Nel settembre 1991 sopravvisse a un incidente aereo: mentre viaggiava su un piccolo aereo con una troupe della Rai per andare a intervistare l'allora presidente della Bassa SassoniaGerhard Schröder per un programma sulla riunificazione tedesca, durante l'atterraggio all'aeroporto di Kiel l'aereo uscì di pista, causando la morte di una giovane produttrice.[13]
Nel 2001 venne nominato direttore de l'Unità, da poco rinata dopo il fallimento del 2000; mantenne la carica fino al 2005, quando venne sostituito dal suo condirettore Antonio Padellaro. Secondo quanto riportato da Marco Travaglio in un editoriale del 2008 sulla stessa Unità, le dimissioni di Colombo sarebbero dovute a numerose pressioni subite dai Democratici di Sinistra per dissidi sulla linea editoriale del quotidiano.[18]
Cofondatore ed editorialista de il Fatto Quotidiano
Rieletto nuovamente deputato nel 2008,[28] è stato componente, per il Partito Democratico, della III Commissione (Affari Esteri e Comunitari) e della Commissione esaminatrice del "Premio Ilaria Alpi e Maria Grazia Cutuli".[29] Dalla morte di Mirko Tremaglia fino allo scioglimento delle Camere, è stato il più anziano deputato della XVI legislatura. Termina il mandato nel 2013.
È grazie alla sua attività parlamentare se ad oggi esiste una legge (istituita nel 2000) che riconosce il 27 gennaio come Giorno della Memoria. Legge approvata all'unanimità dalla Camera dei deputati e successivamente dal Senato.
Candidatura alla segreteria del PD
Il 16 luglio 2007, con un articolo pubblicato su L'Unità, annunciò la sua candidatura alla segreteria del Partito Democratico, puntando su una critica marcata nei confronti di Silvio Berlusconi, del "berlusconismo" e di ciò che i suoi governi rappresentarono nella legislatura precedente. Tuttavia, all'atto di presentazione delle sottoscrizioni necessarie alla candidatura (il 30 luglio), presentò alcuni moduli che gli erano stati inviati via fax e quindi non in originale. L'ufficio tecnico-amministrativo del "Comitato 14 ottobre", promotore del PD, ammise la sua candidatura "con riserva", richiedendo gli originali entro 48 ore. Colombo sostenne l'impossibilità di soddisfare alla richiesta, vista l'assenza di strutture partitiche alle sue spalle, e lamentò la presenza di regole "vetero-burocratiche" che "soffocano" la nascita del nuovo partito. Il 1º agosto, con un intervento sull'Unità, annunciò la sua rinuncia alla candidatura.[30]
Attività parlamentare
Secondo il sito OpenParlamento, che supervisiona le attività di deputati e senatori, al 27 maggio 2011 Furio Colombo è stato il deputato con il più alto numero di "voti ribelli", contrari cioè alle indicazioni del partito di appartenenza, pari cioè a 633.[31]
Dopo avere lasciato l'Unità nel 2008, ha fondato insieme a Marco Travaglio ed Antonio Padellaro il Fatto Quotidiano di cui è stato editorialista dalla fondazione nel settembre 2009 al maggio 2022. Sul Fatto ha curato per molti anni anche la rubrica quotidiana A domanda rispondo, dove generalmente affrontava temi politici proposti dai lettori.[34]
In contrasto con la linea assunta dal Fatto Quotidiano sull'invasione russa dell'Ucraina, considerata antiamericana e filorussa, alla decisione del quotidiano di assumere come collaboratore il saggista Alessandro Orsini ed in seguito ad un editoriale di Massimo Fini in cui veniva apertamente elogiata la Repubblica Sociale Italiana, Colombo ha scritto una lettera di protesta, annunciando in seguito la fine della permanenza presso il quotidiano di Travaglio.[35][36] Il 20 maggio 2022 riprende la collaborazione come editorialista al quotidiano la Repubblica.[4]
È stato presidente nazionale di "Sinistra per Israele", associazione che si pone il compito di "contrastare i pregiudizi antisraeliani, antisionisti e talora perfino antisemiti che albergano anche in una parte consistente della sinistra italiana".[37]
Furio Colombo è morto il 14 gennaio 2025, a Roma, all'età di 94 anni. I funerali del giornalista si sono svolti l'indomani al cimitero acattolico di Roma.[40]
Vita privata
Era sposato con la scrittrice statunitense Alice Oxman, di vent'anni più giovane. Dal matrimonio è nata una figlia, Daria.[41]
Opere
Nuovo teatro americano, a cura di, Milano, Bompiani, 1963.
Le donne matte, Milano, Feltrinelli, 1964.
L'America di Kennedy, Milano, Feltrinelli, 1964; Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2004. ISBN 88-8490-518-4.
Invece della violenza, Milano, Bompiani, 1967.
Le condizioni del conflitto, Milano, Bompiani, 1970.
Cinema e televisione dell'ultima America, a cura di, in "Bianco e Nero", fasc. 9/10, 1972.
I prossimi americani. Il Chi è chi nelle elezioni presidenziali USA del 1976. Intervista a tutti i protagonisti della vita politica americana, Milano, Garzanti, 1976.
Agenti segreti, Milano, Garzanti, 1976.
Carter presidente. Verso una nuova America, a cura di, Milano, Fratelli Fabbri, 1977.
Rabbia e televisione. Riflessioni sugli effetti imprevisti della TV, Milano, SugarCo, 1981.
Passaggio a occidente. Viaggio dentro un'America sconosciuta, Milano, Rizzoli, 1982.
Il Dio d'America. Religione, ribellione e nuova destra, Milano, A. Mondadori, 1983; Il Dio d'America. Religione e politica in USA, Milano, A. Mondadori, 1987. ISBN 88-04-30296-8; Claudiana, 2014, ISBN 978-88-689-8006-1.
Un'intuizione americana, con Ugo Nespolo, Torino, Luisella D'Alessandro, 1983.
Bersagli mobili, come Marc Saudade, Milano, A. Mondadori, 1984.
L'ambasciatore di Panama, come Marc Saudade, Milano, A. Mondadori, 1985.
Cosa farò da grande? Quanto tempo resta per decidere?, Milano, A. Mondadori, 1986.
El centro, come Marc Saudade, Milano, Mondadori, 1987.
Trappola a Hong Kong, come Marc Saudade, in "L'Espresso", 16 agosto 1987.
Intervista alla televisione, a cura di A. Bottiglieri ed E. Ragone, Napoli, Pironti, 1988.
^ORGANISMI DIRIGENTI, su Sinistra per Israele. URL consultato il 31 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2011).
«Presidente nazionale di Sinistra per Israele: Furio Colombo»
^Furio Colombo, su Il Sole 24 ORE, 28 luglio 2016. URL consultato il 31 gennaio 2020 (archiviato il 30 settembre 2017).
«Nel maggio del 2015, in occasione dell'ottantacinquesimo compleanno di Marco Pannella, ha annunciato di volersi iscrivere al Partito Radicale Transnazionale»