Quartetto di Cremona

Quartetto di Cremona
StatoItalia (bandiera) Italia
Organico strumentaleQuartetto d'archi
Periodo attività2000 - in attività
EtichettaDecca, Audite, Genuin
Sito webwww.quartettodicremona.it

Il Quartetto di Cremona è un quartetto d'archi italiano formatosi a Cremona nel 2000.

Nel corso degli anni si è esibito in festival e rassegne in giro per il mondo come il Barge Music di New York, la Beethoven-Haus e il Beethovenfest di Bonn, il Bozar di Bruxelles, il Festival di Turku, la Kammermusik Gemeinde di Hannover e la Konzerthaus di Berlino, la Wigmore Hall di Londra o il Perth Festival in Australia.[1]

Storia

Il Quartetto di Cremona nasce nel 2000[2], in seno all'Accademia Stauffer di Cremona. L'ensemble (nell'attuale formazione dal 2002) si perfeziona poi con Piero Farulli del Quartetto Italiano presso la Scuola di Musica di Fiesole e con Hatto Beyerle del Quartetto Alban Berg.

Dal 2011 è artist in residence presso la Società del quartetto di Milano, collaborazione continuata nel 2014 con l'esecuzione integrale dei quartetti di Beethoven e culminata nell'ottobre 2016 a Milano con un concerto di musiche di Shubert.[3] L'ensemble è stato in residence anche presso l'Accademia di Santa Cecilia in Roma e dall'autunno 2011 è titolare del corso di quartetto d'archi presso l'Accademia Stauffer di Cremona.[4]

Nel corso degli anni varie emittenti radiotelevisive di tutto il mondo, quali RAI, WDR, BBC, VRT, SDR, ABC, hanno trasmesso loro concerti in un repertorio che spazia dalle prime opere di Haydn fino alla musica contemporanea. tra i compositori moderni che hanno dedicato le loro opere al quartetto figurano Fabio Vacchi, Nimrod Borenstein, Lorenzo Ferrero, Helmuth Lachenmann e Silvia Colasanti.[5] Hanno inoltre collaborato con artisti quali Lawrence Dutton, Antonio Meneses, Lynn Harrell, Bella Davidovich, Angela Hewitt, Ivo Pogorelich, Lilya Zilberstein, Bruno Giuranna, Andrea Lucchesini e Pieter Wispelwey.

Nel 2015 il Quartetto è stato insignito della cittadinanza onoraria della città di Cremona.[6]

Nel 2023 ha suonato al The Grace Rainey Rogers Auditorium presso il Met di New York[7].

Formazione

Strumenti

I violini Giovanni Battista Guadagnini e Carlo Antonio Testore, nonché la viola Torrazzi ed il violoncello Don Nicola Amati sono concessi in uso al quartetto dal Kulturfond Peter Eckes, mentre gli Stradivari facenti parte del Quartetto Paganini (suonati in precedenza dal Quartetto Hagen) sono di proprietà della Nippon Music Foundation.[13][14]

Discografia

  • 2006 – Bartok, Haydn: String Quartets (Genuin)
  • 2009 – Luigi Boccherini: Flute quintets con Andrea Griminelli (Decca)
  • 2010 – Fabio Vacchi: String Quartets (Decca)
  • 2012 – Italian Journey (Klanglogo)
  • 2013 – Lorenzo Ferrero: Tempi di quartetto (Klanglogo)
  • 2016 – Saint-Saens: Piano Quintet, String Quartet n. 1 - Andrea Lucchesini (Audite)
  • 2018 – Beethoven: Complete String Quartets (Audite)
  • 2019 – Schubert: String Quintet, String Quartet "Der Tod und das Mädchen" - Eckart Runge (Audite)
  • 2020 – Italian postcards (Avie Records)[15]

Note

  1. ^ https://www.mitosettembremusica.it/en/programma/artisti/quartetto-di-cremona-c.html
  2. ^ Quartetto di Cremona | Nordic Artists Management, su www.nordicartistsmanagement.com. URL consultato il 7 aprile 2023 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2016).
  3. ^ Michele Napolitano, Tutto Schubert a Milano, per il Quartetto, su treccani.it, 18 ottobre 2016. URL consultato il 9 aprile 2023.
  4. ^ Il Quartetto di Cremona festeggia dieci anni di docenza all'Accademia Stauffer, su Cremonaoggi, 15 marzo 2022. URL consultato il 25 marzo 2022.
  5. ^ Silvia Colasanti, la star italiana della musica contemporanea: "Come compongo? Modifico sempre in corso d'opera. Come nella vita, no?", su Il Fatto Quotidiano, 23 marzo 2022. URL consultato il 25 marzo 2022.
  6. ^ (EN) Quartetto di Cremona, su Borletti-Buitoni Trust. URL consultato il 7 aprile 2023.
  7. ^ https://engage.metmuseum.org/events/metlivearts/fy22-23/quartetto-di-cremona/
  8. ^ 1727 - Violino "Conte Cozio di Salabue - Paganini", in Archivio della Liuteria Cremonese, sito web http://www.archiviodellaliuteriacremonese.it/, su archiviodellaliuteriacremonese.it.
  9. ^ Antonio Stradivari, Cremona, 1727, the 'Paganini, Comte Cozio di Salabue' in sito web Tarisio, https://tarisio.com/, su tarisio.com.
  10. ^ 1680 c. - Violin "Paganini - Desaint", in Archivio della Liuteria Cremonese, sito web http://www.archiviodellaliuteriacremonese.it/, su archiviodellaliuteriacremonese.it.
  11. ^ 1731 - Viola "Paganini - Mendelssohn", in Archivio della Liuteria Cremonese, sito web http://www.archiviodellaliuteriacremonese.it/, su archiviodellaliuteriacremonese.it.
  12. ^ 1736 c. - Cello "Paganini - Landenburg", in Archivio della Liuteria Cremonese, sito web http://www.archiviodellaliuteriacremonese.it/, su archiviodellaliuteriacremonese.it.
  13. ^ (JA) “Paganini Quartet” | 保有楽器 | 保有楽器, su 日本音楽財団. URL consultato il 1º novembre 2019.
  14. ^ La Repubblica 27 settembre 2017, “Archi di razza, gli Stradivari sono come una Ferrari: chi li ha suonati ne ha modellato l’anima”, su milano.repubblica.it.
  15. ^ (EN) Fiona Maddocks, Classical home listening: Schumann and Schubert string quartets and more, su theguardian.com.

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Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN133260475 · LCCN (ENno2011164724 · GND (DE16069362-7 · BNF (FRcb166813718 (data) · J9U (ENHE987007417680605171
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