Dopo l'omicidio di D'Aquila, avvenuto il 10 ottobre 1928, il potere passò nelle mani di Joe Masseria e della sua famiglia attiva a Manhattan. Il successore di D'Aquila, Al Mineo, fece da anello di congiunzione fra Masseria e l'alleanza criminale, entrando in conflitto con Scalice.
La faida si concluse il 15 aprile 1931 con l'assassinio di Masseria. Il mese dopo Maranzano si incontrò con i boss di New York per lavorare su un piano di pace e per formare la Commissione. A Scalice fu dato un seggio nella Commissione e fu riconosciuta la guida della Famiglia. Ma il 10 settembre dello stesso anno Maranzano fu ucciso e Scalice fu costretto a fare un passo indietro dal ruolo di boss per i suoi collegamenti con Maranzano. Vincent Mangano fu il suo successore.
Successivamente Scalice continuò a lavorare sotto le direttive di Mangano e Albert Anastasia. Il 17 giugno 1957 fu assassinato in un mercato ortofrutticolo di Arthur Avenue, nella Little Italy del Bronx. Dopo la sua morte il vicecapo di Anastasia fu Carlo Gambino.