Il suo intento è quello di ricercare, conservare e divulgare la storia della tecnica elettrica e dei suoi legami con l'uomo.
Sezioni
L'area espositiva è ampia circa 2500 metri quadrati e contiene poco più di 4300 pezzi, provenienti per la maggior parte dalle collezioni dell'azienda Enel, dell'azienda Sirti e dell'università di Pavia, a cui si aggiungono donazioni da soggetti privati. Il museo è suddiviso in cinque sezioni che, se visitate una dopo l'altra nell'ordine esatto, consentono di percorrere un vero e proprio viaggio dai primi esperimenti con l'elettricità fino ad arrivare agli sviluppi più recenti. La visita consente di capire come si è arrivati alle moderne forme di impiego dell'energia elettrica, come si può produrre questa forma di energia e come essa viene impiegata e distribuita.
L'ultima sezione affronta le problematiche sorte negli ultimi decenni, relative alle conseguenze sull'ambiente della sempre crescente domanda di energia. Si illustrano le nuove tecnologie che, si ritiene, potranno consentire nel futuro il risparmio energetico e la produzione di energia elettrica con diverse fonti, dalle celle solari alle turbine eoliche alla fusione nucleare[5].