Gerardo Cagnoli (Valenza, 1267 circa – Palermo, 29 dicembre 1342) è stato un religioso italiano dell'Ordine dei frati minori.
Il suo culto come beato è stato confermato da papa Pio X nel 1908.
Biografia
Nativo del Piemonte, nel 1290, persi entrambi i genitori, decise di dedicarsi alla vita ascetica, mendicando e visitando santuari. Impressionato dalla fama di santità del vescovo francescano Ludovico di Tolosa, nel 1307 decise di abbracciare la vita religiosa tra i frati minori del convento di Randazzo, dove compì il noviziato e visse per un certo periodo prima di trasferirsi a Palermo, dove si spense in odore di santità.[1]
Secondo il Catalogus sanctorum Fratrum Minorum pubblicato nel 1903 a cura di Leonhard Lemmens, il suo nome fu inserito in un repertorio di francescani illustri già attorno al 1335, quando il frate era ancora in vita.[1]
Il culto
Il suo corpo è venerato nella basilica di San Francesco a Palermo.[2]
Papa Pio X, con decreto del 12 maggio 1908, ne confermò il culto con il titolo di beato.[3]
Il suo elogio si legge nel martirologio romano al 29 dicembre.[4]
Note
- ^ a b Rodolfo Toso d'Arenzano, BSS, vol. III (1963), col. 641.
- ^ Rodolfo Toso d'Arenzano, BSS, vol. III (1963), col. 642.
- ^ Index ac status causarum (1999), p. 428.
- ^ Martirologio romano (2004), p. 973.
Bibliografia
- Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, Città del Vaticano, LEV, 2004.
- Congregatio de Causis Sanctorum, Index ac status causarum, Città del Vaticano, 1999.
- Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma, 1961-1969.
Collegamenti esterni
- Clara Gennaro, CAGNOLI, Gerardo, beato, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 16, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1973.
- Gerardo Cagnoli, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.