L'esperienza industriale di Saline Joniche però ebbe una durata breve e molto limitata: la Liquichimica fu chiusa pochi mesi dopo l'inaugurazione a causa della pericolosità dei mangimi prodotti, l'Officina Grandi Riparazioni fu chiusa all'inizio degli anni 2000 e il porto, di fatto mai veramente entrato in attività, è stato danneggiato da una violenta mareggiata ed è attualmente ostruito da un imponente banco di sabbia.
Nel 2012 la provincia di Reggio Calabria[2] ha indetto un concorso volto alla riqualificazione del frontemare di Saline Joniche e la realizzazione di un parco naturale: il progetto vincitore[3] prevede un intervento su di un'area di oltre 170 ettari posta lungo 8 km di costa, con la realizzazione di un parco scientifico, di un incubatore per imprese dedicate alla green economy e di un grande vivaio.
Infine, nei fondali marini di Saline è stato individuato il relitto della Laura C, nave mercantile adibita a scopi militari durante la II guerra mondiale.
Luoghi d'interesse
Chiesa del SS. Salvatore
Costruita nei primi anni del ‘900. Si trova nel centro del paese.
Ha un portale ad arco che dà accesso all’interno della sobria aula liturgica a una sola navata. È illuminata da vetrate policrome raffiguranti le stazioni della Via Crucis.
Custodisce la statua del Santissimo Salvatore.
Fa parte dell'unità parrocchiale anche la Chiesetta di Santa Maria del Carmine situata nella frazione di Stinò.
Chiesa di Santa Maria del Rosario di Pompei
Situata in borgata S. Elia, la chiesa fu eretta nel 1895 a beneficio religioso degli abitanti di quella zona dal conte Giacomo Maria Piromallo dei Duchi di Capracotta e Barone di Montebello, il quale ne detenne a lungo il patronato. Una lapide apposta sulla facciata del tempio ricorda agli stanziali, al viadante e al postero, l'anno della sua costruzione, l'alto fine per cui fu pensato il luogo di culto, e il suo nobile patrono. La chiesa, tuttora funzionante e in ottimo stato, è giurisdizionalmente aggregata all'unità parrocchiale di S. Giuseppe in Annà (frazione di Melito Porto Salvo), insieme alla storica chiesa della Candelora in Pentedattilo.