Gustavo Adolfo nacque sabato 11 novembre 1882, alle 16.25, alla presenza del conte Arvid Posse, primo ministro, e del barone Hochshild, ministro degli esteri, con le loro rispettive mogli. La sua nascita venne annunciata al popolo con quarantadue colpi di artiglieria.
Il battesimo del principe si tenne al Palazzo Reale di Stoccolma il 25 novembre di quello stesso anno a opera di Anton Niklas Sundberg, arcivescovo di Uppsala, con acqua che in teoria avrebbe dovuto essere originaria del fiume Giordano ma che, in realtà, per motivi di praticità, era stata presa dal pozzo locale del castello.
Presenti alla cerimonia furono anche Claes Herman Rundgren, vescovo di Karlstad, e Frithiof Grafström. Per la presentazione ufficiale del piccolo alla corte venne usata una culla che già aveva accolto Carlo XII di Svezia da infante. Gustavo Adolfo trascorse gran parte della sua infanzia tra il castello di Tullgarn e il castello di Mainau, presso i genitori della madre. La regina Sofia, sua nonna, spesso lo invitava al palazzo di Ulriksdal.
Il principe godette di un'ottima istruzione privata e ottenne il diploma di maturità nel 1900, iscrivendosi nella primavera dell'anno successivo all'Università di Uppsala, ove ebbe l'occasione di avere per docenti lo storico Harald Hjärne, il politologo Simon Boezio, l'economista David Dodsworth e l'archeologo Oscar Almgren, che largamente influenzò la sua passione per l'archeologia e lo coinvolse nel ritrovamento di alcuni reperti dell'età del bronzo presso gli scavi di Håga Kurgan, ora conservati presso il museo storico di stato.
Il principe Gustavo Adolfo in un'immagine del 1916
Nel contempo Gustavo Adolfo ricevette un addestramento militare e ottenne la qualifica di ufficiale nel 1902. Entrato nell'accademia, nel 1909 ne uscì con il grado di capitano facendo carriera fino al grado di tenente generale nel 1928. Il 10 maggio 1906 venne eletto membro onorario dell'Accademia Reale delle Scienze di Svezia.
Il regno
Il 29 ottobre 1950 Gustavo divenne re all'età di 68 anni, alla morte di suo padre Gustavo V. A quel tempo egli era stato il più anziano tra i principi ereditari del mondo. Il suo motto personale era Plikten framför allt (Il dovere innanzitutto). Durante il suo regno si avviò il processo di rinnovamento della costituzione svedese del 1809. Tra le riforme che la nuova costituzione implicò vi fu la rimozione della frase "Il re da solo governi il reame", che rimandava a tesi assolutiste.
Le qualità personali di Gustavo VI Adolfo lo resero popolare tra il popolo svedese e questo fu uno dei motivi per cui, in epoche di cambiamento, la monarchia in Svezia mantenne salde le redini al governo. L'attenzione e l'esperienza accumulata dal re in campo architettonico e botanico lo resero rispettato ancor più in quanto, seguendo la propria inclinazione naturale, si presentò al pubblico informale e naturale evitando gli sfarzi e il lusso del suo ruolo. Gustavo VI Adolfo si interessò di archeologia e fu un appassionato di studi classici. Fu più volte a Morgantina in Sicilia negli anni '50 su invito di Sjöqvist, il suo ex segretario, per lavorare sul sito.
Come suo padre, fu Gran maestro dello Svenska Frimurare Orden (l'Ordine massonico svedese) e Gran maestro d'onore della Grande Loggia nazionale francese[2].
Il principe ereditario Gustavo Adolfo incontra alcuni calciatori inglesi (circa 1910-1915)
La reputazione del re per i suoi molteplici interessi personali era conosciuta a livello nazionale e internazionale. Fu ammesso come membro della British Academy per la sua opera di botanica nel 1958. Gustavo VI Adolfo prese parte a spedizioni archeologiche in Cina, Grecia, Corea e Italia e fondò l'Istituto svedese di studi classici a Roma.
Gustavo VI Adolfo possedeva un'enorme biblioteca privata consistente in 80.000 volumi e, cosa più impressionante, ne aveva letta una buona parte. Aveva interessi specifici nella letteratura dell'arte cinese e della storia orientale. Altra sua area di grande interesse era la botanica, che coltivava anche come hobby nel giardinaggio, al punto da venire considerato un vero esperto nel campo dei rododendri.
A Sofiero (residenza estiva reale) creò una delle migliori collezioni al mondo di rododendri. Come suo figlio, il principe Bertil, Gustavo VI Adolfo fu un appassionato di sport per tutta la sua vita e giocava regolarmente a tennis, golf e praticava la pesca sportiva per scopi benefici.
Bertil, duca di Halland, nato nel 1912 e morto nel 1997;
Carlo Giovanni, duca di Dalecarlia, poi conte Bernadotte di Wisborg, nato nel 1916 e morto nel 2012; sposò Kerstin Wijkmark e in seguito, rimasto vedovo, la contessa Gunilla Märta Louise Watchmeister di Johannishus.
Si risposò il 3 novembre 1923 con la principessa Luisa Mountbatten (1889-1965), figlia di Luigi di Battenberg e della principessa Vittoria d'Assia e del Reno, dalla quale non ebbe figli. Luisa Mountbatten era la bisnipote della Regina Vittoria e di suo marito Principe Alberto.