«The second day of July, 1776, will be the most memorable epoch in the history of America. I am apt to believe that it will be celebrated by succeeding generations as the great anniversary festival. It ought to be commemorated as the day of deliverance, by solemn acts of devotion to God Almighty. It ought to be solemnized with pomp and parade, with shows, games, sports, guns, bells, bonfires, and illuminations, from one end of this continent to the other, from this time forward forever more.»
(IT)
«Il secondo giorno di luglio del 1776 sarà l'evento più memorabile della storia dell'America. Sono portato a credere che sarà celebrato dalle generazioni future come una grande festa commemorativa. Dovrebbe essere celebrato come il giorno della liberazione, attraverso solenni atti di devozione a Dio Onnipotente. Dovrebbe essere festeggiato con pompe e parate, con spettacoli, giochi, sport, spari, campane, falò ed illuminazioni, da un'estremità di questo continente all'altra, oggi e per sempre»
(Letter from John Adams to Abigail Adams, July 3, 1776, "Had a Declaration..." [electronic edition]. Adams Family Papers: An Electronic Archive. Massachusetts Historical Society.)
La previsione di Adams si rivelò errata di due giorni: in seguito si scelse di festeggiare l'indipendenza il 4 luglio, cioè il giorno in cui fu mostrata pubblicamente la Dichiarazione d'indipendenza, invece del 2 luglio cioè quando fu approvata la risoluzione Lee in una sessione chiusa del Congresso.[8]
Uno dei falsi miti sull'Independence Day è quello secondo il quale il Congresso firmò la Dichiarazione d'Indipendenza il 4 luglio 1776; in realtà, la maggior parte dei delegati firmò il documento il 2 luglio, e non il 4 luglio come si crede comunemente.[9][10][11][12]
Una coincidenza curiosa sta nel fatto che Thomas Jefferson e John Adams, entrambi firmatari della Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America, successivamente assunsero l'incarico di Presidente degli Stati Uniti d'America e morirono lo stesso giorno del 50º anniversario dalla dichiarazione, il 4 luglio 1826.[13][14] L'ultimo firmatario superstite della dichiarazione d'indipendenza fu Charles Carroll che morì nel 1832.[15] Nonostante non fosse un firmatario della Dichiarazione di indipendenza, James Monroe, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti d'America, che divenne anche presidente morì il 4 luglio 1831, divenendo il terzo presidente deceduto durante l'anniversario dalla dichiarazione.[16]Calvin Coolidge, 30º presidente degli Stati Uniti d'America, fu l'unico della presidenza a nascere nel giorno dell'Indipendenza, il 4 luglio 1872.[17] Infine, anche uno dei presidenti della Corte Suprema degli Stati Uniti, Melville Weston Fuller, in carica dal 1888, morì nel 1910 il 4 di luglio.
Descrizione
L'Independence Day è una festa nazionale caratterizzata dal patriottismo. Similmente ad altre festività estive, spesso le celebrazioni avvengono all'aperto. Essendo una festività federale, tutte le istituzioni non essenziali (come il servizio postale e le corti federali) vengono chiuse. Molti politici statunitensi trascorrono il 4 luglio presenziando a un evento pubblico e lodando la nazione in tutti i suoi aspetti (la storia, il popolo, ecc.).
Le famiglie celebrano l'Independence Day organizzando un picnic o una grigliata con il barbecue e colgono l'occasione per riunire i parenti. Le decorazioni sono generalmente colorate di rosso, bianco e blu, come la bandiera degli Stati Uniti. Le parate avvengono in mattinata, mentre i fuochi d'artificio vengono sparati di sera nei parchi e nelle piazze; in alcuni casi i fuochi vengono accompagnati da canti patriottici come, ad esempio, l'inno nazionale The Star-Spangled Banner.
Inoltre, a mezzogiorno in punto, nelle basi militari si svolge un saluto militare, chiamato Salute to the Union ("il saluto all'Unione"), in cui vengono sparati tanti colpi di cannone quanti sono gli stati che compongono gli Stati Uniti.[18]
Osservanza
Nel 1777 furono sparati tredici colpi di pistola, una volta al mattino e un'altra al calar della sera, il 4 luglio a Bristol, Rhode Island. Filadelfia, Pennsylvania celebrò il primo anniversario in una maniera che gli statunitensi moderni troverebbero abbastanza familiare: una cena ufficiale per il Congresso Continentale, brindisi, 13 colpi di fucile, discorsi, preghiere, musica, parate, incontri di truppe e fuochi d'artificio. Le navi furono addobbate con decorazioni rosse, bianche e blu.
^ Charles Warren, Fourth of July Myths, in The William and Mary Quarterly, vol. 2, n. 3, 1945, pp. 238-272, DOI:10.2307/1921451. URL consultato il 2 luglio 2020.