Palazzo Natella

Palazzo Natella
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneCampania
LocalitàSalerno
IndirizzoVia Roma
Coordinate40°40′42.42″N 14°45′24.88″E
Informazioni generali
Condizioniin uso
Costruzione1922-1924
Stileliberty

Palazzo Natella è un edificio sul Lungomare di Salerno, costruito in "stile liberty" negli anni venti del Novecento[1].

Caratteristiche

Il palazzo sorge a fianco del Palazzo comunale di Salerno. Dotato di ampio porticato, è ricco di decorazioni in stucco e cemento. Sotto i portici vi sono attività di ristorazione -legate alla "movida salernitana"- dove si conservano all'interno elementi decorativi originali in stile decò.

Il palazzo è un edificio moderno di forma trapezoidale con piano terra, piano ammezzato e quattro piani. Raggiunge un'altezza di 30 metri ed ha una struttura portante in cemento armato con solai in laterizio.

Quando fu costruito (anni 1922-1924) divenne subito luogo di ritrovo dei salernitani abbienti, grazie ai suoi "caffè" e ristoranti. Fu completato solo nel 1930, a conseguenza di alcuni problemi finanziari della famiglia Natella, proprietaria dell'immobile.

Nel 1944, quando Salerno era sede del governo italiano, ha ospitato il "Ministero dell'Agricoltura" ed il "Ministero dei Lavori Pubblici" (oltre agli uffici di collegamento con il "Ministero della Marina" e con il "Ministero della Guerra" rimasti a Brindisi), dei primi Governi dell'Italia post-fascista.[2]

Negli anni cinquanta e sessanta il Palazzo Natella era al centro dello "struscio" pomeridiano dei giovani salernitani, avendo anche un cinema al pianterreno.[3]

Infine nel Palazzo Natella vi aveva sede, dal 1953 al 1960, il comitato organizzatore del Circuito automobilistico di Salerno, una gara da corsa cittadina di Formula 2 (durata pochi anni) sul modello di quella famosa del Principato di Monaco.[4]

Note

  1. ^ Ministero Beni Culturali: Palazzo Natella Archiviato il 5 giugno 2013 in Internet Archive.
  2. ^ Salerno, Capitale d'Italia nel 1944
  3. ^ Paolo Romano, Ricordi del Palazzo Natella e dintorni, negli anni cinquanta e sessanta, su lacittadisalerno.gelocal.it, 7 luglio 2012. URL consultato il 12 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2013).
  4. ^ Circuito di Salerno, su cgmagazine.eu. URL consultato il 20 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2013).

Voci correlate

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