Giacomo Cantelmo, o Cantelmi, (Napoli, 13 giugno 1640[1] – Napoli, 11 dicembre 1702), è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.
Biografia
Figlio di Fabrizio Cantelmo, duca di Popoli e principe di Pettorano, e Beatrice Brancia, duchessa di Belvedere, Innocenzo XI nel 1678 lo mandò legato in Urbino e inquisitore di Malta e di Venezia; Clemente X nel 1685 lo delegò nunzio in Svizzera poi nel 1688 lo mandò pure in Polonia, e nel 1689 Alessandro VIII lo incaricò di compiere importanti missioni a Vienna e in Russia; al ritorno, il 13 febbraio 1690 fu creato cardinale e il 27 settembre dello stesso anno successe al cardinale Gasparo Cavalieri sulla cattedra dell'arcidiocesi di Capua. Mantenne questa carica però solo per un anno. Infatti, il 23 luglio dell'anno seguente, il cardinal Pignatelli, eletto pontefice con il nome di Innocenzo XII, lo trasferì a Napoli nominandolo arcivescovo di Napoli. Mantenne tale carica fino alla morte.
Fu un uomo di non ordinaria cultura, uno dei più illustri porporati del suo tempo, dotto di latino, di greco e di ebraico. Per promuovere lo studio delle antichità, formò a Popoli nel giardino di famiglia, un ricco museo in cui raccolse lapidi di Corfinio, statue, e monete antiche.[2]
Genealogia episcopale
La genealogia episcopale è:
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
- (IT, DE, FR) Giacomo Cantelmo, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
- (EN) David M. Cheney, Giacomo Cantelmo, in Catholic Hierarchy.
- Vittor Ivo Comparato, CANTELMO, Giacomo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 18, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1975.
- (EN) Salvador Miranda, CANTELMO, Giacomo, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University.