Cresciuto ad Anversa, dove la sua famiglia di era trasferita nel 1659, fu nella città fiamminga che iniziò il suo apprendistato nel laboratorio di Antoine Goubeau a partire dal 1668, influenzato soprattutto da Rubens e dai maestri fiamminghi.[1] Entrò nella corporazione della Sint-Lucasgilde come maestro della città nel 1674.
Di ritorno in Francia, dopo il 1689 divenne uno dei pittori più richiesti, sia per incarichi ufficiali di ex voto o allegorie, che per commesse di ritratti da parte di nobiltà e alta borghesia.[1] Nicolas de Largillière è stato, insieme a Rigaud, il ritrattista dell'epoca della Reggenza. Inoltre si dimostrò un brillante pittore di nature morte, seguendo la scuola fiamminga.[1]
Alla solennità del gesto della persona ritratta univa una non comune ricerca dei particolari minuti.
^abcdele muse, VI, Novara, De Agostini, 1964, p. 358.
Bibliografia
(FR) Charles Blanc, Histoire des peintres de toutes les écoles, Parigi, Jules Renouard, 1865.
(FR) Antoine Joseph Dezallier d'Argenville, Abrégé de la vie des plus fameux peintres, avec leurs portraits gravés en taille-douce, les indications de leurs principaux ouvrages, Quelques réflexions sur leurs Caractères, et la manière de connoître les dessins des grands maîtres, Parigi, De Bure, 1745.