Alcune nazioni affermano rivendicazioni territoriali in Antartide; un totale di sette nazioni rivendicano diritti territoriali su otto aree di questo continente e, per dare forza a tali pretese, tendono a collocare le loro installazioni scientifiche antartiche all'interno di queste zone.
Spesso è stato affermato che il Trattato Antartico ha rimandato o sospeso tali rivendicazioni, tuttavia l'articolo IV del trattato, che parla della questione delle rivendicazioni territoriali, specifica chiaramente che le rivendicazioni precedenti alla stipula dell'accordo non rientrano nel suo alveo di applicazione.
Il Trattato Antartico stabilisce che la firma del contratto
Il medesimo trattato dice a proposito delle rivendicazioni territoriali che
Gli Stati Uniti d'America e l'Unione Sovietica hanno dichiarato che in futuro si riservano il diritto di fare rivendicazioni, posizione ereditata anche dalla Russia. Il Brasile ha proposto invece di delimitare i territori usando i meridiani.
In generale le rivendicazioni territoriali sotto il 60º parallelo sud sono sostenute solo dalle nazioni stesse che le hanno fatte. Anche se le rivendicazioni sono spesso segnate sulle mappe dell'Antartide, questo non costituisce un riconoscimento di diritto.
Tutti i territori rivendicati eccetto l'Isola Pietro I sono settori i cui confini sono stabiliti mediante gradi di longitudine. Per quanto riguarda la latitudine il confine settentrionale è stato stabilito al 60º parallelo sud, che non taglia nessuna terra ed è anche il limite settentrionale del Trattato Antartico. Il confine meridionale di tutti i settori è in un unico punto, il Polo Sud. Soltanto il settore norvegese fa eccezione: la rivendicazione originale del 1930 non specifica nessun confine settentrionale e meridionale, quindi il territorio è definito solo dai confini occidentale ed orientale.
Sette stati sovrani hanno fatto otto rivendicazioni territoriali in Antartide sotto il 60º parallelo sud prima del 1961. Queste rivendicazioni sono riconosciute solo dalle nazioni stesse che le hanno fatte.
Nessun territorio rivendicato ha una popolazione indigena.
Le Isole Orcadi Meridionali sono nel territorio rivendicato dall'Argentina e dal Regno Unito; le Isole Shetland Meridionali sono nel territorio rivendicato da Argentina, Cile e Regno Unito. Il Regno Unito, la Francia, l'Australia, la Nuova Zelanda e la Norvegia riconoscono reciprocamente tutte le rivendicazioni che non si sovrappongono ovvero escludendo le rivendicazioni di Cile e Argentina. Fino al 1947 i territori antartici australiani e la Terra di Ross erano parte del territorio antartico dell'Impero britannico.
Prima del 1962 il Territorio Antartico Britannico era una dipendenza delle Isole Falkland e includeva anche la Georgia del Sud e Isole Sandwich Australi. L'area antartica divenne poi un territorio britannico d'oltremare in seguito alla ratifica del Trattato Antartico. La Georgia del Sud e isole Sandwich meridionali sono rimaste dipendenti dalle Isole Falkland fino al 1985 quando anche loro diventarono un territorio d'oltremare separato.
Therezinha de Castro nel suo libro "Antártica: Teoria da Defrontação"[1][2] prevede la delimitazione e assegnazione dei territori antartici utilizzando i meridiani e, pertanto legittimerebbe rivendicazioni da parte di 6 Stati sudamericani:
Quattro isole situate al di sopra del 60º parallelo sud sono a volte associate al continente antartico. Nessuno di questi territori ha una popolazione indigena.
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