Il Quartiere Porto-Saragozza (Pôrt e Saragòza in dialetto bolognese[1][2]) è uno dei sei quartieri in cui è suddiviso il comune di Bologna, istituito nel 2016 dalla fusione dei precedenti quartieri Porto e Saragozza.
Geografia fisica
Il quartiere è geograficamente eterogeneo, costituito dalla metà occidentale del centro storico di Bologna e dalle aree dell'immediata periferia sud-occidentale della città. L'intera parte meridionale è caratterizzata dai rilievi collinari, la cui cima più alta è il Colle della Guardia (280 m s.l.m.); essa è delimitata dal confine con Casalecchio di Reno a ponente e dal quartiere Colli a levante. Nel quartiere inoltre è situato il bosco urbano dei Prati di Caprara.
Giardino dell'omonima villa contiguo al parco di Villa Spada, si estende su circa due ettari sulle prime pendici collinari lungo via Saragozza.[7][8]
Parco San Pellegrino
Inaugurato nel 1995, si trova nei pressi del colle di Casaglia, per un'estensione di 27 ettari. Si tratta di un'area rurale che ha mantenuto le caratteristiche dell'antico paesaggio agricolo. Il nome deriva da un istituto religioso fondato nell'800 presso gli insediamenti di Casa Giuliani e Casa Breventan.[9][10] Il parco è altresì conosciuto colloquialmente come i 300 scalini, dal nome di un locale posto in cima.[11]
Villa delle Rose, in via Saragozza, funge da sede distaccata del MamBo.
Geografia antropica
Il quartiere è suddiviso in quattro zone statistiche: Costa-Saragozza, Malpighi, Marconi e Saffi, corrispondenti ai quartieri in vigore tra il 1962 e il 1985, quando furono accorpati nei quartieri Porto e Saragozza.[17]
Le quattro zone sono ripartite a loro volta in più aree:[18]
Cooperativa di Ricerca e Consulenza Storica (CRECS) (a cura di), Da campagna a periferia urbana. Il territorio Costa Saragozza fra Ottocento e Novecento, 1987, ISBN non esistente, SBNUBO0113859.