Figlio di Severino e Maddalena Boari, Francesco Bartoli si interessò fin dalla giovanissima età alla letteratura e al teatro.
Nel 1766 recitò in tre commedie del Goldoni nel teatro appartenente ai Venenti, poi si spostò con la compagnia in altre città, tra cui Verona, Livorno, Parma, Milano e Ferrara; nel 1769 sposò l'attrice Teodora Ricci, aggregatasi alla compagnia in precedenza.[1]
Nel 1772, dopo aver recitato a Bergamo, decise di scrivere una guida artistica della città, intitolata Le pitture, sculture ed architetture delle chiese e d'altri luoghi pubblici di Bergamo..., che pubblicò incompiuta nel 1774 e successivamente terminò nel 1777. Negli stessi anni iniziò a raccogliere le descrizioni delle opere d'arte e delle architetture di altre città italiane, con l'ambiziosa intenzione di scrivere un'opera suddivisa in dodici volumi; tuttavia, dopo aver pubblicato nel 1776 il primo, dedicato al Piemonte, al Monferrato e a parte del ducato di Milano, e nel 1777 il secondo, riguardante un'altra parte del ducato di Milano, non poté proseguire a causa di difficoltà finanziarie.[1]
Nel 1782 pubblicò l'opera, dedicata al mondo degli attori, Notizie istoriche de' comici italiani che fiorirono intorno all'anno MDL fino a giorni presenti. Opera ricercata, raccolta ed estesa da F. B. bolognese, accademico Clementino.[1]