Viene eletto deputato per la prima volta nel 1972 e per la seconda nel 1979; è nominato Sottosegretario agli Affari esteri nel Governo Forlani e Sottosegretario al Lavoro e alla Previdenza Sociale nel Governo Cossiga, è stato uno dei sette componenti del governo in carica (2 ministri e 5 sottosegretari) inclusi nella lista di 962 iscritti alla loggia massonica P2, rinvenuta il 17 marzo 1981 nella fabbrica la "Giole", a Castiglion Fibocchi presso Arezzo, di proprietà dell'imprenditore Licio Gelli, maestro venerabile della loggia stessa, nonostante Belluscio ne abbia sempre negato l'appartenenza. Infatti in data 1º luglio 1981, Costantino Belluscio, deputato socialdemocratico, produsse nell'aula della Camera dei deputati altre liste, per un totale di 550 nomi (di cui 180 circa già nell'elenco dei 962 precedenti), comprensivi degli affiliati che Gelli aveva provveduto a "riconsegnare" al Grande Oriente d'Italia a tutto il 6 ottobre 1976[1]. Viene rieletto deputato anche nel 1983, rimanendo in carica fino al 1987.