel girone B della Prima Categoria Toscana.
1961-62 - 5º nel girone B della Prima Categoria Toscana.
1962-63 - 13º nel girone B della Prima Categoria Toscana.
1963-64 - 12º nel girone A della Prima Categoria Toscana.
1964-65 - 3º nel girone A della Prima Categoria Toscana.
1965-66 - 1º nel girone A della Prima Categoria Toscana, perde gli spareggi promozione alla Serie D contro la Sarzanese.
1966-67 - 1º nel girone A della Prima Categoria Toscana, battendo allo spareggio il Pietrasanta. Alle finali battendo l'Aquila Montevarchi è Campione Toscano di Prima Categoria ed è promosso in Serie D.
Il Signa dal 1933, anno d'inaugurazione, disputa le proprie partite casalinghe allo Stadio del Bisenzio, inaugurato col nome di Stadio Intercomunale delle Signe.[3] L'impianto infatti ospitava le partite della società che in quegli anni si chiamava "SS Le Signe", che rappresentava sia Signa che l'adiacente Lastra a Signa, come testimoniano anche gli stemmi dei due comuni posti all'ingresso monumentale.[3] In epoca fascista, come la maggior parte degli impianti sportivi all'epoca, era chiamato anche "Stadio del Littorio".[3] Per permetterne la costruzione furono demolite le case che occupavano il terreno alla confluenza del Bisenzio e dell'Arno.[3] In origine, il campo, faceva parte di un complesso sportivo con annessi campo di tennis e tiro al volo. Altra caratteristica interessante della struttura d'ingresso dell'impianto è il forte rimando ad un tempio dell'antica Roma.[3]
Inno
Il Signa 1914 possiede un inno, pubblicato in occasione della festa per la promozione in Eccellenza Toscana 2015-2016 nell'aprile 2015, che viene utilizzato all'ingresso in campo dei giocatori gialloblù prima delle partite casalinghe.
Pur non ottenendo mai grandi risultati agonistici, il Signa 1914 ha avuto importanti giocatori che col passare del tempo sono riusciti a far carriera e successo in squadre maggiori. Tra questi ci sono Fulvio Nesti ed Egisto Pandolfini i quali fecero parte della Nazionale Italiana nei Mondiali del 1954[2] e Piero Gonfiantini che militò per ben dodici anni nella Fiorentina.
Altri importanti giocatori che, in gran parte, hanno iniziato la carriera con la maglia del Signa 1914 sono: Luigi Boni (portiere), Giovanni Checchi (difensore), Ivo Buzzegoli (difensore), Silvano Grassi (centrocampista), Mauro Mari (centrocampista), Graziano Gori (ala) e Antonio Ghedini (ala). Tra i più recenti va sicuramente ricordato anche Paolo Montagni, attaccante in grado di segnare oltre 250 gol in maglia gialloblù, miglior marcatore di sempre nella storia della società.
C'è da fare anche una menzione a Ferenc Puskás, che ha ufficiosaente indossato la maglia del Signa, pure se per una sola amichevole. A seguito della rivoluzione ungherese, nell'ottobre del 1956 l'attaccante si era rifugiato in Italia, a Bordighera, dove riceveva spesso visite dai dirigenti dei grandi club italiani, che cercavano invano di farlo firmare per le proprie società; tra questi c'è anche Renato Bonardi, che aveva tentato di portare il magiaro alla Fiorentina. Ferenc rifiutò, ma tra lui e Bonardi nacque comunque una grande amicizia, che porterà Puskás a far visita all'amico italiano nella sua città natale, Signa. Nel gennaio del 1958 Bonardi riuscì finalmente a convincere l'ungherese a tornare a giocare, non con la maglia viola bensì con quella della locale società cittadina; così il 23 gennaio il più forte calciatore dell'epoca scese in campo per il Signa, assieme a operai e carpentieri, in un'amichevole vinta per 3-0 contro la squadra Allievi dell'Empoli, i quali nonostante la sconfitta si tolsero la soddisfazione di aver negato la rete al centravanti magiaro.
A memoria di questo episodio, a Puskás è oggi intitolato un campo di calcio a Signa.