Il Lazzaro Mocenigo (poi Civitavecchia, poi Lorenzo Marcello) è stato un incrociatore ausiliario (successivamente nave appoggio) della Regia Marina e una motonave passeggeri italiana.
Costruita tra il 1927 ed il 1928 dal Cantiere San Rocco di Muggia contemporaneamente alla similare Lorenzo Marcello (costruita a Trieste ma nello Stabilimento Tecnico Triestino), la nave era in origine una motonave passeggeri da 1403 tonnellate di stazza lorda, propulsa da un motore diesel a due tempi FIAT da 1200 CV (con scorta di carburante di 1250 tonnellate[1]) su un'elica, che consentiva una velocità di 13-14 nodi[2][3].
Appartenente in origine alla Società anonima di Navigazione di Venezia, che la impiegò sino al 1936, la motonave venne nello stesso anno noleggiata[1], e successivamente acquistata, dalla Società di Navigazione Fiumana, con sede a Fiume. Tale società noleggiò a sua volta la Mocenigo alla Società Anonima di Navigazione Adriatica[4]. La nave era impiegata nei collegamenti nell'Adriatico, trasportando merci e passeggeri tra Venezia, Fiume, Pola, Ancona, Trieste e Zara[5].
Nel 1940[2][1][3], con l'entrata dell'Italia nella seconda guerra mondiale, la Mocenigo venne requisita dalla Regia Marina ed iscritta nel ruolo del Naviglio ausiliario dello Stato come incrociatore ausiliario, con matricola D 21[6]. Armata con due cannoni da 100/47 mm, due mitragliere da 20/65 mm ed altrettanti scaricabombe (o lanciabombe) antisom per bombe di profondità[2][3], l'unità venne destinata principalmente a compiti di scorta convogli.
Successivamente il Mocenigo venne trasformato in nave appoggio sommergibili[7]. Nella terza decade del novembre 1943 la nave lasciò Taranto, rimorchiando un bersaglio da utilizzarsi nel Levante, per raggiungere, insieme alla nave cisterna Dafila e sotto la scorta dei cacciatorpediniere da Recco e Grecale, Alessandria d'Egitto, da dove sarebbe poi proseguita per Haifa, dove sarebbe stata utilizzata come nave appoggio per i sommergibili italiani dislocati nella base palestinese. Il cavo di rimorchio si spezzò tra Malta e Bengasi, lasciando il bersaglio alla deriva, mentre la Mocenigo giunse ad Alessandria il 22 novembre[7].
Nel 1945, terminato il conflitto, il Mocenigo venne derequisito e restituito agli armatori, riprendendo il servizio come nave mercantile[2][3][1]. Nel luglio 1948 la Fiumana cedette la motonave alla Società Tirrenia, che la ribattezzò Civitavecchia e la utilizzò nei collegamenti tra Genova ed Olbia e tra Genova e Porto Torres[8].
Nel 1955 la Civitavecchia venne noleggiata alla società Adriatica, che la utilizzò sulle tratte turistiche stagionali verso Grecia e Dalmazia, e nel 1956 fu quindi fu venduta al Lloyd Mediterraneo, che la ribattezzò Lorenzo Marcello (il nome portato dalla nave gemella, perduta in guerra)[8]. La nave venne probabilmente demolita in epoca successiva.