Giocava come ala ambidestra, ruolo nel quale si segnalava come giocatore di grande movimento[3][4]. Veloce[5] e tecnicamente discreto, era un buon realizzatore[3], pur eccedendo nel gioco individualistico[4].
Carriera
Club
Inizia a giocare nel Codroipo[6], da cui passa all'Udinese con cui esordisce nel campionato di Serie B 1946-1947 come mezzala sinistra[4]. Nelle due stagioni successive rimane in forza ai friulani, tuttavia, non riesce a guadagnare il posto da titolare sotto il nuovo allenatore Aldo Olivieri, a causa dell'insofferenza alla disciplina[4] e del fatto che per ragioni di studio si poteva allenare poco[7]. Nel 1949, rifiutando le offerte di Treviso e Sandonà[4], passa alla Triestina, inizialmente in prestito[8], e in seguito viene riscattato per la somma di 5 milioni di lire[4]. Debutta in Serie A e con gli alabardati il 4 dicembre 1949, nella vittoria per 3-0 sul Torino, realizzando una doppietta[9]; il primo gol, messo a segno dopo pochi secondi di gioco[7][9], rappresenta la rete più veloce della Triestina in Serie A[9]. Rimane alla Triestina per quattro stagioni consecutive, risultando il capocannoniere della squadra nel campionato 1951-1952 con 11 reti realizzate[10], a cui se ne aggiungono altre tre negli spareggi-salvezza contro la Lucchese[11][12]. Chiude l'esperienza con i giuliani con un totale di 118 presenze e 37 reti in campionato, settimo miglior marcatore della storia del club[9].
Nel 1953, a causa delle difficoltà economiche della Triestina[13] viene ceduto al Torino, che batte la concorrenza dell'Inter[14]: nella formazione granata modifica parzialmente il proprio gioco, diminuendo il numero di reti a favore di un maggior sacrificio in copertura[3]. Disputa comunque un campionato ad alto livello[3], con 32 presenze e 4 reti, e a fine stagione viene acquistato dalla Roma, voluto dal presidente Renato Sacerdoti[3], in un affare che coinvolge Luigi Giuliano e altri quattro giocatori[15]. Esordisce con la maglia romanista nel derby contro la Lazio del 17 ottobre 1954, giocando nell'inedito ruolo di centravanti per la contemporanea presenza di Alcides Ghiggia e István Nyers[16][17]. L'esperienza nella capitale è globalmente negativa: chiuso nel suo ruolo da Ghiggia e Nyers[3] (tanto da chiedere di essere ceduto già in settembre[18]), disputa 7 partite di campionato con un gol.
Nell'autunno 1955, dopo aver giocato alcune partite tra le riserve giallorosse[19], torna in provincia, ingaggiato in comproprietà[20] dal Lanerossi Vicenza; anche in questo caso, tuttavia, è poco impiegato, a causa di un serio infortunio[7]. Totalizza 11 presenze e 4 reti in campionato, tra cui una doppietta realizzata contro la Roma[21]; a fine stagione, espressamente richiesto da Nereo Rocco, che lo aveva allenato nella Triestina, passa al Padova[7], che lo acquista a titolo definitivo[20]. Con la formazione biancoscudata ritrova continuità di impiego e di rendimento[22], rimanendovi per tre stagioni, le ultime nella massima serie, e contribuendo da ala sinistra titolare al terzo posto nel campionato 1957-1958[23]. Nel 1959 scende in Serie B, ingaggiato dal Taranto: disputa 8 partite di campionato[24], e nel 1960 chiude la carriera.
Nazionale
Nel corso della sua militanza nella Triestina è stato convocato dapprima nella Nazionale militare[4], per una partita contro l'Egitto[25], e successivamente in Nazionale B, nella quale ha debuttato il 25 novembre 1951 nella partita contro la Svizzera[26][27]. Conta anche una presenza in Nazionale giovanile, il 26 ottobre 1952, sempre contro l'Egitto[25][27].
^Profilo su Museovicenzacalcio1902.net, su museovicenzacalcio1902.net. URL consultato il 30 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
^M.Sappino, Dizionario del calcio italiano, ed. Baldini&Castoldi, pag.99