Autore italiano nato in Svizzera, lavora principalmente in Francia.
Studia grafica presso la scuola di belle arti di Basilea. Nel 1987 debutta in campo fumettistico partecipando al concorso per nuovi talenti del Festival de la bande dessiné di Sierre. Qui viene notato da un giornalista che lo presenta alla casa editrice Alpen Publisher.
Disegna una prima storia intitolata La colombe de la place rouge e poi inizia a pubblicare sulla Tribune de Genève.
Dall'incontro con Desberg nasce una storia western intitolata La stella del deserto grazie alla quale vince in premio Betty Boop al Festival de Hyeres per la migliore grafica nel 1996 e il premio Association libraires de la bande dessiné al Festival di Angoulême nel 1997.
Lo scorpione è il titolo dell'ultima serie messa in cantiere da Marini con i testi di Desberg a partire dal 2000.
Dal 1998 al 2003 realizza quattro albi della serie Rapaces ("Rapaci") su sceneggiatura di Jean Dufaux di genere horror incentrato su dei moderni vampiri.
Nel 2007 dà il via alla serie Les Aigles de Rome ("Le Aquile di Roma"), le cui vicende hanno inizio nell'11 a.C., tradotta in Italia dalla Panini Comics a partire dal 2014.
Nel 2017 realizza una storia in due parti di Batman (DC Comics) pubblicata in due album in formato franco-belga da Dargaud.
Tra il 2021 e il 2022 pubblica sempre con Dargaud Noir Burlesque ("Noir Burlesque") omaggio fumettistico in due albi al cinema noir americano degli anni '50
Stile
Con gli anni Marini ha maturato uno stile personale e facilmente riconoscibile in grado di trasmettere con efficacia le atmosfere dei luoghi e delle epoche in cui sono ambientate le sue opere: da un lato, lo stile di Marini risalta grazie all'accuratezza storica delle ambientazioni e dei dettagli visivi e, dall'altro, è altresì caratterizzato da libertà artistiche relative alla narrazione di eventi che non sono realmente accaduti o che si sono svolti in maniera differente.
Tutto ciò è pienamente visibile nelle serie intitolate Le Aquile di Roma e Lo scorpione. La prima è una storia ambientata nell'epoca di Cesare Augusto e riprodotta in maniera verosimile, mentre la seconda è un racconto di genere "cappa e spada" che ha luogo nella Roma della metà del XVIII secolo.
La tecnica utilizzata dall'artista, perfezionata nel tempo a partire dalla serie Gipsy, è quella del colore diretto solitamente tramite acrilici liquidi, che conferisce alle sue tavole una potenza cromatica di forte impatto: le tavole disegnate sono inchiostrate a china e successivamente colorate direttamente a pennello. Esse, sono poi digitalizzate e completate di balloon e testi.
La scelte registiche, come inquadrature di stampo cinematografico, look dei personaggi e ambientazioni, combinate ai particolari cromatismi degli albi del fumettista distinguono questo artista come uno dei più ammirati della sua generazione.