Figlio di Pietro Albertucci[1], fervente bentivolesco ucciso nel 1445 negli scontri di piazza succeduti all'assassinio di Annibale I Bentivoglio da parte dei Canetoli, frequentò il convento bolognese di San Domenico prendendo gli ordini nel 1457. Predicatore ricercato, svolse le sue omelie non solo a Bologna ma anche nei maggiori centri della Toscana e nel 1481 predicò nel convento di Saint-Maximin-la-Sainte-Baume, in Francia. Nel 1494 fu nominato inquisitore generale di Bologna.
Dei suoi numerosi scritti di carattere storico restano soltanto la Cronica gestorum ac factorum memorabilium civitatis Bononiae ab urbe condita ad annum 1497[2], la Cronica magistrorum generalium Ordinis fratrum Praedicatorum et omnium gestorum sub ipsis et clarorum virorum eiusdem ordinis in scientia, dignitate et sanctitate e le Additiones al Chronicon pontificum et imperatorum di Martino Polono.
Note
^"Borselli" è in realtà un soprannome, legato presumibilmente all'arte degli orefici, che fu aggiungo solo nel Quattrocento al cognome originario della famiglia, Albertucci, tra le più antiche in Bologna come testimoniato in G. Fantuzzi, Notizie degli scrittori bolognesi, San Tommaso d'Aquino, Bologna, 9 vv., 1781-1794, vol. 1, pp. 156-160.
^Girolamo Albertucci de' Borselli, Cronica gestorum ac factorum memorabilium civitatis Bononie, a cura di A. Sorbelli, in Rerum italicarum scriptores 2, tomo XXIII, parte II, Lapi, Città di Castello, 1911-1929
Bibliografia
Girolamo Albertucci de' Borselli, Annales bononienses, a cura di L.A. Muratori, in Rerum italicarum scriptores, tomo XXIII, Tipografia Società Palatina, Milano, 1733
Girolamo Albertucci de' Borselli, Cronica gestorum ac factorum memorabilium civitatis Bononie, a cura di A. Sorbelli, in Rerum italicarum scriptores 2, tomo XXIII, parte II, Lapi, Città di Castello, 1911-1929
Giuseppe Rabotti, Albertucci de' Borselli Girolamo, Dizionario Biografico degli Italiani, I, Roma, Istituto dell'Enciclopedia italiana, 1960