Quarta unità della classe Barfleur,[N 1] progettata da Sir Thomas Slade, la sua costruzione fu ordinata dal Navy Board il 17 agosto 1768, e l'unità venne impostata presso i Chatham Dockyard nel dicembre 1769,[2] e varata mercoledì 20 agosto 1777.[3]
Con l'accuirsi della crisi nelle colonie americane, il governo britannico iniziò a mobilitare la flotta per una guerra su vasta scala, e il Formidable fu completato rapidamente, entrando ufficialmente in servizio il 15 aprile 1778 al comando del capitano John Bazely originario di Dover.[2] Assegnata alla Channel Fleet, allora al comando dell'ammiraglio SirAugustus Keppel, divenne nave di bandiera del comandante della divisione di retroguardia,[N 2] il viceammiraglioHugh Palliser.[2] Partecipò alla prima battaglia di Ushant (27 luglio 1778) contro la squadra francese dell'ammiraglio conte Louis Guillomet D'Orvilliers.[2]
Prestò servizio nella Channel Fleet nei successivi due anni e nel 1780 fu sottoposta a lavori di raddobbo presso i reali cantieri navali di Plymouth, dove furono installate 6 carronate sul cassero e 4 sul castello di prua. Nel 1782, al comando del capitano Sir Charles Douglas, divenne nave di bandiera del vice ammiraglio Sir George Brydges Rodney che sostituì l'ammiraglio Sir Thomas Graves al comando della flotta impegnata nei Caraibi.[2] Il 12 aprile partecipò alla battaglia delle Saintes, operando nel mar dei Caraibi fino all'inizio del 1783, quando arrivò a Portsmouth ed entrò nel cantiere per opportune le riparazioni.[3] La guerra si concluse con la firma del trattato di Parigi (settembre 1783), divenuto operante dal 12 aprile 1784.[2]
Con l'inizio della crisi di Nootka tra l'Impero britannico e quello spagnolo, avvenuta nell'estate del 1789, gli inglesi iniziarono a mobilitare la flotta tra maggio e il luglio 1790 e il vascello fu portato nel cantiere di Portsmouth per essere attrezzato a riprendere il mare al comando del capitano Keith Stewart.[3] La crisi si risolse pacificamente e verso la fine dell'anno la nave fu messa in posizione di riserva a Portsmouth.[2]
I grandi lavori di riparazione sul Formidable continuarono e il vascello rientrò in servizio nel febbraio 1795 al comando del capitano George Cranfield Berkeley, anche se i lavori terminarono nel mese di giugno,[N 3] quando la nave entrò in servizio nella Channel Fleet.[2]
Dopo la loro sconfitta tattica patita durante la battaglia del glorioso primo di giugno del 1794, la flotta francese dell'Atlantico rimase all'ancora per molto tempo. Nel 1796 gli inglesi si resero conto che era in corso un'importante operazione.[2] Non avendo idea di quale fosse l'obiettivo, e per evitare di essere sorpresi, l'ammiraglio Sir Alexander Hood, comandante in capo della Channel Fleet, divise la flotta in tre grandi divisioni.[3] La più grande, sotto il comando di Lord Bridport, doveva rimanere presso l'ancoraggio della flotta a Spithead, pronta a salpare in qualsiasi momento.[3] Il viceammiraglio Sir John Colpoys ricevette l'ordine di alzare la sua bandiera sul vascello da 98 cannoni London[4] (98) e pattugliare con la sua divisione le acque prospicienti il porto di Brest. Al contrammiraglio Sir Roger Curtiss fu ordinato di alzare la sua bandiera sul Formidable e pattugliare i Western Approaches.[2]
Il 17 dicembre 1796 una squadra francese di nove navi della linea agli ordini del contrammiraglio Bouvet salpò da Brest, evitò la squadra del viceammiraglio Colpoys, irrompendo nell'Oceano Atlantico.[2] Il 20 dicembre il capitano Sir Edward Pellew al comando della fregata da 44 cannoni Indefatigable arrivò a Falmouth portando notizie della fuga francese. Quando ricevette la notizia, l'Ammiragliato ordinò a Lord Bridport di salpare alla testa della Channel Fleet e di dar loro la caccia. Il giorno di Natale del 1796 la flotta iniziò a salpare dall'ancoraggio ma la partenza venne ritardata da numerosi incidenti.[2] Il Prince[5] (98 cannoni) entrò in collisione con il Sans Pareil (80) ed entrambe le navi rimasero danneggiate.[2] L'Atlas[6] (98) si arenò e il Formidable entrò in collisione con il vascello di primo rango Ville de Paris[7] (110), ed entrambe le navi riportarono danni.[2]
Un altro incidente avvenne il 1 febbraio 1799 quando il Formidable durante una burrasca ruppe gli ormeggi sull'Hamoaze andando a scontrarsi con la fregata, ex francese Amelia[8] prima di arenarsi sul West Mud.[2] Quando il tempo di calmò la nave fu liberata senza ulteriori danni.[3]
Nel 1801 il Formidable fu trovato strutturalmente debole, ma era tale il bisogno di navi nella marina, che venne sottoposta a grandi lavori di rafforzamento.[2] Dopo aver prestato servizio nel Mediterraneo e nel Baltico tra il 1807 e il 1810, la nave fu nuovamente messa in riserva a Portsmouth nel 1812. Ormai la necessità di grandi navi della linea era molto diminuita e ne fu decisa la trasformazione, durante un ciclo di grandi lavori, in vascello da 74 cannoni.[2] Questo fatto avrebbe comportato la rimozione completa del castello di prua, del ponte di poppa e parte del suo cassero.[2] La nave venne trasferita a Chatham arrivandovi il 30 giugno 1813. Accuratamente esaminata dai tecnici, lo scafo fu trovato marcio e la conversione fu annullata.[2] Il Formidable fu qui demolito nel settembre dello stesso anno.[3]
(EN) J.J. Colledge e Ben Warlow, Ships of the Royal Navy: The Complete Record of all Fighting Ships of the Royal Navy, London, Chatham Publishing, 2006, ISBN978-1-86176-281-8.
Luigi Donolo, Il Mediterraneo nell'Età delle rivoluzioni 1789-1849, Pisa, Pisa University Press, 2012, ISBN978-88-6741-004-0.
(EN) Andrew Lambert, War at Sea in the Age of Sail 1650-1850, London, Cassell & Co., 2000, ISBN0-85177-138-6.
(EN) Brian Lavery, The Ship of the Line - Volume 1: The development of the battlefleet 1650-1850, London, Conway Maritime Press, 2003, ISBN0-85177-252-8.
(EN) David Lyon e David Winfield, The Sail and Steam Navy. All the Ship of the Royal Navy 1815-1889, London, Chatham Publishing, 2004.
(EN) Digby Smith, The Greenhill Napoleonic Wars Data Book : Actions and Losses in Personnel, Colours, Standards and Artillery, 1792-1815, Greenhill Books, 1998, ISBN1-85367-276-9.
(EN) David Syrett, The Rodney Papers: Selections From the Correspondence of Admiral Lord Rodney,, Burlington, Ashgate Publishing, 2007, ISBN978-0-7546-6007-1.