Il Partito di Centro Finlandese, letteralmente Centro di Finlandia (in finlandese: Suomen Keskusta; in svedese: Centern i Finland - KESK[6]), è un partito politicofinlandese di orientamento liberale fondato nel 1908 con la denominazione di Lega Agraria (Maalaisliitto), assumendo l'odierna denominazione nel 1965.
Nel contesto politico finlandese, il Partito di Centro può essere considerato un partito di centro-destra, molto radicato nei piccoli comuni dove guida molte delle amministrazioni (a differenza del Partito Socialdemocratico, più forte nelle aree metropolitane). Proprio per queste peculiarità, il Centro Finlandese propugna la "decentralizzazione" del potere in favore delle aree rurali.[7]
Come altri partiti centristi del Nord Europa, il partito non ha una matrice "liberale" bensì ruralista, derivando dall'antica "Lega Agraria".
Cardini della sua politica sono il decentramento dei poteri, il libero mercato e il supporto dello stato per le piccole imprese, il mantenimento della sicurezza sociale con uno sviluppato welfare state, l'ecologismo e l'accoglienza degli immigrati. Il Partito di Centro ha tra i suoi ideali la laicità dello Stato.
Il KESK ha tendenze conservatrici: quando nel 2014 il Parlamento finlandese votò la legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso, 30 dei 36 parlamentari centristi votarono contro.[8]
Il partito è diviso sul tema dell'integrazione europea[9] e contiene un'ala più euroscettica laddove gli interessi dell'UE sarebbero a discapito degli interessi della popolazione rurale. Il partito respinge l'idea di un'Europa federale ed era originariamente avverso anche all'introduzione dell'euro in Finlandia.
Storia
Il partito fu fondato nel 1906 con il nome di "Lega Agraria" (in finlandeseMaalaisliitto), nasce come unione di vari movimenti agrari del paese con ideali repubblicani; il partito rappresentava la piccolo-medio borghesia agraria che chiedeva una decentralizzazione del potere per sviluppare un settore che allora occupava la maggior parte della popolazione.
Fin dall'inizio il partito partecipò varie volte al governo del Paese, respingendo da un lato le idee comuniste, che volevano esportare anche in Finlandia l'esperienza della Rivoluzione d'ottobre, dall'altro le spinte ultranazionalistiche.
Negli anni il partito ha progressivamente perso la sua peculiarità "agraria" (pur propugnando sempre la decentrazione dei poteri) assumendo posizioni centriste vicine alla piccola e medio borghesia.
Nel 1965 la "Lega Agraria" cambiò il nome nell'attuale "Partito di Centro", assumendo negli anni posizioni ecologiste e favorevoli all'accoglienza di immigrati.
Tra i suoi esponenti di maggior rilievo va ricordato Urho Kekkonen, presidente del paese per ben 25 anni dal 1956 al 1981.
Attualmente il partito è appoggiato solamente per un 5% dalla popolazione agraria, gran parte del suo elettorato è composto da professionisti.
Il 22 giugno 2010 Mari Kiviniemi divenne Primo Ministro rendendo la Finlandia il primo paese europeo con le due più alte cariche dello stato occupate da due donne.
Durante le elezioni parlamentari del 2011 il partito ha registrato un calo del 7.3% (corrispondente a 16 seggi) che l'ha portato ad essere il quarto partito della Finlandia, con il 15.8% devi voti e 35 seggi, dietro al Partito di Coalizione nazionale (20.4%-44 seggi), al Partito Socialdemocratico Finlandese (19.1%-42 seggi) ed ai Veri Finlandesi (19.0%-39 seggi).
^(FI) Lyhenneluettelo: K, su kielitoimistonohjepankki.fi, Istituto per la lingua finlandese (Kotimaisten kielten keskus). URL consultato il 9 maggio 2015.