Il diluvio universale è un'azione tragico-sacra in tre atti di Gaetano Donizetti su libretto di Domenico Gilardoni, andata in scena per la prima volta il 28 febbraio 1830 al Teatro San Carlo di Napoli. Una versione modificata andò in scena a Genova nel 1834.
Le produzioni di quest'opera sono molto rare: si ricordano un allestimento nel 1837 a Parigi, nel 1985 a Genova (con Yasuko Hayashi, Martine Dupuy, Bonaldo Gaiotti, Ottavio Garaventa)[2][3], nel 2010 a San Gallo (con Mirco Palazzi, Filippo Adami, Majella Cullagh, Manuela Custer)[4][5]. Nel 2023 a Bergamo, città natale del compositore, viene rappresentata per la prima volta in tempi moderni la prima versione dell'opera con la direzione di Riccardo Frizza e con Enea Scala, Nahuel di Pierro e Giovanna Gianfaldoni tra gli interpreti.[6]
Mentre Noè, i figli e le loro mogli e i suoi seguaci pregano presso l'Arca, i seguaci di Cadmo guidati da Artoo cercano di incendiarla, ma vengono fermati da Sela, moglie di Cadmo, fedele a Noè. Noè le consiglia di abbandonare il marito, per così salvarsi dal diluvio. Ada, serva di Sela e amante di Cadmo, riferisce mentendo all'amato che Sela sia innamorata di Jafet, primo figlio di Noè. Ada consiglia a Sela di recarsi da Noè, mentre i Satrapi danno la caccia a lui e al figlio. Cadmo fa arrestare Sela, Noè e Jafet, e Ada, pentita, giura a Sela che tenterà di salvarla.
Ada chiede a Cadmo che Sela sia salvata, ma Cadmo rifiuta e la condanna a morte, e decide di sposare Ada. Noè, di fronte alla crudeltà di Cadmo, implora la vendetta divina.
Mentre Noè e i suoi seguaci si nascondono nell'Arca, si celebrano le nozze tra Cadmo e Ada. Cadmo chiama Sela e le dice che riavrà il figlio solo se maledirà Dio davanti a tutti. Di fronte a questa scelta, combattuta tra l'amore tra il suo Dio e il figlio, Sela non regge e muore, mentre le nubi si addensano e coprono la città. L'ultima scena vede le acque che da ovunque s'alzano e sommergono tutto, mentre illesa, sopra le acque, sta l'Arca.
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