Ha partecipato attivamente alla vita musicale italiana e di Milano per oltre 40 anni, portando il contributo della cultura cubana a cui era profondamente legato.
Ha contribuito musicalmente e con la propria esperienza e umanità al periodo sperimentale degli anni settanta (es. Aktuala e Dedalus) nonché al rilancio della musica latina negli anni novanta.
Biografia
Inizia negli anni sessanta, affacciandosi alla musica beat e funk con gruppi di cui non resterà, purtroppo, alcuna traccia discografica.
Durante gli anni settanta è in tournée con Pantaleon Perez Prado, alla cui famiglia resterà molto legato, con cui perfeziona una profonda cultura ritmica radicata nelle danze cubane che già avevano portato allo sviluppo del mambo.
Gli anni seguenti lo vedono coinvolto in movimenti di musica sperimentale e di anticipazione della world music. Partecipa a sedute degli Aktuala e alla registrazione del disco "Dedalus" dei Dedalus, alle percussioni africane[1].
Nel 1976Pino Presti, già arrangiatore per numerosi dischi di Mina (tra cui i già citati "Cinquemilaquarantatre", E poi... e L'importante è finire), lo coinvolge nella registrazione dell'album "1st Round"[2] e dei singoli Smile e Funky Bump. Sono tra le prime produzioni Italiane di musica funk.
Inizia quindi un periodo di collaborazioni con numerosi cantautori italiani.
Durante tutti gli anni novanta e a seguire partecipa a numerose iniziative di lancio della musica latina nell'area di Milano, sia come insegnante[17] che nell'avviamento di gruppi italiani, dai quali viene ricordato soprattutto per la sua vena ironica e la sua grande generosità, sia musicale che umana.
Negli anni 80-90 prende anche parte delle orchestre di Rai e Mediaset, dove lo troviamo in molte trasmissioni di successo (tra cui il Festival di Sanremo) come percussionista.
Il maestro "Augusto Martelli" lo richiede come percussionista in numerosi album e registrazioni tv, tra i progetti più importanti lo incontriamo ad esempio: