Il suo percorso artistico affonda le radici negli studi sul lettering, primo campo di esplorazione, per poi abbracciare l'arte figurativa in un continuo intrecciarsi di sperimentazione e ricerca stilistica.[1] Dapprima è conosciuto per le firme comparse in diverse città d'Europa, per poi essere il marchio Manu Invisible associato a opere di street art.[2]
Il filo conduttore del suo percorso artistico è la tendenza alla comunicazione e alla divulgazione di temi di interesse sociale[3][4], nell'azione e nel messaggio; proveniente da un background legato al mondo della street-art e del muralismo, predilige mantenere l’anonimato indossando una maschera nera da lui stesso disegnata, ispirata alla geometria e ai colori della notte, suo momento di maggiore ispirazione.[5]
Diplomato al Liceo ArtisticoFoiso Fois di Cagliari, ha svolto negli anni diversi lavori su commissione per enti pubblici, aziende multinazionali, istituti di credito e scolastici[6]. Il suo nome compare sui muri della Sardegna e successivamente di Milano dal giugno del 2010, ma i suoi primi lavori risalgono al 2002. Dal 2007 collabora con la Fondazione Domus de Luna, prima nel carcere minorile di Quartucciu, poi nella rinascita di una periferia abbandonata di Cagliari. Nel 2015 partecipa alla collettiva “Wall Elements & Walls of Milano”[7]; nel luglio dello stesso anno è uno dei due italiani a partecipare al festival internazionale “Upfest” a Bristol, l'evento in ambito street art più grande in Europa.
Nel marzo del 2017 porta a termine l'opera "Influence" nel quartiere di Camden Town a Londra, grazie all'agenzia di street art Global Street Art. Nel giugno del 2017 realizza due opere pubbliche a Srebrenica in Bosnia. Nel marzo 2018 porta a termine due sue opere con tecnica ad affresco tradizionale all'interno dell'Università di Cagliari all'interno dell'Aula Magna Capitini presso la Facoltà di Scienze Umanistiche.[8] Nel marzo 2018 viene chiamato come unico artista internazionale a far parte del progetto "Les jeunes s'exposent" realizzando una sua opera sulla facciata del Liceo Carnot Bertin a Saumur in Francia.[9]
Nel Settembre del 2023 porta a compimento un murale a 360 gradi dal titolo "Acquario Cromatico" che coinvolge l'intera sala d'attesa del reparto Pediatria dell'Ospedale "San Martino" di Oristano.
Vicende giudiziarie
Nel gennaio del 2014 Manu Invisible viene assolto in primo grado[10] in seguito a una denuncia per imbrattamento del 2011, reato punito dall'art. 639 del codice penale, procurata per aver realizzato un lavoro in una parete di proprietà delle Ferrovie dello Stato in via Piranesi a Milano, senza il possesso di un permesso scritto. Dopo l’assoluzione anche in secondo grado di giudizio ottenuta dal Tribunale Ordinario di Milano, il caso approda (prima volta per un caso di questo tipo)[11] in Corte di Cassazione a Roma nel 2016, dove Manu Invisible ottiene il proscioglimento definitivo[12][13]. A difendere l'artista è stato Domenico Melillo, avvocato penalista del Foro di Milano.
Vicende analoghe si possono ricondurre ai writersEron (Davide Salvadei)[14], che nel 1991 venne denunciato per danneggiamento di un vagone ferroviario (e il caso in seguito archiviato), e Bros (Daniele Nicolosi), che nel 2010 venne prosciolto dal giudice per prescrizione di reato e mancanza di querela[15].
^Manu Invisible, su focus.it. URL consultato il 17 marzo 2020.
^ Riproduzione riservata, Manu Invisible firma murale contro tumore ovarico, in Ansa (quotidiano), 22 marzo 2021.
^ Redazione, “Oltre”: a Cagliari il nuovo murale di Manu Invisible che supera il muro della diversità e dell’indifferenza, in Vistanet (quotidiano online), 1º giugno 2021.
^ Paolo Paolini, "Mai messa in vendita la mia libertà", in Unione Sarda (Quotidiano), 1º luglio 2018.
^I graffiti raccontati da chi li fa: Eron, su news2000.libero.it, libero.it, 19 ottobre 2004. URL consultato il 22 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2016).