Sesto al Reghena sorge nella bassa pianura veneto-friulana, al confine con la Provincia di Venezia. Si estende su una superficie di 40,53 km², da un'altitudine minima di 9 metri, ad una massima di 25 metri s.l.m.[8].
È storicamente accertato che Ecelo II, il Monaco, della famiglia degli Ezzelini, contese nel 1182 delle proprietà ai frati del monastero di Sesto al Reghena. Il 24 aprile 1198 il papa Innocenzo III incaricò Pellegrino, patriarca di Aquileia, di mediare e risolvere la lite tra i due contendenti dopo aver assolto Ecelo dalla scomunica emessa dal patriarca di Grado.
Sesto al Reghena fu una delle località interessate dalle numerose proprietà che videro protagonisti i vari componenti della famiglia degli Ezzelini; proprietà che furono certosinamente accertate, censite e documentate dopo la loro definitiva sconfitta avvenuta nel 1260.
Simboli
Lo stemma è stato riconosciuto con DCG del 25 luglio 1927 e si può blasonare di rosso, alla sbarra d'argento, attraversata dal leone, rivoltato, d'oro. Il gonfalone è un drappo di rosso.
Fondata nel 730-735, appartenne dal 762 ai Benedettini. Nell'899 gli ungari la rovinarono[11], ma l'abbazia risorse nel X secolo e venne fortificata. Dal 1441 al 1786 fu commenda e ritornò a essere abbazia nel 1921.
La chiesa abbaziale prese forma fra il XII e il XIII secolo, per essere sostanzialmente risistemata nel XV secolo; nel XX ha subito una serie di restauri (1905-1914, 1932 e 1981).
Il vestibolo è completamente affrescato con il Ciclo dell'Inferno, il Ciclo del Paradiso e il Ciclo di San Michele, opere risalenti al 1450 circa e che vengono attribuite alla bottega di Antonio da Firenze.
Dal vestibolo si passa nell'atrio, con tre navate di età romanica, caratterizzato da un massiccio soffitto del Quattrocento ed affreschi del Duecento.[12]
Chiesa parrocchiale di Bagnarola
La parrocchiale di Bagnarola, dedicata a Ognissanti, venne costruita alla fine del XIX secolo.
Chiesetta di San Pietro
Architetture civili
Nel Comune di Sesto al Reghena sono presenti tre ville venete:
Villa Attimis-Freschi-Piccolomini
Di proprietà privata e non visitabile, è sita nella frazione di Ramuscello ed è uno scenografico complesso padronale del XVII secolo.
Chiesetta votiva collocata all'interno di una proprietà privata in località Banduzzo che appartenne all'Abbazia di Santa Maria in Sylvis[13]. Oggi la chiesa è parte della residenza internazionale per artisti Art Aia - Creatives / In / Residence.[14]
Società
Associazioni culturali e sportive sono attive in Sesto, tra queste anche un settore di particolare interesse archeologico, una testimonianza dei reperti di epoca preromana. I volumi con le raccolte dei dati, le illustrazioni, le foto dei rinvenimenti antichi e le mappe si possono consultare nella biblioteca comunale e sono stati eseguiti da Luigi Rossi, esperto botanico, topografo e ricercatore.
Al 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti nel comune sono 358, ovvero il 5,63% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[16]:
A Sesto al Reghena, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua veneta nel capoluogo e nelle frazioni di Marignana e Mure[senza fonte] e la lingua friulana nelle altre frazioni. Ai sensi della Deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[17]. La lingua friulana che si parla nel Comune di Sesto al Reghena rientra fra le varianti appartenenti al friulano occidentale[18].
Geografia antropica
Frazioni
Con 1 351 abitanti, il capoluogo comunale non è la frazione più popolosa: Bagnarola raggiunge infatti le 2 791 unità, mentre Ramuscello ne conta 1 437. Marignana è invece il centro più piccolo, con 668 abitanti[19].
Infrastrutture e trasporti
Strade
Sesto al Reghena è interessata dal passaggio di importanti vie di comunicazione.
Fra le principali ricordiamo:
La strada provinciale SP41 che collega Bagnarola a Casette.
La strada provinciale SP42 che collega Torrate di Chions a Cinto Caomaggiore, passando per Marignana e Sesto.
Ferrovie
Sesto al Reghena ha una stazione ferroviaria: la stazione di Cordovado-Sesto si trova sulla linea ferroviaria Casarsa - Portogruaro che attraversa le frazioni di Ramuscello e Bagnarola e le località di Vissignano e Casette. È proprio in quest'ultima località che si trova la stazione, a pochi passi da Cordovado e a 7 km da Sesto.
Il principale mezzo pubblico utilizzato è l'autobus.
Il comune è collegato con i principali paesi della provincia di Pordenone e con i limitrofi Comuni del Veneto grazie al servizio offerto dalla Società Autotrasporti ATAP, che gestisce i trasporti provinciali extra-urbani.
^ Gianna Marcato, Fu così che tentammo di suicidare il dialetto. Confessioni di parlanti del Novecento veneto, in Lingue e dialetti nel Veneto, Padova, Unipress, 2005.