Ricavato industrialmente come sottoprodotto della preparazione del sapone, trova impiego nella produzione di sciroppi, creme per uso farmaceutico e cosmetico, nonché come additivo alimentare, identificato dalla sigla E422. È anche un reagente usato nella sintesi di composti organici più complessi. Nel vino conferisce rotondità al sapore. Il glicerolo liquido è anche impiegato, con 2 parti d'acqua distillata, nella soluzione per macchine del fumo da palcoscenico. Trova inoltre impiego nella produzione della nitroglicerina.
Il glicerolo è anche un sottoprodotto della produzione del biodiesel.
La glicerina presenta eccellenti proprietà di solubilità per tannini, fenolo e l'acido borico. Se presente in percentuale elevata svolge anche azione conservante e viene a volte aggiunta a soluzioni acquose. L'azione caustica di alcuni composti (ad esempio fenolo e iodio) è minore in soluzione glicerica. A causa della sua viscosità le soluzioni in glicerina si preparano meglio operando a caldo. I gliceridi sono notevolmente igroscopici e debbono quindi essere conservati in recipienti ben chiusi.
tra le soluzioni per uso esterno, la soluzione glicerica di iodio.
Quando prodotto secondo la Farmacopea Ufficiale, viene identificato con "glicerolo F.U.".[2]
Utilizzi medici
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Il glicerolo somministrato per via orale ha una funzione lassativa; somministrato per via endovenosa insieme a cloruro di sodio, è indicato nel trattamento dell'ipertensione endocranica e oculare nei pazienti adulti.
I dati relativi all'impiego di glicerolo durante la gravidanza o l'allattamento sono limitati. L'assunzione di glicerolo non risulta comunque controindicata durante la gravidanza o l'allattamento; a scopo precauzionale è comunque preferibile assumere il farmaco solo nei casi di necessità e dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio[3].
Il glicerolo deve essere somministrato con cautela a pazienti diabetici: per azione disidratante, favorisce la comparsa di iperglicemia e glicosuria[3].
L'uso prolungato di lassativi come il glicerolo può favorire la comparsa di diarrea con conseguente perdita di acqua, sali minerali o altri elementi nutritivi essenziali e, nei casi più gravi, disidratazione o ipopotassiemia. L'abuso di lassativi può portare inoltre a dipendenza e incremento progressivo del dosaggio, atonia intestinale, stitichezza cronica[3]. L'ipopotassiemia associata all'abuso di lassativi può causare alterazioni della funzionalità cardiaca o neuromuscolare: somministrare glicerolo con cautela a pazienti in terapia con glicosidi cardiaci, diuretici o corticosteroidi[3].
In caso di trattamento con glicerolo per via endovenosa, somministrare il glicerolo con cautela a pazienti affetti da insufficienza renale poiché potrebbe verificarsi necrolisi osmotica irreversibile; durante la terapia è opportuno monitorare la funzionalità renale[3]. In presenza di scompenso cardiaco congestizio, edema, ritenzione idrica somministrare glicerolo con cautela. La somministrazione contemporanea a trasfusione di sangue nella stessa linea di infusione venosa può causare emolisi[3].
Durante la somministrazione di glicerolo per via endovenosa mantenere sotto osservazione il bilancio elettrolitico e l'osmolarità plasmatica[3].
Non sono disponibili dati relativi all'efficacia e alla sicurezza della somministrazione di glicerolo per via endovenosa in pazienti pediatrici[3].