I principali fiumi che nascono da questo o dai monti vicini, e che di fatto demarcano la separazione tra essi, sono il Sinello, il Sente ed il Treste. I primi due separano Castel Fraiano ora dal Monte Fischietto e dal Colle dell'Albero, ora da Montecastelbarone, mentre l'ultimo svolge tale ruolo tra le propaggini meridionali dei rilevi di Castelfraiano e di Colle dell'Albero.
Differenti sono i versanti di questo rilievo. La parte che volge in direzione della val di Sangro è caratterizzata dalla pressoché totale assenza di flora arbustiva, sostituita da pascoli che un tempo fornivano foraggio per i capi di bestiame, mentre quella che volge verso la valle del Sinello vede svilupparsi un bosco misto di faggi e di abeti bianchi di interesse comunitario, la cui tutela è affidata all'Oasi naturale Abetina di Selva Grande.[2]
Ai piedi del monte, nel versante di Sud-Ovest è inoltre presente un piccolo bacino lacustre a forma di otto, in via di interramento, il cui nome è Lago la Croce.
Impianto eolico
Questo monte, come quelli che lo circondano, è stato interessato, dal 2001 in poi, dall'installazione di 44 aerogeneratori alti dai novanta ai cento metri, realizzata dopo la firma di due convenzioni trentennali tra il Comune di Castiglione e due società del gruppo Edison.[3]
Il Castello, che tra l'altro ha dato nome al monte, è situato sulla vetta, ed il suo scopo principale era quello di vigilare sul transito dei pastori nel corso della transumanza, nonché regolare l'accesso da Monteferrante e dalla Val di Sangro. Oggi del complesso militare non rimangono che ruderi.[7]
La Chiesa, le cui forme attuali sono frutto della ricostruzione successiva alla seconda guerra mondiale, era invece parte di un convento di Minori Conventuali, di cui è però l'unico edificio rimasto in piedi. Ancora oggi però riveste un ruolo importante nella vita religiosa di Castiglione Messer Marino, in quanto è costruita sul luogo di un'apparizione della Vergine, e rappresenta pertanto un luogo di culto particolarmente caro agli abitanti del paese, come di quelli vicini.[8]
Il tratturo fiancheggiava gli alvei dei fiumi principali, passando per il pascolo in quota di Lupara e Monte Fischietto. L'importanza che ha rivestito è ben evidente nelle tradizioni e nel dialetto di Castiglione, fortemente influenzati dalla cultura pugliese. Ulteriore riscontro dell'impatto che la pratica della transumanza ha rappresentato per questi luoghi è fornito dalla tipologia degli edifici che qui si costruivano: case-torri e tholos di pietre a secco, esempi tipici della cultura pastorale.[9]
Note
^ab Meraviglioso Abruzzo, Monti dei Frentani, su meraviglioso.abruzzo.it (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2012).