Il precampionato vide l'introduzione di nuove norme in materia di gestione dei club: l'adozione di una quota di iscrizione al campionato uniforme per tutte le squadre e l'obbligo di ciascuna società a pagarsi le trasferte[1] avvicinarono la Japan Soccer League verso un modello calcistico più simile a quello occidentale, con le squadre costrette a ricorrere a delle particolari strategie (tra cui il marketing) per guadagnare maggiori introiti[1]. Per quanto riguarda i movimenti di giocatori e allenatori non vi furono significativi cambiamenti: mentre lo Yomiuri mantenne invariato il proprio organico e il Fujita Kogyo lasciò liberi tutti gli stranieri confermando il solo João Dickson Carvalho, Mitsubishi Heavy Industries e Furukawa Electric integrarono nella propria rosa nuovi elementi in alcuni settori di gioco, con alcuni dei quali che si riveleranno di primaria importanza per la costruzione del gioco[2][3][4].
Il campionato
L'inizio del torneo fu stabilito, per entrambe le divisioni, il 4 aprile 1982[2]: mentre in seconda divisione, la classifica fu sin dall'inizio dominata dal retrocesso Yamaha Motors (che al termine del campionato si classificherà primo, ottenendo la promozione diretta)[1][2] e dal Toshiba con il Sumitomo Metals a seguire, nel primo raggruppamento si formò subito un consistente gruppo di concorrenti nella lotta al titolo con lo Yanmar Diesel a tenervi testa malgrado alcuni risultati negativi conseguiti negli scontri diretti[2]. Concluso il girone di andata (la cui ultima gara fu disputata il 24 maggio) in testa[2], dopo il 3 settembre (data di inizio delle gare del girone di ritorno[2]) lo Yanmar Diesel (privato del proprio bomber Kunishige Kamamoto, che durante l'incontro d'andata col Mazda subì un infortunio al tendine d'Achille[1]) subì il sorpasso delle avversarie: in particolare Mitsubishi Heavy Industries e Furukawa Electric proseguirono a braccetto sino all'ultima giornata, programmata per il 31 ottobre[2]: la vittoria per 5-1 un Hitachi privo di obiettivi da raggiungere[1], lanciò il Mitsubishi Heavy Industries verso il suo quarto titolo, data la contemporanea sconfitta dell'avversaria contro un Honda Motor in cerca di punti salvezza[1].
Nonostante la vittoria di prestigio l'Honda Motor, calato alla distanza dopo un buon inizio di campionato che l'aveva portato a candidarsi tra le possibili pretendenti al titolo[2], non poté evitare i playoff promozione-salvezza contro il Toshiba a causa della peggior differenza reti nei confronti del Nissan Motors[2]: ottenendo due secche vittorie, la squadra si salvò proprio come il Saitama Teachers in seconda divisione, costretto a disputare il playoff interdivisionale con il Seino[2]. Nippon Kokan e Teijin ottennero, rispettivamente, la retrocessione diretta in seconda divisione e nelle leghe regionali[2].