Rita Di Lernia (Riccione, 28 aprile 1943) è un'attrice e doppiatrice italiana.
Biografia
Si diploma all'Accademia nazionale d'arte drammatica a Roma nel 1962, e inizia subito l'attività in campo teatrale[1], lavorando nel corso degli anni con i teatri Stabili di Genova, Torino e Milano e per la televisione[2][3].
Come attrice cinematografica, ha iniziato la carriera nel 1966 e si è ritirata nel 2002. Ha fatto parte del cast di una decina di film con ruoli di rilievo, tra i quali Il mostro accanto a Roberto Benigni e Nicoletta Braschi e in Ciao nì!, nella parte della madre di Renato Zero.
Come doppiatrice ha prestato la voce a Marie Laforêt in L'avaro e a Fanny Ardant nel film Bolero di Claude Lelouch. È stata direttrice della Scuola Teatro 23 insieme a Lorenza Biella e Riccardo Cavallo; nella stessa scuola era insegnante di educazione vocale e della parola, e ha avuto tra i suoi allievi Monica Bellucci, Claudia Koll e Neri Marcorè[1]. Si è ritirata nel 2015 dopo essere stata colpita dalla malattia di Alzheimer[4].
Vita privata
È sposata con l'attore e doppiatore Pietro Biondi.
Filmografia
Cinema
- Una cavalla tutta nuda, regia di Franco Rossetti (1972)
- Bella, ricca, lieve difetto fisico, cerca anima gemella, regia di Nando Cicero (1973)
- Primo tango a Roma - Storia d'amore e d'alchimia, regia di Lorenzo Gicca Palli (1973)
- La pazienza ha un limite... noi no!, regia di Franco Ciferri (1974)
- Vieni, vieni amore mio, regia di Vittorio Caprioli (1975)
- La pupa del gangster, regia di Giorgio Capitani (1975)
- Quel movimento che mi piace tanto, regia di Franco Rossetti (1976)
- La soldatessa alle grandi manovre, regia di Nando Cicero (1978)
- Ciao nì!, regia di Paolo Poeti (1979)
- Il mostro, regia di Roberto Benigni (1994)
Televisione
Doppiaggio
Cinema
Televisione
Cartoni animati
Note
Bibliografia
- Maurizio Giammusso, La fabbrica degli attori, Roma, Presidenza del Consiglio, 1989.
Collegamenti esterni