Emanuele Renzini (femminile)
La nazionale di pugilato dell'Italia è la rappresentativa nazionale dell'Italia, sia maschile che femminile, nelle competizioni internazionali di pugilato, le cui principali sono i Giochi olimpici (cat. Elite), i Mondiali AIBA, gli Europei EUBC e i Campionati UE EUBC (tutte le categorie)[1].
L'Italia Boxing Team è l'insieme di tutte le Nazionali Italiane di Pugilato, che prendono parte a tutte le competizioni sotto l’egida della FPI, EUBC, AIBA e CIO[1]. Le nazionali sono le seguenti[1]:
Sono diversi i pugili che hanno difeso i colori della Nazionale italiana di pugilato, nelle varie manifestazioni internazionali.
I primi campioni olimpici italiani, sono stati Vittorio Tamagnini, Carlo Orlandi e Piero Toscani tutti vincitori ai Giochi olimpici di Amsterdam 1928, mentre le prime medaglie assolute vinte ai Giochi, sono stati i bronzi di Edoardo Garzena per gli uomini, ai giochi di Anversa 1920, e di Irma Testa per le donne ai Giochi di Tokyo 2020[2].
Francesco Damiani ha conquistato la prima medaglia in un mondiale, argento nel 1982, mentre il primo oro fu conquistato da Tommaso Russo nel mondiale 1991[3]. In campo femminile le prime medaglie assolute ad un Mondiale, furono quelle dell'edizione di Scraton 2004, dove l'Italia conquistò un oro e un bronzo rispettivamente con Simona Galassi e Cristina Cerpi.
I pugili Romano Caneva e Gaetano Lanzi sono stati invece i primi a vincere una medaglia ai Campionati Europei, rispettivamente oro e argento nel torneo del 1927. In campo femminile le prime medagliate ad un Europeo furono Simona Galassi e Marzia Davide (oro), Laura Tosti e Angela Cannizzaro (bronzo), nel 2003[4].