Le qualificazioni europee alla Coppa del Mondo di rugby 2003 si tennero tra il 2000 e il 2002 e riguardarono 32 squadre nazionali europee che dovettero esprimere 4 qualificate direttamente alla Coppa e destinarne una ai ripescaggi intercontinentali.
Alla Coppa del Mondo di rugby 2003 furono ammesse di diritto le otto squadre quartifinaliste dell'edizione del 1999; per quanto riguarda le squadre europee di prima fascia Francia, Galles, Inghilterra e Scozia furono quindi esentate dalle gare di qualificazione, che riguardarono invece Irlanda e Italia, le quali furono ammesse direttamente all'ultimo dei quattro turni previsti; gli altri tre turni riguardarono le altre 30 squadre europee e coincisero con due consecutive edizioni del campionato europeo di rugby, quella del 2000-01 e quella del 2001-02[1].
Alla fine delle qualificazioni furono ammesse direttamente alla Coppa del Mondo, nell'ordine, Irlanda, Italia, Romania e Georgia; la Russia, pur vincente nello spareggio dei ripescaggi contro la Spagna, fu squalificata dalla competizione per irregolarità nel tesseramento di giocatori assimilati[2]; fu quindi la formazione iberica ad aggiudicarsi la possibilità di accedere alla Coppa tramite i ripescaggi intercontinentali.
Criteri di qualificazione
Il torneo di qualificazione fu ripartito in quattro turni.
Il primo turno coincise con la disputa del campionato europeo 2000-01; il secondo turno altresì con la disputa del campionato 2001-02; il terzo turno fu un torneo a 6 squadre che si disputò tra maggio e giugno 2002, e il quarto turno tra settembre e ottobre 2002.
Primo turno (settembre 2000 ― giugno 2001): 18 squadre della 3ª divisione del campionato europeo 2000-01 furono ripartite in 3 gironi da 6 squadre ciascuna; le migliori 4 squadre della classifica aggregata dei tre gironi furono ammesse al secondo turno, coincidente per esse con la 2ª divisione del torneo 2001-02.
Secondo turno (settembre 2001 ― aprile 2002): 6 squadre della 1ª divisione e 10 squadre (comprese le 4 classificate del primo turno) della 2ª divisione del campionato europeo 2001-02;
le prime due classificate della 1ª divisione furono ammesse al quarto turno;
le squadre dalla terza alla sesta della classifica aggregata della 1ª divisione furono ammesse al terzo turno;
le prime due classificate della 2ª divisione furono parimenti ammesse al terzo turno.
Terzo turno (maggio ― giugno 2002): le 6 squadre classificate dal secondo turno furono ripartite in due gironi, ognuno dei quali comprendeva due qualificate dalla 1ª divisione e una dalla 2ª divisione. Le vincitrici di ogni girone furono ammesse al quarto turno finale.
Quarto turno (settembre ― ottobre 2002): 6 squadre ripartite in due gironi. Ogni girone fu composto da una delle due ammesse di diritto a quel turno, Irlanda e Italia, una delle due qualificate al quarto turno direttamente dalla prima divisione del campionato 2001-02, e una delle provenienti dal terzo turno. Le prime due classificate di ogni girone furono ammesse alla Coppa del Mondo, mentre la loro classifica aggregata ne stabilì l'ordine di classificazione; le ultime due classificate di ogni girone disputarono uno spareggio per stabilire la squadra europea da destinare ai ripescaggi.
Svezia, Lettonia, Svizzera e Belgio: qualificate al secondo turno come le quattro migliori classificate della 3ª divisione del campionato europeo 2000-01
Romania e Georgia: qualificate al quarto turno come prime due classificate della prima divisione del campionato europeo 2001-02
Russia, Spagna, Portogallo e Paesi Bassi: qualificate al terzo turno come classificate dal terzo al sesto posto della prima divisione del campionato europeo 2001-02
Polonia e Rep. Ceca: qualificate al terzo turno come prime due classificate della seconda divisione del campionato europeo 2001-02
Il girone A, composto da Irlanda, Georgia e Russia, fu in pratica uno spareggio tra le due Nazionali ex-sovietiche, essendo gli irlandesi favoriti assoluti per la qualificazione; rispettando il pronostico, la squadra di Eddie O'Sullivan batté infatti i russi a Krasnojarsk per 35-3[3] e nel secondo incontro, una settimana più tardi a Dublino, si assicurò la promozione matematica battendo la Georgia per 63-14 e ponendo le basi per classificarsi come prima europea[4][5].
L'incontro decisivo a Tbilisi tra Georgia e Russia fu vinto per 17-13 dalla prima[6], che così guadagnò anche la sua prima qualificazione assoluta alla rassegna mondiale[6].
Il girone B vide altresì fronteggiarsi Italia, Romania e Spagna, storiche avversarie di Coppa Europa: il primo incontro del girone si tenne a Valladolid tra italiani e spagnoli, i quali decisero di organizzare, in spregio alle richieste dell'IRB, la partita alle 12:30 del 22 settembre, citando esigenze televisive e tentando di avvantaggiarsi del clima caldo della zona[7]; per ovviare a tale inconveniente il C.T. degli Azzurri John Kirwan fece anticipare gli allenamenti a mezzogiorno per abituare la squadra alle inattese condizioni meteorologiche[7] e il lavoro effettuato si concretizzò già alla fine del primo tempo della partita, quando l’Italia era già avanti per 24-3[8] e terminò con il punteggio di 50-3[8]; più faticoso del previsto, invece, l’incontro interno con la Romania a Parma una settimana più tardi[9], vinto 25-17 grazie soprattutto alla precisione al piede di Gert Peens autore di 20 punti, frutto di sei piazzati e una trasformazione su meta di Andrea Lo Cicero[9].
La questione tra Romania e Spagna si risolse a favore della prima, che a Iași vinse per 67-6 una partita mai in discussione[10].
La Spagna, a zero punti, raggiunse quindi la Russia nello spareggio per decidere la squadra europea da destinare ai ripescaggi intercontinentali.
Spagna e Russia: allo spareggio per l'accesso ai ripescaggi interzona
Spareggio per i ripescaggi
Russia e Spagna furono le due squadre che si disputarono l'accesso ai ripescaggi; la partita di andata, che si tenne il 26 ottobre 2002 allo Stadio dell'Università Complutense di Madrid, vide la Russia prevalere nettamente e ipotecare il passaggio del turno[11] con un 36-3 frutto di 6 mete contro nessuna degli iberici[11]; ciononostante, la Spagna, nel ritorno disputato a Krasnodar il 23 novembre successivo, riscattò in parte la sconfitta e, se pure non riuscì a volgere a suo favore l’esito della qualificazione, vinse l’incontro per 38-22, marcando a propria volta 6 mete, anche se ne subì 3 da parte russa[12].
Tuttavia, già prima dell'incontro la federazione spagnola aveva presentato un reclamo ufficiale presso l'International Rugby Board affinché quest'ultima indagasse sull'effettiva idoneità di tre giocatori sudafricani, Werner Pieterse, Johan Hendriks e Renier Volschenk, a rappresentare la Russia a livello internazionale[12].
Il ricorso spagnolo fu preso in esame e il 23 gennaio 2003, dopo la richiesta disattesa da parte dell'IRB alla federazione russa di fornire prove documentali che i tre giocatori sudafricani avessero almeno un ascendente fino al secondo grado di nazionalità russa[2], l'organismo mondiale decise di squalificare la squadra e multare la Federazione di 75000£ e contestualmente di ammettere la Spagna all'incontro di ripescaggio contro la Tunisia, avversario che la Russia avrebbe dovuto incontrare[2].
^abcde(EN) Alex Goff, Russia Kicked Out of World Cup Qualifying, in Rugby Today, United World Sports, LLC, 22 gennaio 2003. URL consultato il 6 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2014).