Gran Premio di Monaco 1979

Monaco (bandiera) Gran Premio di Monaco 1979
320º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 7 di 15 del Campionato 1979
Data 27 maggio 1979
Nome ufficiale XXXVII Grand Prix Automobile de Monaco
Luogo Montecarlo
Percorso 3,312 km
Distanza 76 giri, 251,712 km
Clima Soleggiato
Risultati
Pole position Giro più veloce
Sudafrica (bandiera) Jody Scheckter Francia (bandiera) Patrick Depailler
Ferrari in 1'26"45 Ligier-Ford Cosworth in 1'28"82
(nel giro 69)
Podio
1. Sudafrica (bandiera) Jody Scheckter
Ferrari
2. Svizzera (bandiera) Clay Regazzoni
Williams-Ford Cosworth
3. Argentina (bandiera) Carlos Reutemann
Lotus-Ford Cosworth

Il Gran Premio di Monaco 1979 è stata la settima prova della stagione 1979 del Campionato mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 27 maggio 1979 sul Circuito di Montecarlo. La gara è stata vinta dal sudafricano Jody Scheckter, su Ferrari; per il vincitore si trattò del nono successo nel mondiale. Ha preceduto sul traguardo lo svizzero Clay Regazzoni su Williams-Ford Cosworth e l'argentino Carlos Reutemann su Lotus-Ford Cosworth.

Vigilia

Sviluppi futuri

Il 22 maggio venne annunciato l'annullamento del Gran Premio di Svezia, a seguito della decisione della FISA di non considerarlo più valido quale prova iridata, a causa del ritardo degli organizzatori nel fornire le garanzie economiche previste. Tale decisione aveva, a sua volta, dissuaso i possibili finanziatori della gara svedese. Il numero di gare totali della stagione scendeva a 15.[1] La FISA non accettò l'accordo che era stato trovato tra gli organizzatori e Bernie Ecclestone, e segnalò anche altre anomalie in merito alla tenuta della prova.[2] Il gran premio di Monaco concludeva così il primo ciclo di gare (otto previste ma in effetti disputate solo sette) dalle quali i piloti dovevano scartare i quattro peggiori risultati.

La Scuderia Ferrari confermò, anche per la stagione 1980, la coppia di piloti Jody Scheckter-Gilles Villeneuve.[3] La scuderia italiana negò l'approntamento di un 312 T5, ma confermò l'avanzata creazione di una versione B della 312 T4.[4]

Venne prospettato il rientro in Formula 1, dalla stagione 1980, della Honda. La casa nipponica, che si sarebbe appoggiata a John Surtees come direttore, aveva già corso nel mondiale tra il 1964 e il 1968.[5]

Aspetti tecnici

La Lotus utilizzò nuovamente, per il solo Mario Andretti, il modello 80, mentre la Renault fornì la RS10 anche a René Arnoux. La Wolf utilizzò la WR7.

La Renault testò un doppio sistema turbocompressore durante le prove.[6]

Aspetti sportivi

L'Alfa Romeo non partecipò al gran premio così come la Kaushen, che abbandonò definitivamente il mondiale di Formula 1. Il suo pilota, il torinese Gianfranco Brancatelli, sostituì l'infortunato Arturo Merzario (il comasco subì un infortunio alla mano destra all'officina di Carate Brianza e dovette portare il gesso per tre settimane)[7] sulla vettura che porta il suo nome e che aveva appena acquistato il materiale della Kauhsen. Inizialmente il posto era stato offerto a Vittorio Brambilla, ma il monzese non aveva accettato l'invito.[8] Non prese parte all'evento Héctor Rebaque. Visto comunque l'alto numero di piloti iscritti, e considerando che al via ne sarebbero stati ammessi solo 20, vennero effettuate le prequalifiche.[3]

Entrambi i piloti della Ligier non erano in perfette condizioni a causa di un problema al polso destro. Patrick Depailler aveva subito un infortunio nel corso del precedente Gran Premio del Belgio, mentre Jacques Laffite aveva avuto il riacutizzarsi di una tendinite durante dei test sul Circuito Paul Ricard, la settimana precedente la gara monegasca.[3]

Prequalifiche

Resoconto

Le prequalifiche si tennero il giovedì mattina e videro impegnati tre piloti; il solo Gianfranco Brancatelli venne eliminato.

Risultati

Nella sessione di prequalifica[9] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Status
1 9 Germania (bandiera) Hans-Joachim Stuck Germania (bandiera) ATS-Ford Cosworth 1'33"19 PQ
2 30 Germania (bandiera) Jochen Mass Regno Unito (bandiera) Arrows-Ford Cosworth 1'34"30 PQ
NPQ 24 Italia (bandiera) Gianfranco Brancatelli Italia (bandiera) Merzario-Ford Cosworth 1'38"15 NPQ

Qualifiche

Resoconto

La prima giornata di prove vide davanti il duo della Scuderia Ferrari, con Gilles Villeneuve che segnò 1'26"91, davanti a Jody Scheckter, staccato di oltre quattro decimi. Terzo chiuse Niki Lauda, circa un secondo più lento del sudafricano. Il tempo di Villeneuve fu di un secondo e 43 centesimi più basso del tempo ottenuto da Carlos Reutemann l'anno precedente. Scheckter si lamentò per le manovre di Patrick Depailler, che lo ostacolarono nei suoi miglior tentativo. Le vetture gommate dalla Goodyear venne penalizzate da uno sciopero nella fabbrica inglese della casa americana, che non consentì l'arrivo delle coperture da qualifica.

Nelson Piquet accusò della nausea al termine della sessione mentre, durante le prove, Carlos Reutemann semidistrusse la sua vettura sbattendo contro le barriere. Altri incidenti videro protagonisti Alan Jones e Didier Pironi.[6]

L'esperimento della Renault, in merito al doppio turbocompressore, non ebbe successo in quanto la vettura scaricava a terra troppa potenza: sulle vetture, inoltre, si staccarono i perni della ruota posteriore destra.[6]

Al sabato le due vetture di Maranello furono capaci di migliorarsi ancora, pur con Villeneuve che scontò dei problemi tecnici all'iniezione che gli fecero perdere quarantacinque minuti della sessione ufficiale. Jody Scheckter conquistò la pole, la sua terza e ultima nel mondiale di F1, la prima dal Gran Premio di Germania 1977, precedendo il suo compagno di scuderia di 7 centesimi. La seconda fila venne conquistata da Patrick Depailler, staccato di quasi 7 decimi dal poleman, e Niki Lauda.[10]

Risultati

Nella sessione di qualifica[11] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Griglia
1 11 Sudafrica (bandiera) Jody Scheckter Italia (bandiera) Ferrari 1'26"45 1
2 12 Canada (bandiera) Gilles Villeneuve Italia (bandiera) Ferrari 1'26"52 2
3 25 Francia (bandiera) Patrick Depailler Francia (bandiera) Ligier-Ford Cosworth 1'27"11 3
4 5 Austria (bandiera) Niki Lauda Regno Unito (bandiera) Brabham-Alfa Romeo 1'27"21 4
5 26 Francia (bandiera) Jacques Laffite Francia (bandiera) Ligier-Ford Cosworth 1'27"26 5
6 4 Francia (bandiera) Jean-Pierre Jarier Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth 1'27"42 6
7 3 Francia (bandiera) Didier Pironi Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth 1'27"42 7
8 30 Germania (bandiera) Jochen Mass Regno Unito (bandiera) Arrows-Ford Cosworth 1'27"47 8
9 27 Australia (bandiera) Alan Jones Regno Unito (bandiera) Williams-Ford Cosworth 1'27"67 9
10 20 Regno Unito (bandiera) James Hunt Canada (bandiera) Wolf-Ford Cosworth 1'27"96 10
11 2 Argentina (bandiera) Carlos Reutemann Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth 1'27"99 11
12 9 Germania (bandiera) Hans-Joachim Stuck Germania (bandiera) ATS-Ford Cosworth 1'28"22 12
13 1 Stati Uniti (bandiera) Mario Andretti Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth 1'28"23 13
14 7 Regno Unito (bandiera) John Watson Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth 1'28"23 14
15 29 Italia (bandiera) Riccardo Patrese Regno Unito (bandiera) Arrows-Ford Cosworth 1'28"30 15
16 28 Svizzera (bandiera) Clay Regazzoni Regno Unito (bandiera) Williams-Ford Cosworth 1'28"48 16
17 14 Brasile (bandiera) Emerson Fittipaldi Brasile (bandiera) Fittipaldi-Ford Cosworth 1'28"49 17
18 6 Brasile (bandiera) Nelson Piquet Regno Unito (bandiera) Brabham-Alfa Romeo 1'28"52 18
19 16 Francia (bandiera) René Arnoux Francia (bandiera) Renault 1'28"57 19
20 15 Francia (bandiera) Jean-Pierre Jabouille Francia (bandiera) Renault 1'28"68 20
Vetture non qualificate
NQ 18 Italia (bandiera) Elio De Angelis Regno Unito (bandiera) Shadow-Ford Cosworth 1'28"70 NQ
NQ 8 Francia (bandiera) Patrick Tambay Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth 1'29.53 NQ
NQ 17 Paesi Bassi (bandiera) Jan Lammers Regno Unito (bandiera) Shadow-Ford Cosworth 1'29"99 NQ
NQ 22 Irlanda (bandiera) Derek Daly Regno Unito (bandiera) Ensign-Ford Cosworth 1'30"18 NQ

Gara

Resoconto

Jody Scheckter scattò per primo, seguito da Niki Lauda che infilò Gilles Villeneuve alla Santa Devota; quarto era Depailler, quinto Laffite, sesto Didier Pironi, settimo Alan Jones. Già al terzo giro Villenueve riprese la seconda posizione, passando Lauda nuovamente alla staccata della Santa Devota. Le due Ferrari guadagnarono un buon margine anche sfruttando la lentezza della vettura di Niki Lauda, che bloccava, di fatto, le più veloci Ligier.

La classifica rimase invariata, per le prime posizioni, per diverse tornate, quando, al giro 16, Didier Pironi, nel tentativo di passare Laffite, lo strinse contro il guardrail. Le gomme della Ligier ne vennero danneggiate, tanto che Laffite fu costretto a una sosta ai box. Quattro giri dopo Pironi mise sotto pressione anche Patrick Depailler, costringendolo a un testacoda, che lo fece piombare nelle retrovie. Al giro 22 il francese della Tyrrell si trovò in battaglia, per la terza posizione, con Niki Lauda e Alan Jones. Nella discesa del Mirabeau la sua vettura toccò quella dell'austriaco: la Tyrrell s'impennò sopra la Brabham, distruggendone la parte posteriore, e finendo contro il guardrail, a sua volta. Per queste manovre il pilota della Tyrrell fu criticato dai colleghi a fine gara.[12] Jones conquistò così la terza posizione, seguito da Jochen Mass, Jean-Pierre Jarier e Carlos Reutemann.

Al trentatreesimo giro Jarier passò Mass e Regazzoni prese una posizione a Reutemann. Solo un giro e Jarier fu costretto ad abbandonare con una sospensione rotta.

Al giro 44 terminò la gara per Jones, che andò contro il guard-rail, anche lui a causa della rottura della sospensione. Mass perse diverse posizioni a causa di una sosta ai box e, al giro 54, anche Gilles Villeneuve fu costretto all'abbandono per un problema alla trasmissione. Fu vano il tentativo dei commissari di spingerlo nuovamente in pista, all'altezza della Rascasse. Ora la classifica vedeva Clay Regazzoni al secondo posto, seguito da Carlos Reutemann, Nelson Piquet, Watson e le due Ligier.

Al sessantottesimo giro Nelson Piquet ruppe l'albero di trasmissione mentre Depailler superò Watson ma, a sua volta, ruppe il motore. Scheckter controllò il ritorno del ticinese e vinse per la nona volta in carriera. Terzo fu Reutemann, poi Watson, quindi Depailler e Mass. Sei vetture vennero classificate, solo quattro a pieni giri. Clay Regazzoni tornò a podio dopo 43 gran premi, per la prima volta dal Gran Premio d'Italia 1976.[13]

Risultati

I risultati del gran premio[14] furono i seguenti:

Pos No Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Pos. Griglia Punti
1 11 Jody Scheckter Italia (bandiera) Ferrari 76 1h55'22"48 1 9
2 28 Svizzera (bandiera) Clay Regazzoni Regno Unito (bandiera) Williams-Ford 76 +0"44 16 6
3 2 Argentina (bandiera) Carlos Reutemann Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford 76 +8"57 11 4
4 7 Regno Unito (bandiera) John Watson Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford 76 +41"31 14 3
5 25 Francia (bandiera) Patrick Depailler Francia (bandiera) Ligier-Ford 75 Motore[15] 3 2
6 30 Germania (bandiera) Jochen Mass Regno Unito (bandiera) Arrows-Ford 69 +7 giri 8 1
7 6 Brasile (bandiera) Nelson Piquet Regno Unito (bandiera) Brabham-Alfa Romeo 68 Trasmissione 18
8 15 Francia (bandiera) Jean-Pierre Jabouille Francia (bandiera) Renault 68 +8 giri 20
Rit 26 Francia (bandiera) Jacques Laffite Francia (bandiera) Ligier-Ford 55 Cambio 5
Rit 12 Canada (bandiera) Gilles Villeneuve Italia (bandiera) Ferrari 54 Trasmissione 2
Rit 27 Australia (bandiera) Alan Jones Regno Unito (bandiera) Williams-Ford 43 Incidente/Sterzo 9
Rit 4 Francia (bandiera) Jean-Pierre Jarier Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford 34 Sospensione 6
Rit 9 Germania (bandiera) Hans-Joachim Stuck Germania (bandiera) ATS-Ford 30 Ruota 12
Rit 5 Austria (bandiera) Niki Lauda Regno Unito (bandiera) Brabham-Alfa Romeo 21 Collisione con D.Pironi 4
Rit 3 Francia (bandiera) Didier Pironi Regno Unito (bandiera) Tyrrell -Ford 21 Collisione con N.Lauda 7
Rit 1 Stati Uniti (bandiera) Mario Andretti Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford 21 Sospensione 13
Rit 14 Brasile (bandiera) Emerson Fittipaldi Brasile (bandiera) Fittipaldi-Ford 17 Motore 17
Rit 16 Francia (bandiera) René Arnoux Francia (bandiera) Renault 8 Incidente 19
Rit 20 Regno Unito (bandiera) James Hunt Regno Unito (bandiera) Wolf-Ford 4 Trasmissione 10
Rit 29 Italia (bandiera) Riccardo Patrese Regno Unito (bandiera) Arrows-Ford 4 Sospensione 15
NQ 18 Italia (bandiera) Elio De Angelis Regno Unito (bandiera) Shadow-Ford
NQ 8 Francia (bandiera) Patrick Tambay Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford
NQ 17 Paesi Bassi (bandiera) Jan Lammers Regno Unito (bandiera) Shadow-Ford
NQ 22 Irlanda (bandiera) Derek Daly Regno Unito (bandiera) Ensign-Ford
NPQ 24 Italia (bandiera) Gianfranco Brancatelli Italia (bandiera) Merzario-Ford

Classifiche

Note

  1. ^ Domani prove a Monaco, No al G.P. di Svezia, in La Stampa, 23 maggio 1979, p. 19. URL consultato il 28 settembre 2012.
  2. ^ (ES) Confirmada l'anulacion del G. P de Suecia de F-1, in El Mundo Deportivo, 23 maggio 1979, p. 25. URL consultato il 28 settembre 2012.
  3. ^ a b c Cristiano Chiavegato, Depailler-Laffite, coppia in crisi, in La Stampa, 24 maggio 1979, p. 25.
  4. ^ È già in collaudo una Ferrari T4B, in La Stampa, 25 maggio 1979, p. 23.
  5. ^ (ES) "Honda" vuelve a la Formula-1, in El Mundo Deportivo, 27 maggio 1979, p. 25. URL consultato il 29 settembre 2012.
  6. ^ a b c Cristiano Chiavegato, Villeneuve e Scheckter i più veloci, in La Stampa, 25 maggio 1979, p. 23.
  7. ^ Merzario ferito, corre Brambilla, in La Stampa, 16 maggio 1979, p. 21.
  8. ^ Carlo Baffi, Quella Kauhsen troppo lenta, Magazine Italiaracing, 23 maggio 2011, p. 29. URL consultato il 25 maggio 2011.
  9. ^ Risultati delle prequalifiche, su hemeroteca.mundodeportivo.com.
  10. ^ (ES) Xavier Ventura, Los "Ferrari" coparon la primera linea de parrilla, in El Mundo Deportivo, 27 maggio 1979, p. 24. URL consultato il 29 settembre 2012.
  11. ^ Risultati delle qualifiche, su chicanef1.com.
  12. ^ Cristiano Chiavegato, Pironi è messo sotto accusa dai piloti della Ligier, in Stampa Sera, 29 maggio 1979, p. 13.
  13. ^ Cristiano Chiavegato, Dal ritiro di Villeneuve all'assalto di Regazzoni, in Stampa Sera, 29 maggio 1979, p. 13.
  14. ^ Risultati del gran premio, su formula1.com.
  15. ^ Patrick Depailler venne classificato, anche se ritirato, in quanto aveva coperto più del 90% della distanza prevista.

Altri progetti

Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 1979
 

Edizione precedente:
1978
Gran Premio di Monaco Edizione successiva:
1980
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