Originario di Milena, in provincia di Caltanissetta, si laurea in giurisprudenza all'Università di Pisa, ottiene il diploma di licenza in scienze giuridiche e consegue il dottorato alla Scuola Superiore Sant'Anna nel 2012[4][5]. Nel 2010 diviene ricercatore della associazione Svimez, di cui dal 2016 è vice direttore.[6] Si occupa di Mezzogiorno, e in particolare di politiche di coesione e di sviluppo del Sud. Membro del Comitato di redazione della Rivista economica del Mezzogiorno, ha scritto su diverse riviste economiche e giuridiche ed è periodicamente intervenuto nel dibattito politico attraverso articoli su Le Ragioni del Socialismo, l'Unità, Il Riformista,HuffPost, la Repubblica.[7] Il suo ultimo libro è «La sinistra e la scintilla. Idee per un riscatto» edito da Donzelli.
Attività politica
È stato capo della segreteria dell'assessore per l'economia della Regione Siciliana Luca Bianchi da dicembre 2012 a marzo 2014 e consulente del ministro dell'ambienteAndrea Orlando da giugno 2013 a febbraio 2014.[4] Ha coordinato gli Stati generali della lotta alle mafie presso il Ministero della Giustizia tra il 2017 e il 2018.
Nel gennaio del 2018 rifiuta la candidatura alle elezioni politiche nelle liste del Partito Democratico, in polemica contro il metodo scelto dall'allora segretario Matteo Renzi. Al centro del suo rifiuto, in particolare, il fatto che nella compilazione delle liste Renzi avrebbe seguito criteri padronali e nepotistici, nello specifico indicando come capolista nella circoscrizione Sicilia 1 Daniela Cardinale, figlia dell'ex ministro Salvatore Cardinale.[8][9]
Nel 2017 entra a far parte della Direzione Nazionale del Partito Democratico[10]. Dal giugno 2019 è membro della Segreteria Nazionale come Responsabile delle politiche del lavoro.
Al centro della sua azione politica in questo ruolo la stesura di un "Piano per il Sud", costruito intorno a cinque grandi missioni pensate per colmare i deficit di sviluppo nel Mezzogiorno d'Italia. Tra gli obiettivi del piano la ripresa di un piano pubblico di investimenti al Sud, soprattutto in infrastrutture, e una migliore organizzazione della programmazione nella gestione dei fondi europei.[11] Provenzano si è inoltre battuto per il rafforzamento della clausola del 34% delle spese in conto capitale da destinare al Mezzogiorno.
Il 7 agosto 2020 viene approvato il Dl "agosto", dove Provenzano ha inserito il cosiddetto "Pacchetto Sud", ossia un taglio del 30% dei contributi per chi assume nel Mezzogiorno o stabilizza i precari. La misura varrà dal 1º ottobre fino alla fine dell'anno, finanziato dal "Recovery Fund" dell'Unione europea.[12][13]
Nell'aprile del 2023 è stato nominato Responsabile Esteri, Europa, Cooperazione internazionale nella Segreteria Nazionale di Elly Schlein.[16]
Posizioni politiche
È stato molto vicino allo storico esponente del PCIEmanuele Macaluso, e nel gennaio 2021, all'indomani della morte, lo ha ricordato in una commossa orazione funebre.[17][18]
Nell'aprile 2018 ha promosso l'iniziativa Sinistra Anno Zero, dove ha esposto le sue linee per una ripartenza del PD dopo la sconfitta elettorale del 4 marzo 2018 e le dimissioni dell'allora segretario Renzi. Provenzano ha invocato una discontinuità, in direzione di una maggiore sensibilità sociale e di una vocazione più spiccata nella lotta alle diseguaglianze.[19]
Da Ministro, si è fatto promotore di politiche che colmino il divario di investimenti tra il Nord e il Sud Italia, per rendere il Mezzogiorno stesso un motore di crescita per l'Italia. Ha inoltre intrapreso azioni per far emergere il lavoro irregolare, attrarre investimenti e rilanciare la domanda di lavoro al Mezzogiorno[12].
Il 7 giugno 2020 invitato a parlare a una tavola rotonda sul confronto sulla ripartenza dopo la pandemia dall'Associazione Mecenate 90, accortosi che il comitato fosse composto esclusivamente da uomini ha declinato l'invito, parlando di una vera e propria "rimozione di genere".[20]
Giuseppe Provenzano e Luca Bianchi, Ma il cielo è sempre più su? L'emigrazione meridionale ai tempi di Termini Imerese. Proposte di riscatto per una generazione sotto sequestro, Roma, Castelvecchi, 2010.[6]
^Biografia del Ministro Giuseppe Provenzano, su Ministro per il Sud e la Coesione territoriale. URL consultato il 14 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2019).