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Museo delle terre di confine

Museo delle terre di confine
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàSonnino
IndirizzoVia Cristoforo Colombo
Coordinate41°24′51.48″N 13°14′23.64″E
Caratteristiche
Tipomuseo demo-etno-antropologico
Periodo storico collezioni1800
FondatoriComune di Sonnino
Apertura26 luglio 2008[1]
ProprietàComune di Sonnino
GestioneComune di Sonnino
DirettoreGiuseppe Lattanzi[2]
Visitatori412 (2022)
Sito web

Il Museo delle terre di confine è un museo demo-etno-antropologico comunale di Sonnino dedicato al tema del confine.

Storia

Il museo è stato inaugurato il 26 luglio 2008 dall'amministrazione comunale di Sonnino all'interno di un palazzo storico appartenuto alla famiglia Mancini su progetto architettonico di Elio Falcone e Roberto Cellini e progetto scientifico-museografico di Vito Lattanzi e Vincenzo Padiglione.[3]

Descrizione

Tema centrale del museo è il concetto di confine, richiamo alla storica collocazione geografica di Sonnino sul confine tra Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie. La frontiera ha infatti un ruolo storico, in particolare in merito alle dispute territoriali, sia un ruolo etno-antropologico legato al brigantaggio (Antonio Gasbarrone di Sonnino, Fra Diavolo di Itri e Alessandro Massaroni di Vallecorsa) e alle manifestazioni culturali, come la processione delle torce che si svolge ogni anno in occasione dell'Ascensione lungo i confini di Sonnino.

L'allestimento è organizzato in varie stanze scenografiche, con la finalità di legare storia ed etnografia, interpretazioni e significati, in modo da fornire al visitatore uno spazio di riflessione sul significato di identità e di cambiamento.

Percorso espositivo

Terra di confine perché?

  • Sala 1: il confine dal punto di vista socioculturale e linguistico.[4]
  • Sala 2: il confine territoriale con testimonianze video.[5]
  • Sala 3: Sonnino e il Grand Tour ottocentesco.[5]

Patrimonio rappresentato / Territorio vissuto

  • Sala 4: le Torce, processione che ripercorre i confini territoriali.[6][7]
  • Sala 5: 1819, Pio VII ordina la distruzione del paese per risolvere il problema del brigantaggio.[8]
  • Sala 6: il fiume Amaseno, un confine naturale spesso causa di dispute con Priverno.[9][10]

Personaggi di frontiera

Parole e immagini dell'altrove

  • Sala 10: 2049, immaginare Sonnino proiettato nel futuro.[17]

Note

  1. ^ 26 luglio 2008 - Inaugurazione MUSEO DELLE TERRE DI CONFINE, su sonnino.info.
  2. ^ Museo Terre di Confine, su comune.sonnino.latina.it.
  3. ^ Inaugurazione Museo delle terre di Confine, su simbdea.it. URL consultato il 12 gennaio 2024.
  4. ^ Padiglione, pp. 52-59.
  5. ^ a b Padiglione, pp. 62-69.
  6. ^ Padiglione, pp. 72-93.
  7. ^ Giuseppe Lattanzi e Vito Lattanzi, Il fuoco nel rito di rifondazione ciclica dello spazio della comunità di Sonnino, su sonnino.info.
  8. ^ Padiglione, pp. 96-103.
  9. ^ Padiglione, pp. 106-117.
  10. ^ Stefano Pagliaroli, Il Castellum di Sonnino, in Una visita al monastero di Santa Maria delle canne di Sonnino, Latina, Tipografia Selene, 2011, p. 15, ISBN 978-88-905-9334-5.
  11. ^ Padiglione, pp. 120-133.
  12. ^ Maria Grazia Boni (PDF), su sonnino.info.
  13. ^ (EN) Maria Grazia and the Brigand School of Art, su jstor.org.
  14. ^ H., Maria Grazia and the Brigand School of Art, in Bulletin of the American Art-Union, n. 6, 1850, pp. 88-90, DOI:10.2307/20646780. URL consultato il 4 settembre 2021.
  15. ^ Padiglione, pp. 136-155.
  16. ^ Padiglione, pp. 158-161.
  17. ^ Padiglione, pp. 164-175.

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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