Nato per iniziativa dell'impresario siculoamericano Joe Napoli, ispiratosi al celebre Festival di Woodstock, il Palermo Pop fu tra i primissimi eventi di questo genere a tenersi in Italia.[2] Particolarmente importante fu la prima edizione, a cui avrebbero dovuto partecipare anche i Rolling Stones, i Pink Floyd e i Led Zeppelin (nella locandina del Palermo Pop 70 campeggia la sagoma di Robert Plant).[2]
Nel 1971 invece vi si esibirono per la prima volta in Italia i Black Sabbath.[3]
Al Palermo Pop Festival è legata anche la nascita della prima comunehippy d'Italia, quella di Terrasini.[4]
Storia
1970 - Stadio La Favorita
Il Palermo Pop nacque nel 1970 da un'intuizione di Joe Napoli, appoggiato dall'Azienda Turismo Palermo. L'impresario siculoamericano, sfruttando i suoi numerosi agganci nel mondo della musica, tentò di portare in Sicilia la medesima idea concettuale del Monterey Pop Festival e dei Festival dell'Isola di Wight e Woodstock.[5]
In un primo momento, grazie all'amicizia con Keith Richards e Jimmy Page, Napoli riuscì ad ottenere il consenso alla partecipazione dei Rolling Stones e dei Led Zeppelin. La partecipazione dei Pink Floyd invece saltò a causa della richiesta di un anticipo ritenuto esagerato dall'Azienda Turismo Palermo.[3] Successivamente anche i Rolling Stones e all'ultimo momento i Led Zeppelin disdissero la loro partecipazione. Ciononostante proprio la locandina raffigurante il frontman dei Led Zeppelin Robert Plant è passata alla storia come l'immagine più iconica dell'evento.[5]
Al Palermo Pop 70 presero parte complessivamente più di 80.000 persone, tra cui migliaia di hippies italiani e stranieri.[2] Proprio durante il festival il poeta e giornalista Carlo Silvestro conobbe un gruppo di giovani con i quali, dopo aver girato l'isola, fonderà la comune hippy di Terrasini, prima in Italia.
1971 - Parco della Favorita
La seconda edizione, svoltasi tra il 5 ed il 7 settembre 1971, si spostò dallo stadio al vicino Parco della Favorita. Vi presero parte, tra gli altri, Manfred Mann's Earth Band, The Pretty Things, Colosseum e soprattutto i Black Sabbath, alla loro prima esibizione in Italia, proprio a Palermo, città natale della madre del chitarrista Tony Iommi.
Questa seconda edizione si caratterizzò inoltre per numerosi scontri e tensioni che coinvolsero anche le forze dell'ordine.[3]