José Domingo Costa y Borrás (Vinaròs, 13 gennaio 1805 – Tarragona, 14 aprile 1864) è stato un arcivescovo cattolico spagnolo.
Biografia
Docente di diritto canonico nell'Università di Valencia dal 1829, fu ordinato prete nel 1831.[1]
Il governo di Baldomero Espartero lo privò della cattedra, ma riottenne l'incarico di professore nel 1843.[1]
Partecipò ai lavori per la preparazione del concordato tra Spagna e Santa Sede del 1851.[1]
Eletto vescovo di Lérida nel 1847, fu consacrato il 19 marzo 1848 a Madrid. Fu trasferito alla sede di Barcellona nel 1850 e nel 1857 fu promosso alla sede metropolitana di Tarragona.[1]
Nel 1850 fondò a Mataró la congregazione delle Missionarie dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, finalizzato all'educazione cristiana e alle opere di carità.[1]
Fu pubblicista e apologeta. Pubblicò numerosi opuscoli e lettere pastorali contro le idee liberali e in difesa delle immunità ecclesiastiche. Per il suo atteggiamento,tra il 1854 e il 1856 fu confinato dal governo prima a Madrid e poi a Cartagena.[1]
Nel 1858 fu nominato senatore del Regno.
Fu cavaliere di gran croce degli ordini di Carlo III e di Isabella la Cattolica, membro del consiglio reale, prelato domestico e assistente al Soglio Pontificio.
Genealogia episcopale e successione apostolica
La genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
Note
- ^ a b c d e f Juan Manuel Lozano, DIP, vol. III (1976), col. 172.
Bibliografia
- Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Milano, Edizioni Paoline, 1974-2003.
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