La Legio XV Apollinaris ("devota ad Apollo") fu una legione romana attiva tra il 41 a.C. circa e il V secolo. L'emblema della legione non è noto, ma era verosimilmente una raffigurazione di Apollo o uno dei suoi animali sacri.
Al termine della rivolta dalmato-pannonica (14), la legione venne trasferita ad Emona[1] fino al 43 (quando divenne colonia Iulia Claudia) e poi a Siscia.[2] Nel 50 venne trasferita a Carnuntum,[3][8] in seguito alla crisi interna del regno marcomanno di Vannio come ci racconta lo stesso Tacito; qui rimase almeno fino al 63. Venne trasferita per pochi anni in Oriente tra il 63 ed il 70, dove partecipò inizialmente alle campagne contro i Parti di Gneo Domizio Corbulone, soggiornando poi ad Alessandria d'Egitto dal 64-67,[9] ed in seguito combattendo in Giudea nella prima guerra giudaica contro gli Ebrei sotto Vespasiano e Tito (che ne fu comandante). Si ipotizza che i suoi accampamenti siano stati prima Antiochia (67-69) e poi Gerusalemme (nel 70). Vi sarebbero anche iscrizioni di una sua permanenza (almeno di sue vexillationes) in Galatia, ad Ancyra (oggi Ankara).[10] In questi anni di assenza dal fronte danubiano venne rimpiazzata a Carnuntum dalla X Gemina, ma la XV Apollinaris tornò a Carnuntum alla fine della guerra giudaica.[4] Tornò in Pannonia agli inizi del 71.[7]
J. Bennett, The cappadocian frontier: from the Julio-Claudians to Hadrian, in 18th International Congress of Roman Frontier Studies, a cura di P. Freeman, J. Bennett, Z.T. Fiema e B. Hoffmann, Oxford 2002.
AAVV, CAH, L'impero romano da Augusto agli Antonini, vol. VIII, Milano 1975.
J. Fitz, Le province danubiane, in Storia dei Greci e dei Romani, vol. 16, I principi di Roma. Da Augusto ad Alessandro Severo, Milano 2008, p. 497.
J.R. Gonzales, Historia de las legiones romanas, Madrid 2003.
L. Keppie, The Making of the Roman Army from Republic to Empire, Oklahoma 1998.
A. Liberati ed E. Silverio, Organizzazione militare: esercito, Museo della civiltà romana, Roma 1988.