Il Kunsthistorisches Museum (in italiano "Museo della storia dell'arte" o "Museo delle belle arti"), che nel 2012 ha contato 1 351 940 visitatori,[1] è uno dei principali musei di Vienna ed uno dei più antichi e ricchi al mondo. L'edificio principale, sormontato da una cupola ottagonale alta 60 metri, si trova in Maria-Theresien-Platz, lungo la Ringstraße che circonda il distretto di Innere Stadt.
Il Museo venne inaugurato ufficialmente il 17 ottobre 1891 alla presenza dell'imperatore Francesco Giuseppe I d'Asburgo dopo oltre trent'anni dalla prima commissione. Dal 22 ottobre venne aperto al pubblico.
L'edificio si affaccia sulla Maria-Theresien-Platz, specularmente al Naturhistorisches Museum ("Museo storico-naturalistico"). I due musei vennero commissionati dall'imperatore nel 1858 per contenere l'immensa collezione di opere d'arte degli Asburgo e di rendere il loro patrimonio accessibile a tutti.
Il concorso per la realizzazione degli edifici venne bandito nel 1867 e vinto dagli architetti Carl von Hasenauer e Gottfried Semper. La prima pietra venne posata, senza troppe cerimonie, il 27 novembre 1871.
Le facciate richiamano lo stile rinascimentaleitaliano e gli interni sono decorati con marmo, ornamenti di stucco e d'oro e pitture.
Una delle più importanti opere del museo, la Saliera di Benvenuto Cellini, è stata rubata l'11 maggio 2003 e recuperata il 21 gennaio 2006 in una scatola, sepolta sotto terra, in una foresta vicino alla città di Zwettl, in Austria. È stato il più grande furto d'arte nella storia austriaca.
Oltre ai dipinti sono presenti anche altre collezioni: la collezione egizia orientale (Ägyptisch-Orientalische Sammlung), la collezione delle antichità romane e greche (Antikensammlung), quella della scultura e delle arti decorative (Kunstkammer), il gabinetto numismatico (Münzkabinett), la biblioteca (Museumsbibliothek). Importantissima è la wunderkammer di Rodolfo II d'Asburgo.
I ritratti gonzagheschi della collezione di Ambras
Una serie di ritratti in miniatura di esponenti della famiglia Gonzaga è custodita all'interno del museo. Essa prende nome e proviene dal castello di Ambras di Innsbruck, in Austria e fu voluta da dall'arciduca Ferdinando II d'Austria, noto collezionista di ritratti e di armature. La pinacoteca venne incrementata dalla seconda moglie del nobile, Anna Caterina Gonzaga, figlia del duca di Mantova Guglielmo. La raccolta presenta sia personaggi appartenuti al ramo principale che rappresentanti dei rami cadetti della dinastia. Dei trentatré ritratti, eseguiti da pittori di corte, cinque appartengono alla linea primogenita (tra i quali Guglielmo e Vincenzo Gonzaga), sei della linea di Guastalla, quattro della linea di Vescovato, otto della linea di Sabbioneta e Bozzolo, cinque del ramo di Luzzara e cinque del ramo di Castel Goffredo, Castiglione e Solferino.[2]
Le opere maggiori
Torre di Babele di Pieter BrueghelIncoronazione di spine di Caravaggio (1603)Allegoria della pittura di Vermeer (1666 circa)L'infanta Margherita in azzurro di VelázquezBravo di Tiziano Vecellio (1520 ca.)
^Kunsthistorisches Museum Wien (Hrsg.), Geschäftsbericht 2012: Kunsthistorisches Museum mit Museum für Völkerkunde und Österreichisches Theatermuseum, Wien 2013, p. 3.
^ Giuseppe Amadei e Ercolano Marani (a cura di), I ritratti gonzagheschi della collezione di Ambras, Mantova, 1980, ISBN non esistente.
Splendore asburgico. Tesori della riaperta Kunstkammer trasmissione radiofonica di Flavia Foradini sulla riaperta Kunstkammer del Kunsthistorisches Museum di Vienna, RSI - Radio della Svizzera Italiana, 17 dicembre 2013.