Il nome di Adrianopoli è stato usato fino alla prima guerra mondiale ed è tuttora in uso in greco. Edirne, che è la capitale della provincia omonima e conta, secondo i dati del 2009, 141 000 abitanti, fu capitale dell'Impero ottomano dal 1365 al 1453.
Geografia
Edirne si trova nella regione della Tracia, a 220 km ad ovest di Istanbul, presso la triplice frontiera tra Bulgaria, Grecia e Turchia. Sorge sulla sponda sinistra del fiume Meriç, che lambisce la città in direzione ovest-est. Edirne è attraversata dalla Tundža che, dopo il suo ingresso nella periferia settentrionale, forma un'ampia ansa che abbraccia tutto il centro storico ed infine si getta nel Meriç presso i quartieri sud-orientali.
Per la sua posizione strategica, a metà strada tra Europa ed Asia, Edirne fu uno dei principali campi di battaglia della storia. Nelle sue vicinanze si combatterono, nell'arco di più di mille anni di storia, sedici battaglie.
L'area sulla quale sorge l'odierna città di Edirne era abitata prima della conquista romana dalle tribù trace dei Bessi e degli Odrisi i quali fondarono un piccolo insediamento conosciuto come Uskadama, Uskudama o Uskodama[2]. La città fu rifondata nel 125 dall'imperatore romano Adriano che non solo la ribattezzò con il proprio nome, ma la arricchì di monumenti ed infrastrutture. Fu il più importante centro della provincia romana della Tracia e sotto Diocleziano fu capitale della provincia dell'Emimonto.
Di grande importanza strategica e massicciamente fortificata, la città divenne un centro cruciale per il destino dell'Impero romano nel IV secolo. Nel 324 le armate di Costantino sconfissero quelle di Licinio in uno degli ultimi scontri della guerra civile che aveva insanguinato l'impero nei primi due decenni del IV secolo. Nel 378 l'esercito romano, guidato dall'imperatore Valente, fu annientato dai Visigoti di Fritigerno in quella che fu una delle più gravi sconfitte della storia di Roma. Lo stesso imperatore Valente perì nello scontro, mentre la Tracia fu temporaneamente in balia delle tribù barbare.
Nel 1365, sotto il regno del sultano Murad I, fu assediata e conquistata dagli Ottomani.[3] La rinominarono Edrenebolu o Edirnebolu e la fecero capitale dell'impero sino al 1453, quando fu sostituita da Costantinopoli. Il sultano Maometto II, il conquistatore di Costantinopoli, nacque ad Edirne. In virtù del suo stato di capitale imperiale fu interessata da una serie d'importantissimi lavori pubblici che comportarono la realizzazione di edifici pubblici, bagni turchi, bazar, moschee, ponti, caravanserragli e mercati. Queste iniziative non si arrestarono nemmeno quando Costantinopoli divenne la nuova capitale, nel XVI secolo infatti vennero costruiti i principali monumenti ancor'oggi esistenti, su tutti la moschea Selimiye.
Fu proprio la cessione di Adrianopoli alla Bulgaria uno dei fattori che causò il colpo di Stato a Istanbul nel gennaio 1913. Pochi mesi dopo, durante la seconda guerra balcanica, la città venne riconquistata dall'esercito ottomano guidato da Enver Pascià. Dopo la prima guerra mondiale passò alla Grecia in virtù del trattato di Sèvres e fatta capoluogo dell'effimera prefettura di Adrianopoli. Per porre fine alla guerra greco-turca, il Regno Unito ordinò i Greci a ritirarsi della Tracia Orientale nell'ottobre 1922. La città fu definitivamente assegnata alla Turchia dal trattato di Losanna l'anno seguente.
Resti del Palazzo di Edirne, dimora dei sultani ottomani nella città.
Architetture religiose
Moschea Selimiye, costruita dal sultanoSelim II nel 1575 e progettata dall'architetto Sinān. I suoi minareti, alti 70.90 metri, sono i più alti di tutto il paese.
Chiesa Italiana, di rito cattolico, fu costruita nel 1852[4].
La specialità gastronomica di Edirne è il ciğer tava, ovvero sia fettine di fegato di vitello fritte[6]. Viene solitamente accompagnato da peperoncini fritti e ayran.
Infrastrutture e trasporti
Strade
La principale arteria di collegamento stradale e di accesso alla città è costituita dall'Autostrada 3 a cui Edirne risulta collegata con tre svincoli. Il centro cittadino è attraversato dalla strada statale D100, che dal confine bulgaro giunge via Istanbul fino a Gürbulak, presso la frontiera con l'Iran. Da Edirne dipartono anche le strade statali D535, diretta al valico di Hamzabeyli, e D20, che dalla periferia est della città giunge sino ad Adapazarı via Istanbul.
Ferrovie
Edirne è attraversata dalla ferrovia Istanbul-Sofia, che costituiva il segmento finale del cosiddetto Balkan Express. Presso lo scalo ferroviario cittadino sono operati i collegamenti internazionali con Sofia e Bucarest, sono altrettanto effettuati collegamenti con Istanbul Halkalı. La città è dotata di due stazioni ferroviarie, quella principale, aperta nel 1971 in sostituzione di quella di Karaağaç, e la stazione di Edirne Şehir, situata in prossimità del centro cittadino.