Sotto i Paleologi, mentre l'Impero s'avviava verso la rovina, l'arte romana orientale attraversò un periodo di rinnovamento, acquistando nuovo splendore prima d'estinguersi.[2]
Alla sua morte, Giovanni Giorgio lasciò un figlio illegittimo, Flaminio (m. 1571), il quale a sua volta proseguì il ramo illegittimo con sette figli: Teodoro (m. 1586), Giovanni (m. 1540), Ferdinando, Laura, Isabella, Margherita ed Eleonora. Di questi figli, Giovanni morì senza eredi, mentre Teodoro, accusato come il padre di cospirazione, si ritirò a Camerano, nelle Marche, terra della famiglia della moglie, dove adottò il soprannome di Calabraga per sfuggire a successive persecuzioni. Questi ebbe tre figli: Flaminio II (1562-1624), una figlia (nata e morta nel 1564) e Federico (1566-1608). Questi tre figli morirono tutti senza eredi e la prosecuzione della casata venne affidata a Ferdinando, fratello minore di Teodoro. Questi ebbe un figlio, Bernardino, il quale ebbe per figlio Bonifacio (m. 1630), il quale a sua volta generò un Bonifacio (m. 1679), il quale fu padre di Giambattista (m. 1687). La casata terminò con Silvio (m. 1728), figlio di Giambattista.
Pretendenti al titolo di Principe di Costantinopoli
La linea maschile della casa dei Paleologi, discendenti paralleli di Costantino, ultimo imperatore bizantino[non chiaro], si estinse all'inizio del XVI secolo. Questo fatto non ha mai scoraggiato i pretendenti al titolo imperiale bizantino di comparire in varie parti d'Europa fino ai nostri giorni. La famiglia dei Paleologi era estesa già ai tempi bizantini e non tutti quelli che portavano quel nome erano imparentati con la linea imperiale.[5]
Tuttavia, la tentazione irresistibile tra i successivi Paleologi, era quella di scovare o fabbricare un collegamento con gli ultimi imperatori dei romani. Un rifugiato indigente dai resti di Bisanzio, poteva commerciare con il nome Paleologo e acquisire rispettabilità, se non anche una pensione da un principe, un papa o un cardinale. Molti di loro si stabilirono nel nord dell'Italia, a Venezia, a Pesaro o a Viterbo.[6]
Nei secoli XV e XVI c'erano numerosi Paleologi al servizio di Venezia come stradioti o cavalleggeri. I documenti veneziani frequentemente riferiscono della loro "faticosa" abilità al servizio della Serenissima. Teodoro Paleologo[7], la cui carriera è ben documentata e che morì nel 1532, veniva probabilmente da Mistra. Altri furono Andrea Paleologo Graitzas verso il 1460, Giovanni verso il 1482, Annibale e suo figlio Leziniano verso il 1586, dai quali alcuni degli attuali Paleologi di Atene, ancora sorprendentemente numerosi, rivendicano la discesa. All'inizio del XVI secolo, un Lucio o Livio Andronico Paleologo viveva a San Elpidio a Mare vicino a Pesaro.[6]
Nella guerra civile inglese (1642-1651) tra realisti e parlamentaristi combattevano i fratelli Teodoro [parlamentarista] (*1609)[8] e Giovanni Paleologo [realista] (* 1611)[8] come ufficiali di alto rango l'uno contro l'altro per entrambe le parti. Tombe dei Paleologi si trovano nella chiesa parrocchiale St. Leonard and St. Dilpe[9][10] in Landulph in Cornovaglia, nell'abbazia di Westminster a Londra e nell'isola di Barbados.[11]
Teodoro Paleologo[12] (* Pesaro 1578 calcolato; † Clifton, Landulph 1636; sepolto il 20 ottobre 1636[13]) ⚭ 1. (6 luglio 1593 Isola Chio) Eudoxia Commena († 1596); ⚭ 2. (1º maggio 1600 Cottingham, Yorkshire) Mary Balls, figlia di William Balls di Hadley, Suffolk Gent.[11]
Teodora ∞ (* 6 luglio 1594 isola Chio; figlia della 1ª moglie) ⚭ (10 ottobre 1614 Chiesa Santi Pietro e Paolo dei Greci in Napoli) principe Demetrio Rhodocanakis (Rhodokanakis);[14] la copia ebbe diversi figli. Il più piccolo era
Constantino Rhodocanakis[15] (* 5 dicembre 1635, castello Rhodocanakis a Chio; † 13 agosto 1689 in Amsterdam di tifo)[16] ⚭ (ottobre 1667 a Chio) Henriette, figlia del duca Anthony Koressy e di Donna Virginia Visconti.[17]
Dorothea (seppellita 12 luglio 1683, Landulph) ∞ (23 dicembre 1656, Landulph[27]) William Arundell[11]
Numerose sono le casate e le famiglie europee che vantano discendenza e parentela con lo storico casato Paleologo. Per questo motivo e soprattutto per la confusione delle genealogie e dei livelli di parentela con il ceppo originario sono diverse le casate pretendenti al titolo imperiale di Bisanzio. Come scritto da Maisano, va, infatti, ricordato che "I Paleologi, come molte altre famose casate bizantine (i Cantacuzeni, i Comneni, i Ducas, ecc.), sono da considerare non tanto una famiglia, quanto piuttosto una vera e propria gens (nell'accezione tecnica del termine) come ad esempio i Caracciolo o i Carafa nell'Italia meridionale dello stesso periodo, e non possono essere quindi valutati come un ceppo unitario".
Rjurik; Zoe Paleologa, figlia di Tommaso, sposò Ivan III di Russia portando in dote anche il titolo di pretendente al trono di Bisanzio e il gran magistero degli ordini cavallereschi bizantini.
Note
^abcdePaleòloghi, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 4 marzo 2019.
^La chiesa St. Leonard and St. Dilpe è conosciuta come il luogo di riposo del sopra citato Teodoro Paleologo (* 1578 ca. Pesaro (Byzantinium and England, p. 201); padre dei fratelli). Teodoro morì a casa di Sir Nicholas Lower a Clifton, Landulph e fu seppellito nella chiesa di St. Leonard and St. Dilpe il 20 October 1636 (Byzantinium and England, S. 201). La sua lapide tombale in ottone è visibile nel coro e recita così: HERE LYETH THE BODY OF THEODORO PALEOLOGVS / OF PESARO IN ITALY DESCENDEN FROM YE IMPERIAL / LYNE OF YE LAST CHRISTIAN EMPORERS OF GREECE / BEING THE SONNE OF CAMILO YE SONNE OF PROSPER / THE SONNE OF THEODORO THE SONNE OF IOHN / Y SONNE OF THOMAS SECOND BROTHER TO COSTANTIN / PALEOLOGVS THE 8TH OF THAT NAME AND LAST OF / YE LYNE YT RAYGNED IN COSTANTINOPLE VNTILL SVB / DEWED BY THE TURKES WHO MARRIED WITH MARY / YE DAUGHTER OF WILLIAM BALLS OF HADLYE IN / SOUFFOLKE GENT. & HAD ISSVE 5 CHILDREN THEO / DORO IOHN FERDINANDO MARIA & DOROTHY & DEPARTED THIS LIFE AT CLYTON YE 21YH OF IANVARY 1636. (Qui giace il corpo di Teodoro Paleologi [padre] di Pesaro in Italia; discendente dalla linea imperiale degli ultimi imperatori cristiani della Grecia. È il figlio di Camillo, figlio di Prosper, figlio di Teodoro, figlio di Giovanni, figlio di Tommaso secondo fratello di Costantino Paleologi 8° di questo nome e l'ultimo che ha regnato a Costantinopoli fino alla conquista da parte dei turchi; ha sposato Mary, figlia di William Balls di Hadley in Souffolke Gent e aveva 5 figli: Teodoro [seppellito in Westminster Abbey], Giovanni, Ferdinando [seppellito nell'isola di Barbados] Maria e Dorothea e finisce questa vita a Clyton il 21 gennaio [sic!] 1636.)
^Nel 1600 era cavaliere di Henry Clinton, II Conte di Lincoln (*1539; + 1616) al castello di Tattershall, Lincolnshire. Lì incontrò il capitano John Smith che era tornato da poco dal servizio sul continente e, nel 1560, all'età di soli 21 anni, "essendosi saziato di troppe imprese nelle quali si dilettava", si era ritirato nei boschi a Tattershall, dove conduceva un'esistenza solitaria simile ad un eremita. I suoi amici "persuasero un signore Theadora Polalga ...... un nobile gentiluomo italiano, di introdursi nelle sue conoscenze boscose" e gradualmente lo riportarono nella società. Tra il 1609 e il 1621, durante la Tregua dei dodici anni (1609-1621), si trovava come mercenario nei Paesi Bassi spagnoli per conto degli inglesi. Il 19 marzo del 1627 o del 1628 era a Plymouth e da lì scrisse una lettera al duca di BuckinghamGeorge Villiers, primo duca di Buckingham (1592–1628), implorandolo di prenderlo al servizio di re Carlo I d'Inghilterra. La risposta del duca è sconosciuta, ma anche se fosse stata favorevole, non portò a nulla. Nel 1628 sembra che possedesse una piccola proprietà a Plymouth, poiché il suo nome compare tra le valutazioni mensili per l'aiuto dei poveri nel quartiere di Old Town ed era valutato un halfpenny alla settimana. Ad un certo punto, presumibilmente dopo quest'ultima data, il Paleologo e le sue figlie (i figli erano probabilmente cresciuti e cercavano fortuna altrove) andarono a Landulph, e probabilmente visse a Clifton con Sir Nicholas e Lady Lower. (The Palaeologus Family)
^Teodoro fu sepolto a Landulph nella chiesa di St. Leonard e St. Dilpe. Il registro della cattedrale di Exeter afferma che fu sepolto il 20 ottobre 1636 e non il 21 gennaio come inciso sulla targa commemorativa in ottone accanto alla porta della sacrestia. Intorno al 1795, la tomba contenente il corpo del Paleologo fu accidentalmente distrutta, rivelando una bara di quercia che era stata aperta; al suo interno c'era un corpo ben conservato e si vedeva che era un uomo molto alto con un naso aquilino e una lunga barba bianca. (The Palaeologus Family)
^venne seppellito nella Chiesa Nuovaprotestante di Amsterdam. Grazie alle cure della sua vedova, il luogo della sua sepoltura fu coperto da una lastra di marmo che è conservata fino ad oggi (John Yarker, S. 15).
^Fu sepolta nei campi della vecchia chiesa di Saint Pancras.
^Nel 1640 venne inviato come luogotenente dell'esercito inglese contro gli scozzesi durante la seconda guerre dei Vescovi. Nel 1642, quando scoppiò la guerra civile, si schierò con i parlamentari e il suo nome riapparve come tenente nell'esercito del conte di EssexArthur Capell. (The Palaeologus Family)
^Nel 1644 morì o fu ucciso e fu sepolto nella cappella di San Michele dell'Abbazia di Westminster il 3 maggio vicino alla tomba di Catherine, Lady Saint John of Bletso nel transetto nord. Fu sepolto nell'abbazia di Westminster, non per la sua discendenza imperiale, ma perché aveva combattuto nella guerra civile (1642-1651) nell'esercito di Oliver St. John dalla parte dei parlamentari contro i realisti. Un manoscritto nella Camera dei Lord contiene una bozza di un ordine datato 3 maggio 1644, per il pagamento di £ 50 a Sir Philip Stapledon che, in parte erano arretrati della retribuzione dovuti al Capitano Paleologo che evidentemente non l'aveva mai ricevuti. (The Palaeologus Family)
^Nel 1641 si trovava nell'isola di Barbados; nel 1645, Giovanni ha combattuto nella guerra civile inglese per i realisti [per il re] e, sarebbe caduto nella battaglia di Naseby il 14 giugno 1645.
^Emigrò prima della guerra civile inglese nell'isola di Barbados. Sembra che lui e suo fratello Giovanni siano andati lì per unirsi ai parenti della loro madre (Mary Balls) che si erano già stabiliti nell'isola di Barbados. Furono tra i primi coloni, poiché l'isola non fu scoperta prima del 1620 circa; possedeva una piantagione nell'isola di Barbados acquisita da lui stesso o tramite la madre; nel 1649 ricoprì il ruolo di sagrestano della parrocchia protestante di San Giovanni (St. John); nei anni 1655 e 1657 ricoprì numerosi uffici parrocchiali, tra cui quello di amministratore; il 26 settembre 1670 scrisse il suo testamento; Ferdinando divise la sua proprietà tra la sua vedova Rebecca e suo figlio Teodorico. La vedova doveva fungere da tutore finché il figlio non avesse raggiunto l'età di 14 anni; il 3 ottobre del 1678 venne seppellito nella chiesa di St. John. (Donald M. Nicol, p. 202)
^La sua lapide tombale recita così: Here Lyeth ye body of Ferdinando Paleolocus descenden from ye imperial line of ye last christian emporers of Greece, churchwarden of this parish 1655 – 1656 vestryman twentye years died October 3, 1678 (Qui giace il corpo di Ferdinando Paleolocus, discendente della linea imperiale degli ultimi imperatori cristiani della Grecia, amministratore laico di questa parrocchia. 1655 – 1656 membro dell'assemblea parrocchiale per 20 anni, morto il 3 ottobre 1678)
^Theodorious alla greca (o Theodore) prende il nome dal nonno; divenne un marinaio e ritornò in Inghilterra (in realtà a Stepeney, un distretto del London Borough of Tower Hamlets) e morì a Coruña, un comune della Spagna nordoccidentale nel 1693. Era l'ultimo discendente della stirpe maschile di questo ramo della famiglia Paleologo.
Roberto Maestri, Cenni storici sui Marchesi Paleologi di Monferrato (1306-1536), Genova 2006.
Atti del Convegno La Chivasso dei Paleologi di Monferrato (Chivasso, 16 settembre 2006), a cura di Roberto Maestri, Alessandria 2007.
L'arrivo in Monferrato dei Paleologi di Bisanzio (1306-2006), a cura di Roberto Maestri, Alessandria 2007.
Atti del Convegno I Paleologi di Monferrato: una grande dinastia europea nel Piemonte tardo-medievale (Trisobbio, 30 settembre 2006), a cura di Enrico Basso e Roberto Maestri, Alessandria 2008.
Riccardo Maisano, Su alcune discendenze moderne dei Paleologi di Bisanzio
W.H. Hamilton Rogers, The Strife of the Roses, Outlook Verlag, Francoforte sul Meno, 2018, ISBN=978-3-73267-797-9.