Sviluppo del precedente M.39 vincitore della nona edizione della Coppa disputata nel 1926, l'M.52 ne conservava l'aspetto generale ma adottava una motorizzazione più potente, un'ala di apertura inferiore (con maggiore freccia) e, infine, uno scarpone di lunghezza inferiore.
Pur ritirandosi dalla decima edizione della Coppa Schneider del 26 settembre 1927, disputata sul circuito del Lido di Venezia, per problemi di motore, il pilota Mario de Bernardi riuscì a battere il record mondiale di velocità, raggiungendo i 479,290 km/h[4].
L'anno successivo, sempre ai comandi di de Bernardi e sempre a Venezia, sarà confermato il primato conseguito, essendosi raggiunti i 512,776 km/h[5] con la versione M.52R.
Esemplari sopravvissuti
Nessun esemplare di M.52 è giunto sino ad oggi, a differenza del predecessore, M.39, e del successore, M.67. La semiala sinistra è stata a lungo tempo conservata dal Politecnico di Torino e di recente è stata restaurata dal Gruppo Amici Velivoli Storici.[6][7]
Cultura di massa
In ambito cinematografico, il Macchi M.52 compare nel filmPorco Rosso.
(FR) Hideaki Ozawa, Macchi M-52, in La Coupe Schneider et hydravions anciens, http://www.hydroretro.net/index.html. URL consultato il 10 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2009).