Le Corti d’Aragona (in spagnolo: Cortes d’Aragón, in aragonese: Cortz d’Aragón e in catalano: Corts d'Aragó) sono il parlamento regionale della comunità autonoma spagnola di Aragona. Fanno risalire la loro storia agli incontri convocati dai re di Aragona e iniziati nel 1162. Abolite nel 1707, le Cortes furono nuovamente istituite nel 1983 in seguito all'approvazione di uno Statuto di Autonomia.
Prime Cortes
Il re d'Aragona era tenuto a convocare le Cortes almeno una volta ogni cinque anni e, in seguito all'unione con la Catalogna, ogni anno.[1] L'attività principale delle Cortes era giudiziaria: risolvere controversie tra individui o città o trattare reclami riguardanti gli ufficiali o le tenute del re. Le Cortes approvavano anche le leggi e votavano su questioni fiscali. Erano organizzate in quattro Tenute o rami: il clero, i grandi nobili (in spagnoloRicos hombres), i Cavalieri e le città.[2]
Per le leggi più importanti, era richiesta l'unanimità di ciascuna delle quattro Tenute (nemine descriptante).[1] Ogni membro poteva porre il veto a qualsiasi legge, nel qual caso la decisione sarebbe stata registrata come unamiter excepto NN, che consentiva ulteriori dibattiti e discussioni, sebbene troppo spesso finissero in una situazione di stallo senza che fosse raggiunto un accordo. In tali casi, la decisione veniva deferita a un comitato permanente composto da due rappresentanti di ogni Tenuta che avrebbero giudicato se la volontà della maggioranza esistente fosse valida o meno. Queste Cortes funsero da modello per i parlamenti della Sardegna e della Sicilia. Le Cortes sopravvissero fino al 1707 quando Filippo V emanò i Decreti di Nueva Planta, centralizzando il potere politico e abolendo le precedenti assemblee regionali della Corona d'Aragona.
Cortes attuali
Le Cortes moderne sono state istituite nel 1983 ai sensi dell'articolo 12 dello Statuto di Autonomia per l'Aragona.[3] Questo statuto stabilisce anche le funzioni dell'assemblea aragonese, nell'articolo 16, e queste includono l'elezione del presidente dell'Aragona, l'approvazione delle azioni e della legislazione del presidente, la creazione di una legislazione, la modifica della Costituzione dell'Aragona e la supervisione di eventuali progetti economici o di pianificazione. Deve monitorare i prestiti e le spese e nominare un revisore generale per l'Aragona. Inoltre il legislatore deve eleggere il numero appropriato di senatori del senato spagnolo.