Luisa era la figlia secondogenita di Guglielmo I di Germania (1797-1888) e di Augusta di Sassonia-Weimar (1811-1890)[1]. In famiglia era chiamata "Vivi". I suoi genitori erano una coppia felice ma tesa, e Luisa aveva solo un fratello, il principe Federico, che aveva sette anni più di lei. Alla sua nascita, Augusta dichiarò che il suo dovere di perpetuare la dinastia degli Hohenzollern era completo[2].
Crebbe nelle città di Berlino e di Coblenza, dove il padre fu nominato nel 1849 Governatore Generale della Renania. La madre, durante la sua infanzia, la istruì sia nelle scienze umane sia nelle varie occupazioni di cui, secondo le usanze, si doveva occupare una principessa di sangue reale. Queste occupazioni consistevano in opere di carattere sociale, come le visite agli orfanotrofi, agli ospedali e alle organizzazioni caritatevoli.
Luisa mise in pratica questi insegnamenti istituendo nel 1859, nella città di Karlsruhe, la prima associazione femminile che funse da anticipatrice della Croce Rossa.
Luisa era una moglie e madre felice: scrisse ad un amico che "dal nostro ultimo incontro, la mia vita è diventata tanto più bella, più preziosa, per me, la mia felicità è tanto più ricca e profonda di prima"[4].
Luisa e Federico non amavano la rigidità della corte di Karlsruhe e fuggivano volentieri nel loro castello sull'isola di Mainau[3]. Erano popolari a Baden e tutti parlavano con affetto orgoglioso dei loro granduca e duchessa a Costanza, dove la coppia aveva una residenza estiva[6].
Luisa era una grande amica di Alice, granduchessa d'Assia, sorella minore di sua cognata, e le due si visitavano spesso. Nelle lettere della regina Vittoria, lei e Federico venivano sempre citati con piacere o simpatia come buoni Fritz e Louise di Baden. Sebbene fossero amiche, Luisa e sua cognata Vittoria hanno sempre avuto un "confronto non troppo amichevole", in particolare quando paragonavano i loro figli: mentre il figlio maggiore di Vittoria, il principe ereditario Guglielmo era nato con un braccio deformato, Luisa a quanto pare non poteva resistere vantandosi che i suoi tre figli fossero più sani e più grandi alla stessa età[2]. Luisa era molto affezionata a suo nipote, tuttavia, e Vittoria scrisse a sua madre che la granduchessa "lo ha rovinato in modo terribile"[2]. Le relazioni tra Luisa e Vittoria si fecero ancora più distanti quando la prima voleva che suo figlio, il principe ereditario Federico, sposasse la nipote di Vicky, la principessa Elisabetta d'Assia; la principessa sposò invece il granduca Sergej Aleksandrovič di Russia e Luisa ritenne che la sua famiglia fosse stata snobbata[2]. Tuttavia, anche il figlio di Vicky, Guglielmo, era stato rifiutato da Elisabetta, cosa di cui Luisa sembrava inconsapevole.
La guerra austro-prussiana causò un certo attrito tra Baden e Prussia, in quanto il primo, nonostante i loro stretti legami familiari a Berlino, scelse di sostenere gli austriaci.
Attività filantropiche
Luisa era molto coinvolta nelle organizzazioni caritatevoli del suo ducato, in particolare per quanto riguarda le donne. Contribuì a fondare un'associazione benefica per le donne, chiamata Baden Frauenverein, che si concentrava sulla fondazione di ospedali e case per i bambini[2]. Con il sostegno dell'Associazione delle donne, Luisa fondò la prima scuola di casalinghe di Baden a Karlsruhe, portando avanti l'obiettivo di Theodor Gottlieb von Hippel.
Mantenne una corrispondenza con Florence Nightingale. La granduchessa ebbe anche per tutta la vita un'amicizia con Clara Barton, che incontrò durante la guerra franco-prussiana[2]. Organizzarono ospedali militari e aiutarono ad organizzare fabbriche di cucito per le donne per aiutare lo sforzo bellico.
Nonostante la sua età, Luisa fu presente per dare il bentornato ai soldati tedeschi feriti al loro ritorno in Germania dai campi di prigionia francesi[7].
Morte
Nel giro di due anni Luisa perse il padre, il fratello, il figlio minore e la madre. Federico morì il 28 settembre 1907 e il loro primogenito gli successe come Federico II. In quello stesso anno, la loro unica figlia Vittoria divenne regina consorte di Svezia.
Dopo l'abdicazione dell'imperatore tedesco, i disordini si diffusero a Karlsruhe. Il figlio di un cortigiano condusse un gruppo di soldati fino alla facciata del palazzo, seguito da una grande folla di persone, e vi furono sparati alcuni colpi[8]. Luisa, così come il resto della famiglia, lasciò il palazzo e partì per il palazzo Zwingenberg, nella valle del Neckar. Con il permesso del nuovo governo, fu loro concesso di rimanere al Palazzo Langenstein, che apparteneva a un conte svedese[8]. Durante questi eventi, si disse che Luisa avesse mantenuto la calma e non avesse pronunciato mai una parola di lamentela[8]. Nel 1919 la famiglia chiese il permesso al governo di risiedere a Mainau; fu risposto che ora erano privati cittadini e potevano fare ciò che desideravano[8].
^Si narra che il famoso Kaspar Hauser, ragazzo sedicenne comparso a Norimberga nel 1828, la cui vicenda ispirò numerosi scrittori e giornalisti dell'epoca, fosse in realtà il secondo figlio di Stefania e Carlo Ludovico di Baden fatto rapire ancora bambino e allevato in prigionia, sotto falso nome e nell'ignoranza delle sue vere origini; recenti studi di genetica, compiuti nei laboratori di Londra, sembrano confermare questa leggenda.