L'interiezione o esclamazione (da intericio, «gettare in mezzo») è una parte invariabile del discorso che esprime in tono enfatico un sentimento o un moto improvviso dell'animo (di sorpresa, desiderio, gioia, rabbia, ecc.); è svincolata dai legami sintattici con la frase in cui è inserita ed è spesso accompagnata dal punto esclamativo.
Così come in italiano, in latino le interiezioni si distinguono in propria e impropria.
Tipi di interiezioni
Le interiezioni proprie sono prive di un significato grammaticale, ma sono puramente dei suoni limitativi o naturali che indicano un'improvvisa sensazione o un vivo sentimento dell'animo. Esse possono significare principalmente:
gioia
dolore
sdegno
minaccia
stupore
disprezzo
silenzio
incitamenti
richiamo
ā, hā, io, ō, evoe, euhoe ā, hā, au, heu, eheu, ei, io, hei hui, pō, pōh vae (segue il dativo) ehm, o, pō aha, pro st eia, heia, euge! heus, ohe
Le interiezioni improprie sono costituite da vocativi, da verbi o avverbi con valore esclamativo, come:
age, agedum agite malum, nefas vivat! (vivant!), bene!, pulchre! (h)ave! ((h)avete!), salve! (salvete!), bene quiescas!, quiescatis! hercule, hercle, mehercules, mehercule, mehercle ecastor, mecastor edepol medius Fidius, me Dius Fidius, mediusfidius Fidius è un epiteto di Giove come divinità della buona fede e della lealtà.
suvvia, orsù! orrore, vergogna! evviva!, bene!, bravo! salve!, addio!, buona notte! per Ercole! per Castore! per Polluce! sulla mia buona fede, in fede mia, per Dio!