Il santuario della Madonna di Strada è un luogo di culto di Fanna, in provincia di Pordenone e diocesi di Concordia-Pordenone[2][3]; fa parte della forania di Maniago ed è sussidiario della chiesa parrocchiale di San Martino Vescovo.
Storia
La prima citazione del santuario di Fanna risale al 981 ed è contenuto in un diploma dell'imperatore Ottone II[2].
Dopo la distruzione dell'originario luogo di culto, nel 1357 venne costruita la nuova chiesa[2]. Alla fine del secolo successivo essa però versava in condizioni di grave incuria e si narra che la sacra immagine della Vergine, ritrovata tra i cespugli sulla riva del Colvera, tornava sempre là nonostante per tre volte si fosse tentato di trasportarla della chiesa di San Remigio; così, si provvide alla fine a ripristinare il santuario[4].
Nel 1733 iniziarono nuovi lavori di riedificazione della chiesa; il santuario venne portato a termine nel giro di dieci anni, mentre la consacrazione fu impartita nel 1889[2].
Nel 1990 si provvide ad eseguire l'adeguamento liturgico secondo le norme postconciliari, in occasione del quale si procedette ad installare l'altare rivolto verso l'assemblea e l'ambone[2].
Descrizione
Esterno
La facciata a capanna della chiesa, che include un atrio antistante al portale d'ingresso, presenta centralmente un'apertura, da cui si accede al suddetto atrio, e tre finestre ed è scandita da quattro lesene d'ordine tuscanico sorreggenti il timpano di forma triangolare[2].
Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una monofora ed è coronata dalla cupola poggiante sul tamburo[2].
Interno
L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, le cui pareti sono abbellite da archi a tutto sesto e scandite da lesene con capitelli dorici sorreggenti la trabeazione sulla quale si imposta la volta; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di alcuni gradini, voltato a crociera e chiuso dall'abside[2].
Note
Voci correlate
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