Il Museo delle terre di confine è un museo demo-etno-antropologico comunale di Sonnino dedicato al tema del confine.
Il museo è stato inaugurato il 26 luglio 2008 dall'amministrazione comunale di Sonnino all'interno di un palazzo storico appartenuto alla famiglia Mancini su progetto architettonico di Elio Falcone e Roberto Cellini e progetto scientifico-museografico di Vito Lattanzi e Vincenzo Padiglione.[3]
Tema centrale del museo è il concetto di confine, richiamo alla storica collocazione geografica di Sonnino sul confine tra Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie. La frontiera ha infatti un ruolo storico, in particolare in merito alle dispute territoriali, sia un ruolo etno-antropologico legato al brigantaggio (Antonio Gasbarrone di Sonnino, Fra Diavolo di Itri e Alessandro Massaroni di Vallecorsa) e alle manifestazioni culturali, come la processione delle torce che si svolge ogni anno in occasione dell'Ascensione lungo i confini di Sonnino.
L'allestimento è organizzato in varie stanze scenografiche, con la finalità di legare storia ed etnografia, interpretazioni e significati, in modo da fornire al visitatore uno spazio di riflessione sul significato di identità e di cambiamento.
Altri progetti